Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] (1768-69); l'acuto saggio, premonitore per la plastica neoclassica, Wie die Alten den Tod gebildet (1769); le Anmerkungen , nell'ammirazione dei classici ritenuti insuperabili, affida all'arte plastica il mondo del bello, riservando alla poesia, ...
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Pittore e scrittore (Busto Arsizio 1777 - Milano 1815), una delle figure più interessanti del tardo Settecento lombardo. Discepolo di A. Appiani, seguì la maniera neoclassica nelle sue pitture: i Funerali [...] 1801-1807), s'impegnò per la sua riforma didattica e per l'arricchimento della sua biblioteca e collezione di opere d'arte. Fra i suoi scritti: il Discorso sulla utilità politica delle arti del disegno (1805); Del Cenacolo di Leonardo da Vinci, libri ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] 1961: Days beside water, 1993) si concentra sui legami con la famiglia, l'arte, la religione cattolica; mentre la poesia di J. Bornholdt (n. 1960: This e realtà. Altrettanto considerevole è la corrente neoclassica, il cui punto di partenza può essere ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] , A. Eremenko). Sia i metaforisti che i neoclassici paiono tuttavia soccombere davanti a una terza scuola che . Ivaskin, Dall'immagine e la forma al simbolo e alla metafora. L'arte sovietica degli anni Venti-Trenta e la musica oggi, ibid., 26 (agosto ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] all'Accademia di Brera, dove egli creò con l'Albertolli, il Franchi, il Knoller, il Traballesi un focolare d'arte e di decorazione neoclassiche. Sono opere sue la Villa reale di Monza, il teatro alla Scala e il palazzo Belgioioso, un capolavoro di ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] grandezza diplomatica e militare del re, e vi magnifica quella risorta arte classica che costituiva ai suoi occhi (come a quelli dei suoi non sa oltrepassare le remore della tirannia neoclassica. Né decisivo sentimento innovatore circola in commedie ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] nell'oro fino del verso. Onde i technopaegnia, o giochi d'arte, poemetti dai versi disposti in forma di zampogna (Teocrito), di che servì di modello nel Rinascimento e nell'età neoclassica, così ellenistici furono i più diffusi modelli letterarî nel ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] - con una significativa intensificazione in epoca arcadica e neoclassica (che non investe tuttavia i giudizi limitativi dell' di E. Canuti, in Scritti di storia, di filosofia e d'arte, Napoli 1908. Per la traduzione dell'Eneide (stampata a Venezia dai ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] una parte, infatti, l'esigenza di fondo è quella di ricollocare l'arte e la cultura in una dimensione che corrisponda alle realtà nuove del ad una geometria può portarlo direttamente a una posizione neoclassica (e non v'è dubbio che a questo punto ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] scherzose indirizzate al padre) o di non meno ovvia maniera neoclassica (quale è quella dell'Inno per le nozze Rovida-Forni); da parte del Berchet. Dopo di lui, ma con più forte arte critica, A. Momigliano riscattò (1924) l'aspetto non solo lirico ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...