Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] sullo stesso piano, che creano un delizioso effetto di arazzo naïf. E sempre come è accaduto per la scenografia, una prefazione, Berlin 1928 (trad. it. Il montaggio nel film, in La settima arte, a cura di U. Barbaro, Roma 1961, pp. 117-22).
V. ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] il riflesso dell'esperienza altichieresca, seppure tradotta in modo naïf dal pittore della cappella del Gonfalone (1391 ca.) per l'attività di Vitale da Bologna e della sua bottega in Friuli, Arte veneta 41, 1987, pp. 9-19; M. Torcellan, Lo scavo ...
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GIORGI, Fillide (Filli)
Giovanna Uzzani
Nacque a Firenze il 20 genn. 1883 da Fausto, impiegato del ministero delle Finanze, e da Ernesta Gori.
Nel 1899 si iscrisse, direttamente al secondo anno di corso, [...] ), la pittrice attinse a un repertorio quasi naïf, popolato di burattinai e saltimbanchi, verdurai, alla cadenza interiore, ibid., pp. 11-31; G. Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900. Generazione maestri storici, Bologna 1993-95, I, pp. 205 ...
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RAZZANI, Giovanbattista
Giampiero Savini
RAZZANI, Giovanbattista. – Nacque a Cesena l’8 dicembre 1603 da Giulio, commerciante di legnami, e da Pasqua, parrocchiani della cattedrale. Nulla si sa della [...] pulitamente costruito pezzo a pezzo, quasi “naïf”» (Arcangeli, 1964).
Un vuoto di presenze G. Savini, Il Suffragio di Cesena, Cesena 1998, pp. 86-88; G. Savini, Arte e decorazione nelle pale d’altare, in Storia della Chiesa di Cesena, II, a cura di ...
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ZAMBONI, Angelo
Diego Arich
– Nacque a Verona il 31 ottobre 1895 da Amato, impiegato, e da Rosa Tubini, sorella di Francesco, decoratore.
Tra il 1910 e il 1914 studiò all’Accademia Cignaroli di pittura [...] a Ca’ Pesaro), che nella semplificazione volutamente naif si avvicina a certe formule di Donati. In Marinelli, s.l. 2005, pp. 119-156; D. Arich, in La collezione d’arte della Fondazione Cariverona, a cura di S. Marinelli, s.l. 2006, pp. 172- ...
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SUGANA, Luigi
Paolo Puppa
– Nacque a Treviso il 20 marzo 1857. All’anagrafe, venne registrato come Luigi Balmontin. La madre, Carlotta Fanton, lo riconobbe il 12 ottobre 1872, mentre il padre Gerolamo [...] «schincapene diciassettenne», sagoma uscita dai secondi zanni naïf e goffi, golosissimo di dolci, ma attento veneziano. Goldoni-S.-Selvatico e Gallina, Roma 1913; E. Zago, Mezzo secolo d’arte, Bologna 1927; A. Lazzari, Il conte L. S. e sua madre, in ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] di Clemente Delneri), ad altre che si potrebbero definire addirittura naif, come Donne di Scanno (1917, Roma, propr. Gino . internaz..., di Venezia (catal.), Venezia 1924, p. 32; L'arte della xilografia in Italia, in Il Messaggero, 21 dic. 1924; C ...
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Manfredi, Nino (propr. Saturnino)
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 22 marzo 1921. Grande interprete della commedia all'italiana, ha saputo provare [...] quasi per gioco, le lezioni all'Accademia d'arte drammatica, che in quegli anni accoglieva tra gli studenti libera, felice, ma l'intera opera appare immersa in un'atmosfera naif, insolita nel cinema italiano. Nello stesso anno M., alla costante ...
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MARCUCCI, Mario
Valentina Stefani
– Nacque a Viareggio il 26 ag. 1910, penultimo dei sette figli di Carlo, capitano di piccolo cabotaggio, e di Adele Mallegni.
Conseguita la licenza media inferiore [...] durante la sosta del 1930 (Antognoli, p. 33). Sostanzialmente naïf, tra i sedici e i diciotto anni egli subì comunque , Comune, Arch. dell’Ufficio di stato civile; C. Carrà, Mostra d’arte a Viareggio, in L’Ambrosiano, 31 luglio 1937; A. Parronchi, M. ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] si esplicitano le sue doti narrative, quasi naïf, e un’attenzione all’abbigliamento dei personaggi Künstlerlexikon, XXVI, Leipzig 1932, p. 369; W. Arslan, Inventario degli oggetti d’arte d’Italia. Comune di Padova, VII, Roma 1936, pp. 11 s., 43 s., ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, usato soprattutto nell’espressione...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...