Letterato tedesco, nato a Blumenhagen il 19 novembre 1763, morto a Weimar il 4 dicembre 1808. Impiegato in una farmacia a Lubecca, si dedicò poi completamente, sotto l'influenza del pittore A. J. Carstens, [...] temperamento, ma, per il gusto e per le idee, assertore dell'estetica neoclassica, influì notevolmente sulla formazione di quell'immagine dell'Italia, a cui s'ispirò tanta parte dell'arte e della poesia tedesca nella prima metà del sec. XIX.
Bibl.: J ...
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Scultore, nato a Valenza di Piemonte il 19 febbraio 1775, morto a Milano il 26 dicembre 1830. Studiò a Roma sotto l'influsso dominatore dell'arte canoviana; fu nel 1800 a Grenoble dove scolpi una serie [...] all'Ambrosiana, scolpito nel 1826, e alla Galleria d'arte moderna quello dell'abate Casti, ammirevole per intensità di -Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912, p. 279-80; G. Nicodemi, La pittura milanese nell'età neoclassica, Milano 1915. ...
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Scultore, nato a Pove presso Bassano nel 1780, morto a Venezia nel 1845. Seguace del Canova, ne seguì fedelmente gli schemi soprattutto nel monumento a Winckelmann in San Giusto di Trieste (1827). Vicino [...] e vivace narratore di scene chioggiotte, dipinte con un fare fra l'accademico e il romantico.
Bibl.: L. Callari, Storia dell'arte italiana contemporanea, Roma 1909, pp. 30 e 185; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano-Roma 1926; S. Benco, L ...
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TICOZZI, Stefano
Giulio Carlo Argan
Scrittore d'arte. Nacque a Pasturo presso Como nel 1762, morì a Milano nel 1836. Si diede dapprima alla carriera ecclesiastica, ma nel 1796 parteggiò per il movimento [...] erudito del T.; se le sue opere hanno scarsa importanza per la storia dell'estetica, data la posizione genericamente neoclassica dell'autore, assai importante è il suo contributo di dati, di notizie, di documenti per la storia delle arti figurative ...
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Architetto, nato a Parma nel 1780 e ivi morto il 15 luglio 1854. Con le sue costruzioni solide, ed austere, diede alla sua patria un aspetto di dignitosa città neoclassica. È autore del teatro di Fidenza, [...] collaboratore il Toschi. Il B. col Toschi e col Borghesi costituì la triade artistica neoclassica, che fu cara a Maria Luigia e che diede all'arte di Parma un'importanza singolare.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III; G. Micheli, Selvapiana ...
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MATTEINI, Teodoro
Pittore e incisore, nato il 10 maggio 1754 a Pistoia, morto il 16 novembre 1831 a Venezia. Scolaro di suo padre Ippolito, pittore (1720-1796), studiò a Roma anche con P. Batoni, D. [...] e datato 1797, e quello d'una fanciulla nella Galleria d'arte moderna, il ritratto di Pio VII nella chiesa di S. si professasse, all'Accademia veneziana, seguace della scuola neoclassica, rivela piuttosto affinità con la pittura coeva inglese e ...
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Scultore nato a Forlì nel 1745, morto a Bologna nel 1823. Qui continuò la buona tradizione del Mazza e del Piò. Sono sue le quattro statue nei peducci di S. Maria della Vita. A Roma, membro dell'Accademia [...] di Praga. Lavorò anche nel Duomo di Orvieto. È un notevole rappresentante del periodo di transizione tra l'arte del'700 e quella neoclassica.
Bibl.: A. Caimini, Le arti del disegno nelle provincie di Lombardia, Milano 1862; Thieme-Becker, Künstler ...
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Architetto, figlio del decoratore Giambattista C., nacque a Bologna nel 1747, morì a Mosca nel 1831. Operò specialmente in Russia ove dal 1782 fu uno degli architetti al servigio di Caterina II e come [...] nel tempo in cui non era più architetto di corte. Nelle sue opere si manifesta sempre più accentuata la tendenza neoclassica, in pieno accordo con il generale indirizzo dell'arte del suo tempo.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911. ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] la produttività.
In questa impostazione, che possiamo considerare neoclassica ante litteram, ilF. mostra tutta la propria distanza del commercio internazionale; a queste si aggiunge l'arte economica, comprendente l'istruzione come fattore di sviluppo ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] di Jean Cocteau, sebbene qualche più equilibrata anticipazione 'neoclassica' si trovi in quegli stessi anni nei raffinati 1928, 32; trad. it. L'asincronismo in V.I. Pudovkin, La settima arte, a cura di U. Barbaro, 1961, pp. 131-35), che in un ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...