FILIBERTI
Renata Massa
Famiglia di orefici, fonditori e orologiai attivi a Brescia e a Bergamo dal secondo quarto del XVIII secolo agli inizi del XIX.
Giovanni Battista, figlio di Giovanni Pietro, nacque [...] , pp. 35 s. (per Giuseppe); Inventario degli oggetti d'arte d'Italia [A. Pinetti], Provincia di Bergamo, Roma 1931, di Brescia, Brescia 1987, pp. 151, 158 (per Giuseppe); Id., Orafi e argentieri bresciani nei secoli XVIII e XIX, Brescia 1988, pp. 53, ...
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HUY
A. Lemeunier
Cittadina del Belgio orientale, posta lungo il corso della Mosa a km. 30 ca. a S-O di Liegi. Già in epoca altomedievale il centro portuale di H. ebbe notevole importanza, sia nel campo [...] a Utrecht.A H. è certamente attestata l'attività di due dei pochissimi orafi noti nell'ambiente renano-mosano del sec. 12°: Renier (v.) e Godefroid delle scene inferiori, ispirate alle Natività dell'arte francese del 14° secolo. Nella fronte grave ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di arte “minore” nel Medioevo non sussiste; le forme di produzione [...] nomi di artisti di chiara fama che possediamo siano numerosi gli orafi, fino a risalire al presunto prototipo sacro di sant’Eligio in oro e smalti nati per un uso concreto (appunto l’arte “applicata”), è ancora al di là da affermarsi. La tendenza ...
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Andrea di Jacopo d'Ognabene
L. Gai
Orafo pistoiese, noto dal 1284 e operoso fino al 1320 circa. Già maggiorenne nel 1284 (Gai, 1984, p. 57), nel 1287 doveva essere pagato per un calice da lui "rifatto", [...] 'apostolo Giacomo Maggiore. Probabilmente verso il 1317 l'orafo eseguiva un calice in argento dorato decorato con smalti 308.
id., Il maestro del dossale di S. Iacopo a Pistoia, in L'arte in Italia, III, Roma 1969, coll. 765-766.
U. Middeldorf, Gli ...
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MARUCELLI, Germana
Marta Boneschi
– Nacque il 13 ott. 1905, a Settignano, presso Firenze, da Giuseppe ed Ester Romiti.
La cultura artistica e la tradizione artigianale toscana erano patrimonio delle [...] gestivano una sartoria, il fratello Vasco esercitò la professione orafa.
A queste risorse la M. attinse fin dall’ presenze, pref. di G. Dorfles, Milano 1974; G. Butazzi, Moda: arte, storia, società, Milano 1981, p. 96; A. Fiorentini Capitani, Moda ...
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GILI
Evelina De Castro
Famiglia di scultori, intagliatori e argentieri attivi a Palermo e in Sicilia dal 1511 al 1566. Di nessuno di loro si conosce la data di nascita; mentre quella di morte è nota [...] Palermo 1974, pp. 158-164; C. Guastella, Attività orafa nella seconda metà del secolo XVI tra Napoli e Palermo, Coro. Palermo chiesa di S. Francesco, in XV Catalogo di opere d'arte restaurate (1986-1990), Palermo 1994, pp. 46-51; E. Cacioppo ...
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TONDINO di Guerrino
Lorenzo Margani
TONDINO di Guerrino. – Importante orafo attivo a Siena nella prima metà del Trecento, documentato tra il 1322 e il 1340.
Secondo la ricognizione archivistica più [...] Opera Nomina Historiae, 2010, nn. 2-3, pp. 151-218; S. Riccioni - M. Tomasi, in Opere firmate nell’arte italiana. Medioevo. Siena e artisti senesi. Maestri orafi, a cura di M.M. Donato, Roma 2013, pp. 43-65; Ori, argenti, gemme e smalti della Napoli ...
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GIACOMO di Guerrino di Tondo
Antonella Capitaniio
di T Non si conosce la data di nascita di questo orafo e smaltista senese documentato dal 1348 al 1362 e morto prima del marzo 1376, alla quale data [...] una croce da lui eseguita. Nel febbraio 1360, anno in cui risulta anche ricoprire la prestigiosa carica di rettore dell'arte degli orafi, G. fu eletto priore del terziere di S. Martino per il bimestre marzo-aprile. L'anno successivo fu capitano del ...
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RIGUARDI, Andrea
Michele Tomasi
RIGUARDI, Andrea. – Orafo senese noto da tre documenti fiorentini del febbraio del 1325 e dalle sottoscrizioni apposte su quattro calici, uno conservato (Londra, British [...] documento e alcuni smalti, in Opera Nomina Historiae, 2010, nn. 2-3, pp. 151-218; Opere firmate nell’arte italiana. Medioevo. Siena e artisti senesi. Maestri orafi, a cura di M.M. Donato, Roma 2013, pp. 43-58; G. Davies, The Chalice in Central Italy ...
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FRAGNI, Lorenzo (Lorenzo Parmense)
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Nacque a Parma nel 1548 da Giovanni e da Barbara Bonzagni. La sua formazione avvenne, con ogni probabilità, nel solco della tradizione orafa della famiglia della [...] 1882, pp. 74 s.; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1958, p. 456; G. Pollard L. Grazzi, Medaglisti parmensi nella Roma papale del sec. XV-XVI…, in Parma nell'arte, IV (1972), pp. 49-51, figg. 9-12; H. Rizzoli, I Madruzzo ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
pave
pavé s. m., fr. [propr., part. pass. di paver «lastricare», che è dal lat. pavire «pavimentare», con mutamento di coniugazione]. – 1. Particolare tipo di selciato, costituito da piccoli cubi di pietra o di porfido (come, per es., il selciato...