Chiusura fatta per lo più di elementi di metallo o di legno o di pietra, posti a qualche distanza e collegati tra loro. Può essere mobile e a battenti, quando funziona da porta; esteso, prende anche il [...] di Napoli. Nel sec. XIX fino ai nostri giorni si possono seguire nei cancelli le vicende dell'arte più recente, dalla fredda correttezza neoclassica (cancello di Villa Umberto I a Roma) all'industrialismo dell'età della ghisa, ai tentati rinnovamenti ...
Leggi Tutto
Città dell'Ungheria e sua antica fortezza, sulla destra del Danubio, presso gli ultimi contrafforti dei monti Pilis, che il fiume incide per aprirsi il varco verso la pianura ungherese, 156 m. s. m., sede [...] Sul suo luogo fu eretta l'attuale cattedrale neoclassica (1822-1869) alla cui sontuosa decorazione collaborarono sezioni di archeologia preistorica e romana, di oreficeria sacra, di arte decorativa laica, di ceramiche, di arazzi e tappeti e di ...
Leggi Tutto
Commediografo spagnolo, nato a Madrid il 28 maggio 1731, morto ivi il 5 marzo 1794. Nel 1759 dovette troncare gli studî universitarî per assumere un modesto ufficio nella ragioneria di stato. Sotto la [...] romanzeschi e storici. Presto s'avvide che la riforma neoclassica del teatro, di stampo straniero, repugnava al gusto tío Felipe, Los propósitos de las mujeres (1763), la sua arte si andò sempre più affinando fino a raggiungere la maggiore perfezione ...
Leggi Tutto
PIRANO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Alberto RICCOBONI
Attilio TAMARO
Cittadina della provincia di Pola, situata nella parte sudorientale del Golfo di Trieste, all'estremità di un promontorio che [...] in sagrestia e nella biblioteca, sono interessanti opere d'arte fra cui un prezioso polittico di Paolo Veneziano (sec. Vi si affacciano l'elegante chiesetta di S. Pietro, architettura neoclassica di Pietro Nobile (1818), e la grazia ogivale della casa ...
Leggi Tutto
MENGS, Anton Raphael
Vincenzo Golzio
Pittore, nato il 22 marzo 1728 ad Aussig (Ustí nad Labem, Boemia), morto a Roma il 29 giugno 1779. Nel 1741 venne in Roma, dove si fermò sino al 1744, e in questo [...] si può ben considerare come uno dei precursori di quella reazione neoclassica nella pittura, che poi il M. doveva impersonare. Nel (v.), teorico dell'idealismo secentesco, e la sua arte può essere considerata come l'ultima espressione di quella ...
Leggi Tutto
Stile predominante nel mobilio inglese nella seconda metà del Settecento (con influsso sull'America Settentrionale e sulla Germania e l'Olanda), dal nome dello stipettaio Thomas Chippendale, nato a Otley [...] la pubblicazione del Director. Il figlio del Chippendale continuò l'arte del padre associandosi con Thomas Haig (la ditta Chippendale Haig R. Adam, cioè appartengono alla fase finale, neoclassica, del mobilio settecentesco. Con lo stile Ch. giunse ...
Leggi Tutto
Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] e Landi, continuando a dipingere quadri di maniera rigidamente neoclassica; finché nel 1821 Carlo Felice lo chiamò a Torino di Brera.
Carlo Felice, pittore, incisore e scrittore d'arte piemontese, figlio del precedente, nacque a Torino nel 1823, ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Montegrino, presso Luino, il 29 settembre 1806, morto annegato a Caltaro sul Po il 10 luglio 1873. Figlio di un muratore, allievo di Giuseppe Diotti a Bergamo, ebbe il primo successo sui [...] lo tenne lontano dalla retorica internazionale neoclassica, uscite dall'isolamento statuario dell' e a Cremona (1929).
Bibl.: C. Caversazzi, Notizie di G. Carnevali, in L'Arte in Bergamo e l'Accademia Carrara, Bergamo 1897, p. 193 segg.; G. Natali, ...
Leggi Tutto
Architetto e scrittore d'arte, nato a Monza il 22 agosto 1776, morto a Milano il 23 marzo 1852. Figlio di Alessio Amati, rinomato fabbricatore d'organi, studiò in gioventù lettere e filosofia, prima al [...] di Brivio; ma l'opera sua di gran lunga più importante è la chiesa di S. Carlo (1836) in Milano, derivazione neoclassica dal Pantheon. La piazza che la precede, recinta da colonnato corinzio, è anche disegnata dall'A. e se ne ammira l'imponenza ...
Leggi Tutto
SEITZ, Ludovico
Palma BUCARELLI
Pittore, nato a Roma da famiglia tedesca nel 1844, morto ad Albano l'11 settembre 1908.
Fu iniziato all'arte dal padre Alessandro, anch'egli pittore e, come lui, aderì [...] stesso anacronismo della convenzione neoclassica. Lo studio del Dürer e in genere dell'antica arte tedesca è evidente nei dipinti (1908), pp. 321, 457 segg.; L. Callari, Storia dell'arte contemporanea italiana, Roma 1909, p. 175; A. M. Comanducci, I ...
Leggi Tutto
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...