FERRETTI
Luciana Arbace
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Lodi dal 1725 al 1810. La prima notizia che si ha di Simpliciano è del 1718, quando risulta "Anziano in Datio grande a Lodi" [...] serie di ambrogette, entro cornici modanate di gusto rococò, decorate con allegorie delle arti liberali; una ceramica a Lodi,Lodi 1981, ad Indicem; M. Vitali, in Storia dell'arte ceramica, Bologna 1986, p. 251; M. A. Zilocchi, in Settecento lombardo ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] o Heuvick), in Bull. de l'Institut histor. belge de Rome, XXXIV (1962), p. 478; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardoantico al Rococò, Roma 1964, p. 141; V. Pellegrini, Guida alle chiese di Ruvo, Molfetta 1967, p. 27; A. Gambacorta, Pittori ...
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LEVERA (Levra), Guglielmo
Ilaria Sgarbozza
Nacque ad Andorno (oggi Andorno Micca, nel Biellese) il 5 maggio 1729 dal medico Fabrizio Maria e da Ludovica Bagnasaca (Martinengo, p. 291). Fu concittadino [...] 'artista, capace di far dialogare il gusto rococò, attestato dal diffuso ricorso alle chinoiseries, agli II, Torino 1846, p. 576; D. Lebole, La Chiesa biellese nella storia e nell'arte, II, Biella 1962, pp. 82, 103; Schede Vesme, II, Torino 1966, p. ...
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GALLETTI, Ignazio Amedeo
Enrico Mattiello
Nacque a Pontestura, nel Monferrato, nel 1726. Ignoto è il nome dei genitori. Fu approvato architetto civile presso l'Università di Torino il 19 dic. 1750 con [...] la logica dell'organismo" in antitesi alle "smancerie del Rococò" (Trompetto, 1978, p. 435).
Rispetto al progetto originario Juvarra, Vittone, Düsseldorf 1931, p. 14; N. Gabrielli, L'arte a Casale Monferrato dall'XI al XVIII secolo, Torino 1935, pp. ...
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FASANO, Tommaso
Gemma Cautela
Non si conoscono gli estremi biografici del F., che fu allievo a Napoli di L. Giordano ed allestitore di scenografie effimere per apparati sacri (De Dominici, 1743, III, [...] corrente culturale che, partendo dal Giordano, giunse alle raffinatezze rococò del XVIII secolo.
Il F. è documentato a Napoli ], a cura di N. Spinosa, Napoli 1985, p. 45; Opere d'arte delle chiese di Napoli (catal.), a cura di L. Martino-M. Mormone, ...
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DELLIFRANCI (Delli Franchi), Carlo
Vincenzo Rizzo
Maestro marmoraro napoletano, nacque presumibilmente verso il 1680. Nel 1714 aveva acquisito una certa notorietà se il governatore della chiesa della [...] medesimo 1735 - anno nel quale rivestiva la carica di console dell'arte - per la cappella di S. Anna, nella chiesa del conservatorio Il D. eseguì i disegni per bizzarri camini di gusto rococò, come informa un documento del 1736, secondo il quale egli ...
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BONECHI (Bonecchi), Matteo
Marilena Mosco
Nacque a Firenze nel 1669, secondo il Gaburri, nel 1672, secondo lo Zani. Nella biografia del Gaburri risulta scolaro di F. Botti e operante a Firenze, soprattutto [...] levità di colori e luci già quasi rococò. Dell'alunnato presso il Sagrestani testimonia il Firenze 1906, p. 183; M. Marangoni, La pittura fiorentina nel "Settecento", in Rivista d'arte, VIII (1912), p. 84; W. e E. Paatz, Die Kirchen vonFlorenz, I, ...
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GIAMPICCOLI, Marco Sebastiano
Giorgio Marini
Figlio deall'incisore Giuliano Marco e di Maddalena Bertola, nacque a Venezia il 18 luglio 1737 e qui fu battezzato il 21 dello stesso mese nella parrocchia [...] e spesso arricchite da raffinate cornici di gusto rococò incise da Pietro Antonio Novelli; quella di ventiquattro plans and panoramic views of Venice, in Saggi e memorie di storia dell'arte, VII (1970), p. 105; G.P. Bozzolato, Saggio di iconografia ...
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BENASCHI (Beinaschi, Benasca), Giovanni Battista
Oreste Ferrari
Nacque a Fossano (Cuneo) nel 1636. Dopo un primo apprendistato a Torino, presso un certo "Monsù Spirito" non meglio identificabile, il [...] ., 48-50, 140; J. Bean-W. Witzthum, Disegni del Lanfranco e del B., in Bollett. d'arte, XLVI (1961), pp. 106-122; T. Ellis, Neapolitan Baroque and Rococo painting (catal.), Bowes Museum, Barnard Castle, County Durham, 1962, n. 29; U. Thieme-F. Becker ...
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CRESPI, Andrea
Graziella Martinelli
Di origine modenese, secondo l'attendibile testimonianza di fonti storiografiche coeve, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XVIII; l'attività pittorica è [...] lezioso pietismo - deteriore interpretazione del suadente garbo rococò che informa gli esempi più cospicui del I disegni dei Consetti nelle collez. d. Biblioteca civica di storia dell'arte "Luigi Poletti" di Modena (catal.), Modena 1982, p. 40; ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...