Dalla loro residenza suburbana i Camaldolesi di Classe, dopo il sacco francese del 1512, si trasferirono in Ravenna, e quivi edificarono l'insigne monastero che conservò il nome originario di Classe e [...] padre Fausto Pellicciotti (v. Tav. XL alla v. barocca, arte). Il Canneti fu il vero fondatore della Classense, che da di Ravenna e di Roma: Francesco Mancini e la sua opera pittorica, in Rivista storica benedettina, dicembre 1925, pp. 273-84. ...
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Incavi di forma geometrica che si lasciano per ornamento nei soffitti e nelle vòlte, separati gli uni dagli altri per mezzo di costole sporgenti piane o sagomate. In origine il cassettone non fu ornamentazione [...] naos, dei quali, naturalmente, non rimangono esempî. Plinio riferisce che il pittore Pausia di Sicione (sec. VII a. C.) fu il primo a tipo del soffitto muta con l'evolversi e complicarsi dell'arte. Non basta allora più il regolare scomparto a figure ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] di nuovo è a Vienna dove, nel 1733, è nominato "pittore di corte et domestico" di Federico Carlo di Schönborn, vescovo di dell'Albertina di Vienna sono tipici di questo momento dell'arte del dalmata. Mentre nella pala con il Beato Pietro Gambacorti ...
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Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1697, vi morì nel 1768. Solo in questi ultimi anni si è venuta chiarendo la vita di questo caposcuola dei vedutisti veneziani del Settecento; ma non si può dire [...] rari disegni per macchiette posseduti a Londra da sir Robert Witt.
Certo dall'Inghilterra il pittore tornò carico di ghinee ma diminuito d'arte, specialmente per influenza di quel degenere epigono del Vermeer, fortunatissimo a Londra, che era stato ...
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. Famiglia di artisti cremonesi. Galeazzo, pittore, nacque nel 1477 a Cremona, vi morì nel 1536. Fu capostipite di una lunga generazione di artisti. S'iniziò alla scuola del Bembo e del Boccaccino.
Sue [...] Pinacoteca di Brera una sua Madonna con S. Antonio e S. Biagio.
Antonio. - Pittore, scultore, architetto, scrittore, nacque a Cremona, vi morì circa il 1591. Iniziato nell'arte dal padre Galeazzo, nel 1561 andò a Milano. Lavorò poi in altre città ...
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Antica città della Toscana (prov. di Siena) e una delle più note e importanti lucumonie etrusche, posta su un'altura di natura tufacea a 375 m. s. m. e a 120 sul piano dell'adiacente Val di Chiana, di [...] etruschi, molto interessanti per la costruzione o la decorazione pittorica (della Scimia, del Colle, del Granduca, della Museo civico) è abbondantissimo e di sommo pregio. Caratteristici dell'arte chiusina sono i canopi e in genere i vasi di bucchero ...
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FONTANESI, Antonio
Mario Soldati
Pittore, nato a Reggio Emilia il 23 febbraio 1818, morto a Torino il 17 aprile 1882. Avviato presto alla pittura nella città natale e subito specializzato nel genere [...] che diventarono poi comuni ed essenziali a tutta l'arte del F.: la preferenza accademica del chiaroscuro al colorito F., in Emporium, XIV (1901), pp. 3-22; M. Calderini, A. F. pittore paesista, 2ª ed., Torino 1925; E. Celanza, A. F., ecc., Torino 1911 ...
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GIORDANO, Luca
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1632, morto ivi nel 1705. La sua attività pittorica, iniziatasi mentre il primo ciclo della pittura napoletana seicentesca si chiudeva, dominò [...] ; ma nella più gran parte dell'opera sua cercheremo invano aspetti o momenti delle più vive realizzazioni pittoriche raggiunte dall'arte italiana dopo il Caravaggio.
D'altra parte, non sarebbe possibile trattare della pittura settecentesca a Napoli ...
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. Famiglia di architetti, pittori, scultori, incisori, ecc. Si ha notizia di un Guido pittore (1274), capostipite di questa famiglia straordinariamente feconda di artisti di ogni sorta, fissatasi per molte [...] morì a Roma il 18 ottobre 1615. Fu educato all'arte probabilmente da suo padre Alberto, architetto; dovette poi maturarsi nello l'A. si sottopose successivamente a influenze diverse; come pittore e disegnatore studiò le opere di B. Bandinelli, del ...
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Pittore e scultore, nato a Ferrara probabilmente nel 1436, morto a Bologna nel 1478. S'incontra al principio del 1470 a Ferrara nella schiera dei frescanti del salone di Schifanoia. Condotto quivi a fine [...] potenza.
F. d. C., morto nella piena gagliardia della sua arte, con il Tura ed Ercole Roberti formò la grande triade pittorica di Ferrara nel '400.
V. tav. a colori.
Bibl.: A. Venturi, L'arte a Ferrara nel periodo di Borso d'Este, in Riv. storica ...
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pittorico
pittòrico agg. [der. di pittore] (pl. m. -ci). – Della pittura, che riguarda l’arte della pittura: le scuole p. del Cinquecento; le varie correnti p.; tecnica p.; stile p.; una persona dotata di sensibilità pittorica. Per estens.,...
pittore
pittóre s. m. (f. -trice) [lat. pictor -ōris, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. a. Chi dipinge, chi si dedica all’arte della pittura: p. professionista, dilettante; fare il p.; un p. di ritratti, di paesaggi; un...