Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] lavorazione dei metalli e in genere di una produzione orafa in situ si mantenne anche in età carolingia, conservandosi . È qui che appaiono con più evidenza le affinità con l'arte dei Parler e con quella dei manoscritti illustrati come la Vita Suso ...
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BULGARIA
V. Pencev
Stato dell'Europa sudorientale, posto tra il basso corso del Danubio e la penisola greca, sulle sponde del mar Nero. La B. medievale comprendeva le regioni settentrionali e centrali [...] Bibl. Kiril i Metodi, 17). La tradizione orafa perdurò esclusivamente nelle botteghe di Ochrida: nelle numerose 15, 1968, pp. 7-19; id., La ceramica dipinta a smalto e l'arte di Preslav, ivi, pp. 21-30; A. Boschkov, Die bulgarische Malerei. Von ...
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PAOLO VENEZIANO
Alessandra Rullo
(Paolo da Venezia). – Non si conosce la data di nascita di questo pittore veneziano, figlio di Martino, artista sul quale non si hanno ulteriori notizie.
Fu attivo tra [...] del prezioso manufatto all’interno di un’intelaiatura orafa di gusto gotico, ma anche per l’ ’ della Pala d’Oro di P. V., in Bollettino d’arte, XXXVI (1951), pp. 55-66; P. Toesca, in Storia dell’arte classica e italiana, a cura di G.E. Rizzo - P ...
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TRANI
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Turenum)
Cittadina pugliese sulla costa adriatica a N-O di Bari, fondata, secondo una leggenda, da Tirreno, figlio di Diomede, e ricostruita, secondo la tradizione, [...] in lamina d'oro in relazione con la produzione orafa longobarda, come pure altre due crocette in lamina argentea La Cattedrale di Trani, Fasano 1985; P. Leone de Castris, Arte di corte nella Napoli angioina, Firenze 1986a; id., Pittura del Duecento ...
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BECATTI, Giovanni
Nicola Parise
Nato a Siena il 5 dic. 1912 da Geremia e da Emma Buzzagli, compì gli studi classici presso il liceo-ginnasio "F. Guicciardini". Incoraggiato da R. Bianchi Bandinelli, [...] seguire i corsi di G. E. Rizzo per l'archeologia e la storia dell'arte greca e romana e di G. Q. Giglioli per la topografia dell'Italia derivò un riesame delle principali classi della produzione orafa antica, che sarà pubblicato parecchi anni più ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] gusto per la glittica e la notevole perizia raggiunta in questa arte dai cesatores, gli intagliatori di pietre. Molto di frequente nel influsso e a un impoverirsi delle capacità di lavorazione orafa. In età merovingica si riscontra nella produzione di ...
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DOURO LITORAL
M.L. Real
Regione storica del Portogallo settentrionale, posta tra le valli dei fiumi Duero (portoghese Douro) e Ave, limitata a E dalle montagne del Marão.Alcuni monasteri dell'interno, [...] . 14° da Ferdinando I (1367-1383).Dell'importante produzione orafa di Porto sono conservati solo pochi esempi nella Casa-Mus. de ; M.L. Real, P. Sá, O mosteiro de Roriz na arte românica do Douro Litoral, "Actas do Colóquio de história local e regional ...
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GORO di Gregorio
R. Bartalini
Scultore senese attivo nella prima metà del Trecento, figlio del fiorentino Goro (Gregorio) di Ciuccio Ciuti, uno dei compagni di Nicola Pisano nei lavori del pulpito del [...] e se dunque non si possa ricostruire un'attività orafa di G. (Bartalini, 1990).Accanto all'arca ; E. Cioni Liserani, in Il gotico a Siena: miniature, pitture, oreficerie, oggetti d'arte, cat. (Siena 1982), Firenze 1982, pp. 104-108; E. Carli, ivi, pp ...
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VUOLVINIO
V.H. Elbern
Artista considerato il maestro principale tra gli autori del c.d. altare d'oro della basilica di S. Ambrogio a Milano, unico esemplare carolingio in metalli nobili conservato.
La [...] dei rilievi e sotto l'aspetto della tecnica orafa.È verosimile assegnare il lato materialmente e , Vuolvinius Magist. Phaber, RivA 24, 1942, pp. 1-10; G. de Francovich, Arte carolingia ed ottoniana in Lombardia, RömJKg 6, 1942-1944, pp. 113-255; G.B. ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] al Crocifisso (cc. 38v-39r). Nella produzione orafa si trovano esempi che è possibile annoverare sia tra in Roma anno 1300, "Atti della IV Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di A ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
pave
pavé s. m., fr. [propr., part. pass. di paver «lastricare», che è dal lat. pavire «pavimentare», con mutamento di coniugazione]. – 1. Particolare tipo di selciato, costituito da piccoli cubi di pietra o di porfido (come, per es., il selciato...