DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] in primavera, acquistato dal re, che lo donò alla Galleria d'arte moderna di Firenze, e in seguito (1930) ridotto e ridipinto dall più caratterizzanti della sua visione diventò lo spirito naïf: fra memorie e suggestioni, stendeva sulle serrate ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] calligrafico, carico di vitalità gioiosa, un po' naïf nei soggetti, il D. fu ricchissimo nell' XXX (1977), 9-10, pp. 263-272; Id., Il ferro come strumento d'arte popolare. Per una lettura delle opere scultoree di Berto da Cogolo, in Terra Cimbra, ...
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CURTI (Corte, Dalla Corte, Della Corte), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Figlio di Giacomo, come risulta dall'unica indicazione di archivio oggi nota, un estimo del 1605, in cui è segnalato a Verona in [...] è attivo nel 1629nel duomo di Como: cfr. S. Monti, Storia ed arte nella provincia ed antica diocesi di Como, Como 1902, p. 192).
Alla pressoché del C. un tono popolaresco, dal sapore ingenuamente naïf e prossimo per esiti alla cultura degli ex voto, ...
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CASAGRANDE, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Terni l'11 apr. 1922 da Giovanni e Margherita Michelini: i genitori erano entrambi musicisti. Il padre, violoncellista nel complesso "Stanislao Falchi", [...] lasciò numerosi quadri che, attraverso uno stile apparentemente naïf, esprimono una visione metafisica delle cose. Come musicista musicali, che pure è uno dei più alti risultati dell'arte della composizione. Si ha paura di scrivere su basi e ...
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DAL PONTE, Giambattista, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Terzo dei figli di Iacopo e di Elisabetta Merzari, secondo tra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 4 marzo 1553 [...] ma traduce il loro carattere aulico in termini quasi naïf.
L'attività dell'ultimo periodo del D. è , pp. 227-31, 359; M. Pivato De Paoli, Un'opera di G. D., in Arte veneta, XVI (1962), pp. 167 s.; F. Heinemann, G. Bassano, in Kunstmuseet Aarsskrift [ ...
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FACHERIS, Agostino (Agostino da Caversegno, il Caversegno)
Patrizia Di Mambro
Nacque a Caversegno (ora Capersegno) in quel di Presezzo, vicino Bergamo intorno al 1500 da maestro Filippo. A documentato [...] imitazione delle tipologie del Previtali, un po' rigide e naïf (Venturi, 1934, p. 311). Attributivamente più discussa New York-London 1895, p. 301; A. Pinetti, Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, I, Provincia di Bergamo, Roma 1931, pp. 27, 39; ...
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CATI, Pasquale
Maddalena Trionfi Honorati
Nacque a Iesi intorno al 1550 ma non si hanno notizie della sua presenza nelle Marche, e la sua figura va delineata unicamente sulla sua produzione pittorica [...] solo parzialmente esatta, di "michelangiolismo naïf",datagli dal Burckhardt e ripetutamente ripresa Di alcuni affreschi pregevoli tra il sec. decimosesto e il decimosettimo, in L'Arte, XXIII(1920), pp. 49-58; H. Voss, Die Malerei der Spätrenaissance ...
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URBANI, Massimo
Stefano Zenni
URBANI, Massimo. – Nacque a Roma l’8 maggio 1957 da Ugo e da Maria Teresa Tamantini, primogenito di cinque fratelli: seguirono Maurizio (musicista anch’egli), Marco, Gianni [...] raggiunse la definitiva maturità artistica.
Musicista istintivo e naïf, spiccava per la carica espressiva, l’urgenza solo sax contralto.
Ma la documentazione più cospicua dell’arte di Urbani si annida negli innumerevoli dischi dal vivo registrati ...
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BREVEGLIERI, Cesare
Mario Valsecchi
Di origine ferrarese, nacque a Milano il 12 marzo 1902, da Luigi e Teresa Tadini.
Ebbe presto vocazione per la pittura, ma per necessità familiari dovette seguire [...] di Carrà. Ma non fu per nulla né un istintivo né un naïf. Dipinse, è vero, quadri come ex voto, anche quando scoprì del Partito naz. fascista. Dopo essere stato invitato alla Mostra d'arte italiana a Budapest (1935), tenne la sua prima personale nel ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, usato soprattutto nell’espressione...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...