GRANDE, Adriano
Massimiliano Manganelli
Nacque a Genova il 1° luglio 1897, figlio di Romolo, un sarto piemontese immigrato in Liguria, e di Salvina Seghezze. Non condusse studi regolari, pertanto la [...] carattere politico o di quelli intesi a definire la nuova "arte fascista".
Nel 1935, il G. pubblicò la sua unica opera caratterizzati da un "vivo lirismo pittorico" di ispirazione naïf, manifestamente debitore della pratica artistica di un autore ...
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DE ROCCHI, Francesco
Maria Flora Giubilei
Figlio di Carlo e di Rosa Morandi, nacque a Saronno (prov. di Varese) il 13 marzo 1902. Frequentò i corsi di A. Alciati e di G. Tallone e si diplomò all'Accademia [...] rivelano un segno estremamente semplificato, quasi naïf nell'individuazione degli elementi paesaggistici - giugno 1969, p. 3; E. Fabiani, Visita allo studio: F. D., in Notizie d'arte III (1971), I, pp. 11-14; Omaggio a D. (catal.), Milano 1980; L. ...
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GIORGI, Fillide (Filli)
Giovanna Uzzani
Nacque a Firenze il 20 genn. 1883 da Fausto, impiegato del ministero delle Finanze, e da Ernesta Gori.
Nel 1899 si iscrisse, direttamente al secondo anno di corso, [...] ), la pittrice attinse a un repertorio quasi naïf, popolato di burattinai e saltimbanchi, verdurai, alla cadenza interiore, ibid., pp. 11-31; G. Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900. Generazione maestri storici, Bologna 1993-95, I, pp. 205 ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] di Clemente Delneri), ad altre che si potrebbero definire addirittura naif, come Donne di Scanno (1917, Roma, propr. Gino . internaz..., di Venezia (catal.), Venezia 1924, p. 32; L'arte della xilografia in Italia, in Il Messaggero, 21 dic. 1924; C ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] si esplicitano le sue doti narrative, quasi naïf, e un’attenzione all’abbigliamento dei personaggi Künstlerlexikon, XXVI, Leipzig 1932, p. 369; W. Arslan, Inventario degli oggetti d’arte d’Italia. Comune di Padova, VII, Roma 1936, pp. 11 s., 43 s., ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] in primavera, acquistato dal re, che lo donò alla Galleria d'arte moderna di Firenze, e in seguito (1930) ridotto e ridipinto dall più caratterizzanti della sua visione diventò lo spirito naïf: fra memorie e suggestioni, stendeva sulle serrate ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] calligrafico, carico di vitalità gioiosa, un po' naïf nei soggetti, il D. fu ricchissimo nell' XXX (1977), 9-10, pp. 263-272; Id., Il ferro come strumento d'arte popolare. Per una lettura delle opere scultoree di Berto da Cogolo, in Terra Cimbra, ...
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CURTI (Corte, Dalla Corte, Della Corte), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Figlio di Giacomo, come risulta dall'unica indicazione di archivio oggi nota, un estimo del 1605, in cui è segnalato a Verona in [...] è attivo nel 1629nel duomo di Como: cfr. S. Monti, Storia ed arte nella provincia ed antica diocesi di Como, Como 1902, p. 192).
Alla pressoché del C. un tono popolaresco, dal sapore ingenuamente naïf e prossimo per esiti alla cultura degli ex voto, ...
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CASAGRANDE, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Terni l'11 apr. 1922 da Giovanni e Margherita Michelini: i genitori erano entrambi musicisti. Il padre, violoncellista nel complesso "Stanislao Falchi", [...] lasciò numerosi quadri che, attraverso uno stile apparentemente naïf, esprimono una visione metafisica delle cose. Come musicista musicali, che pure è uno dei più alti risultati dell'arte della composizione. Si ha paura di scrivere su basi e ...
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DAL PONTE, Giambattista, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Terzo dei figli di Iacopo e di Elisabetta Merzari, secondo tra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 4 marzo 1553 [...] ma traduce il loro carattere aulico in termini quasi naïf.
L'attività dell'ultimo periodo del D. è , pp. 227-31, 359; M. Pivato De Paoli, Un'opera di G. D., in Arte veneta, XVI (1962), pp. 167 s.; F. Heinemann, G. Bassano, in Kunstmuseet Aarsskrift [ ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, usato soprattutto nell’espressione...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...