FRONTONE
Antonio Maria COLINI
Adriano PRANDI
. Nel suo significato originario e generico, per frontone s'intende la parte terminale della facciata d'un edificio coperto da un tetto a due spioventi, [...] . Ciò non ostante, l'architettura neoclassica adottò con entusiasmo il frontone nelle sue I, fasc. 4°, pp. 273-344 con 2 tavv.; A. Della Seta, La genesi dello scorcio nell'arte greca, ibid., s. 5ª, vol. XII, p. 184 seg., tavv. VIII-IX; G. Perrot ...
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Capoluogo di provincia, nell'interno della Campania. Antico il nome (Abellinum), ma non il sito della città, che gli scrittori dell'età romana ricordano come appartenente agl'Irpini e posta nell'alta valle [...] in ampio e maestoso edifizio. Importante la Scuola d'arte applicata alle industrie, che ha sede nel cuore della tutto rifatto in successivi restauri, fino al sec. XIX. La facciata è neoclassica, di P. Cardolo. L'interno è a croce latina a tre navate ...
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TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] veneziano largamente considerato, dopo la carneficina estetica neoclassica. E deriva dall'averlo visto quasi contro genio ma non se ne turbò. Tradita dal gusto ufficiale, la sua arte veniva compresa e assorbita da Francesco Goya, il quale portò in ...
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LAZIO (XX, p. 681)
Roberto ALMAGIA
Enzo PISCITELLI
Emilio LAVAGNINO
La superficie territoriale del Lazio non è mutata rispetto al 1931 (v. vol. XX, p. 685, tab.) ma è mutata la circoscrizione territoriale [...] urbano più antico e caratteristico; la bella cattedrale neoclassica, opera dei Camporese, è stata dimezzata. Le e al duomo di Acquapendente.
La tempestiva rimozione delle opere d'arte mobili ha in complesso evitato perdite gravi alle pitture e agli ...
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Architetto. Nacque a Bissone, sul lago di Lugano, nel 1599; morì suicida a Roma il 2 agosto 1667. Solo verso il 1628 mutò in Borromini il suo vero cognome: Castello. Venuto giovanissimo a Roma, portò con [...] . Fra i seguaci, va ricordato Andrea Pozzo, che più tardi lavorerà nei paesi tedeschi.
La critica neoclassica fu spietata contro il B., ma tornata in onore l'arte del nostro Seicento, a poco a poco s'è finito per comprendere nuovamente che egli è uno ...
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RAGUSA (XXVIII, p. 783)
La città è oggi distribuita in tre quartieri: l'antico od Ibleo il moderno o Barocco, e il nuovo o Littorio, divisi da una frattura geologica che pone il primo su un promontorio [...] il più tardo di tutti, mostra l'alto senso decorativo dell'arte gotica fiorita nel secolo XV. Un complesso monumentale assai notevole è dell'arte barocca in Sicilia. Posta al vertice di una scalinata, ha una facciata slanciata. La cupola neoclassica, ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] nell'oro fino del verso. Onde i technopaegnia, o giochi d'arte, poemetti dai versi disposti in forma di zampogna (Teocrito), di che servì di modello nel Rinascimento e nell'età neoclassica, così ellenistici furono i più diffusi modelli letterarî nel ...
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. Mobile già usato certo nell'epoca romana per contenere abiti, libri, utensili, denaro; dai mercanti per rinserrarvi le mercanzie (armarium, da arma, usato genericamente). Qualche esempio se ne trova [...] richiamato a nuova severità e sobrietà dalla moda neoclassica del primo Ottocento; ma l'esagerata imitazione 1887-90; A. Jacquemart, Histoire du mobilier, Parigi 1877; A. Midana, L'arte del legno in Piemonte nel Sei e nel Settecento, Torino, s. a.; E ...
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. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] si svolge. Quindi il primo elemento dell'Arcadia è l'arte del Seicento nelle due forme: la raffinata e arguta, officio di elaboratrice delle forme, che tramandò alla poesia neoclassica della seconda metà del Settecento. Così dal classicismo formale ...
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GÖTEBORG (A. T., 63-64)
Hans W. AHLMANN
Axel ROMDAHL
La seconda delle città della Svezia. È situata sulla costa occidentale del Västergötland sulle rive del ramo meridionale del Göta älv, dove questo [...] sec. XIX il centro ebbe un'omogenea, fredda impronta neoclassica, che negli ultimi decennî andò cambiando Se si eccettuano olandesi e veneziane. D'istituzione privata il Museo d'arte industriale (Röhsska Museet) e il Museo della navigazione. ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...