Scultore (Nebřežiný, Boemia, 1820 - Praga 1870). Studiò a Praga, a Monaco (1845-48) e a Roma (1854-66). Partito da una maniera romantica, con echi d'arte popolare e rococò, si fece in seguito più classicheggiante [...] (gruppo di Adamo ed Eva) e purista (Madonne, S. Giacomo, ecc.). Il suo insegnamento ebbe largo seguito fra i giovani scultori cechi ...
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Architetto (n. Milano forse 1677 - m. dopo il 1761), attivo a Vienna. La sua opera principale è la ricostruzione del grande convento di Klosterneuburg (iniziata nel 1730) in forme rococò; bellissimo esempio [...] della sua arte è anche la chiesa delle Salesiane a Vienna (1717-30), con l'annesso convento. Fu pure architetto militare. ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] classici egli ci offre tra la folla di quelli gotici, rococò e cinesi. Non è facile stabilire sicuramente come il Chippendale nome di "stile Adam". Ed è il senso finissimo di un'arte che riuscì a distribuire e a far vivere gli elementi classici in ...
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RICAMO (dall'arabo raqm "disegno, segno"; fr. broderie; sp. bordado; ted. Stickerei; ingl. embroidery)
Elisa RICCI
Giovanni BARDELLI
Li. Mor.
È l'ornamento che l'ago opera più generalmente sul tessuto, [...] più specialmente nelle arti tessili, le grazie minute del rococò. Sovrani, monache e dame domandano agli artisti i tentativo di nuovo; ma a poco a poco la grazia rientra. Oggi l'arte del ricamo ci appare come riveduta e corretta. Non è leziosa, ma ...
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MOZART, Wolfgang Amadeus
Guido Pannain
Compositore, nato a Salisburgo il 27 gennaio 1756, morto il 6 dicembre 1791 a Vienna. Il padre Johann Georg Leopold, anch'egli musicista, a parte la sua produzione [...] un fanatico di musica, il quale all'amore per l'arte univa anche una smisurata vanità e si compiaceva di far il senso lirico d'una personalità più ricca di vita interiore, oltre il rococò e la galanteria. Vi è nella musica di M., nell'opera di teatro ...
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SANFELICE, Ferdinando
Gino Chierici
Architetto e pittore, nato a Napoli il 18 febbraio 1675, ivi morto il 2 aprile 1748. Giovinetto coltivò lo studio delle letterature classiche e delle matematiche. [...] gusto la grazia aristocratica di un leggiadro e composto rococò. Fra le molte sue opere meritano di essere ricordate ed architetti napoletani, Napoli 1742-45; O. Giannone, La storia dell'arte napoletana, brani inediti a cura di G. Ceci, ivi 1909; F ...
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PIFFETTI, Pietro
Giulio Carlo Argan
Stipettaio e intagliatore, nato secondo alcuni in Valsesia, secondo altri nel Napoletano nel 1700, morto a Torino il 20 maggio 1777. Trovandosi a Roma, fu segnalato [...] Giuseppe: e, diffusisi in Piemonte i suoi modi stilistici intrisi del miglior rococò, ebbe a emuli, tra altri, il Prinetti e il Garelli.
Bibl secolo XVIII, ivi 1912, pag. 122; A. Midana, L'arte del legno in Piemonte, ivi 1924, pagina 21 seg.; Thieme- ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] Secondo gli accertamenti recenti di W.M. Flinders Petrie gl'incunabuli dell'arte vetraria egizia sono: un occhio di pasta vitrea con il nome di di Orléans, e nel tardo barocco e nel rococò da quelle della Normandia e della Piccardia; pregiate invece ...
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SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] Carlo III a Napoli, si diffonde in un gusto "rococò" con tracce interessanti di "cineseria" nella preferenza per con Meierhold e Dantčenko a gettare le basi di quel "teatro d'arte". Per Stanislavskij il realismo non è bandito dalla scena ma è ridotto ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] nel cosiddetto stile plateresco).
Oreficeria barocca e rococò. - Il Barocco nell'oreficeria si e II, Milano 1913, 1923; id., Il tesoro del duomo di Monza, in Rass. d'arte, 1910, pp. 83-89; M. Salmi, Il tesoro del duomo di Milano, in Dedalo, V ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...