Storico dell'arte (Bournemouth 1907 - Londra 1983); direttore (dal 1947) del Courtauld Institute of Art dell'univ. di Londra; curatore (dal 1945) delle opere d'arte di proprietà della corona d'Inghilterra. [...] Studioso di arte italiana e francese. Tra le sue opere: François Mansart (1941); The drawings of N. Poussin (in collab. con -1700 (1953); Sicilian Baroque (1968); Neapolitan Baroque and Rococo architecture (1975). Nel 1979 fu privato, a causa della ...
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Scultore ed ebanista (Anversa 1680 circa - Monaco 1742). Lavorò dapprima a Parigi per Luigi XIV, poi a Monaco, dove divenne scultore di corte; eseguì specialmente bronzi e stucchi decorativi per chiese [...] e palazzi, mobili, ritratti in cera. La sua arte, ispirata ai modi di Girardon, ebbe particolare importanza per lo sviluppo del rococò a Monaco. ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] e pittorico per opera dell'intagliatore e del depentore, che seguono con tutte le loro fantasie i capricci del Rococò. L'arte dei depentori, con quelle dei marangoni e degl'intagliatori costituiscono una vera aristocrazia, nelle file della quale ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] aveva avuto poca fortuna in Francia; la rocaille o il rococò erano serviti solo a decorare gl'interni, nei rivestimenti di Claude le Jeune ci permettono di farci un'idea di quest'arte in certo modo decorativa. Durante il sec. XVII l'orchestra dei ...
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VIENNA (ted. Wien; A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Giuseppe GABETTI
Karl August ROSENTHAL
Roberto PARIBENI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Carlo MORANDI
Franco VALSECCHI
Capitale [...] borghesia, sviluppò in sé stessa l'amore per la scienza e l'arte. La sua università, la più antica del mondo germanico (1365), leggiera e caustica di Schnitzler, deí drammi musicali "rococò" di Hofmannsthal e Strauss, del colorismo morbido di ...
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PIEMONTE (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Ferdinando NERI
Giulio BERTONI
Anna Maria BRIZIO
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Situazione, rilievo, morfologia. - Il Piemonte occupa la sezione occidentale [...] cura e con note di G. Pacotto e A. Viglongo, Torino 1930.
Arte.
Il Piemonte ha nei due centri di Pollentia e di Libarna i due complessi e modi di illuminazione leggiera e diffusa, che s'imparentano al rococò (p. es. la chiesa di S. Michele a Torino). ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] nelle altre capitali d'Europa (Argan 1964), sino alle tarde espressioni Rococò (Blunt 1972), considerate ora epigoni del Barocco, ora espressioni autonome dell'arte francese o tedesco-meridionale. È stata nel frattempo abbandonata ogni valutazione ...
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RICCI, Sebastiano
Gino Fogolari
Pittore, nato a Belluno nel 1659, morto a Venezia il 15 maggio 1734. Inizia il rinascimento settecentesco della pittura veneziana con larghissimo successo in Italia e [...] tele, unite dentro stucchi su fondi oro, raffigurano, con arte tratta da Piero da Cortona sino al Solimena, leggiadri gruppi che a Firenze si può dire nata la decorazione nuova, rococò, dell'ambiente signorile italiano, portato a Venezia a tanta ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] morente dell'Albertina di Vienna sono tipici di questo momento dell'arte del dalmata. Mentre nella pala con il Beato Pietro Gambacorti a una lezione quanto mai efficace per la pittura rococò austriaca: l'aspra deformazione, l'esacerbato chiaroscuro ...
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MAGGIOLINI, Giuseppe
Antonio Morassi
Ebanista, nato a Parabiago il 13 novembre 1738, morto ivi il 16 novembre 1814. Lavorò prima da falegname nel locale monastero dei cisterciensi, e dall'erudito Antonio [...] per primo l'ingegno del M., la sua arte incominciò ad essere nota e apprezzata negli ambienti aristocratici suo biografo.
L'opera dei M., ispirata dapprima al gusto del rococò e dello stile Luigi XVI, aderisce poi al neoclassicismo milanese. Pittori ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...