La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] Anche i diversi elementi minerali contenuti in pigmenti e smalti su pitture vascolari, affreschi, encausti, manufatti di arteorafa, sono riconoscibili con questo metodo, contribuendo validamente all'individuazione di falsi postantichi e moderni. Nel ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli dell'Europa del Nord: i Vichinghi
Signe Horn Fuglesang
I popoli dell’europa del nord: i vichinghi
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi, che nell’Alto Medioevo [...] (Oslo, Universitetets Kulturhistoriske Museer), nella Norvegia sud-orientale, costituiscono un esempio leggermente più tardo dell’arteorafa in ambiente principesco: la tecnica è ammirevole e la combinazione delle teste degli animali prensili con ...
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ELIGIO, Santo
V.H. Elbern
Vescovo di Noyon (641-660) ricordato anche come summus aurifex presso la corte merovingia; le fonti principali per ricostruirne la vita e le opere sono costituite dalla Vita [...] che comprendono un collare con gemme, una catena con croce pettorale e medaglioni, potrebbero essere interpretati quale riflesso dell'arteorafa profana della sua bottega. Una più antica tradizione, secondo cui il c.d. trono di Dagoberto (Parigi, BN ...
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Africa - L'Egitto dalle origini all'età romana
Rodolfo Fattovich
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Loretta Del Francia Barocas
Premessa
Il termine ΑἴγυπτοϚ è la traslitterazione greca dell'egiziano [...] che si trova di fronte al dio che "abita" nel tempio.
L'arte e l'architettura dell'Antico Regno si presentano come un tipico frutto della cultura sono state riscontrate tra la produzione orafa tarantina e quella alessandrina.
Produzioni ceramiche ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] della legatura di Teodolinda del tesoro di Monza, in una linea di continuità di un'arte di corte longobarda. Ad artefici formatisi nelle botteghe orafe italiche di età longobarda si potrebbe infine attribuire la Cruz de los Ángeles di Oviedo (Mus ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] e studi, Bologna 1910; Toesca, Medioevo, 1927; I.B. Supino, L'arte nelle chiese di Bologna. Secoli VIII-XIV, Bologna 1932; C. Gnudi, Intorno 3-45; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia. Notizie storiche e raccolta dei loro contrassegni ...
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Scienza egizia. Tecnologia
Sydney Aufrère
Tecnologia
Metallurgia, chimica e alchimia
La metallurgia è un''arte del fuoco' che in Egitto non si sviluppò come nel Vicino Oriente: da un lato, l'Egitto [...] ‒ ma anche e soprattutto a Copto dove si trovava un'industria orafa simile a quella di Menfi.
Il piombo, lo stagno e l' la posizione delle porte e delle modanature.
Costruzioni, arte muraria e rifiniture
I numerosi esempi di monumenti incompiuti ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] che si tratti di un artista itinerante, forse un orafo. Tracce della sua attività di miniatore sono ravvisabili non 1986, pp. 103-126; C. Nordenfalk, Milano e l'arte ottoniana: problemi di fondo sinora poco osservati, in Il Millennio Ambrosiano ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] lavorazione dei metalli e in genere di una produzione orafa in situ si mantenne anche in età carolingia, conservandosi . È qui che appaiono con più evidenza le affinità con l'arte dei Parler e con quella dei manoscritti illustrati come la Vita Suso ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] gusto per la glittica e la notevole perizia raggiunta in questa arte dai cesatores, gli intagliatori di pietre. Molto di frequente nel influsso e a un impoverirsi delle capacità di lavorazione orafa. In età merovingica si riscontra nella produzione di ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
pave
pavé s. m., fr. [propr., part. pass. di paver «lastricare», che è dal lat. pavire «pavimentare», con mutamento di coniugazione]. – 1. Particolare tipo di selciato, costituito da piccoli cubi di pietra o di porfido (come, per es., il selciato...