GAETANO, Alvise (Luigi)
Giovanna Capitelli
Tra i protagonisti della scuola marciana di mosaico "moderno", risulta attivo a Venezia nel cantiere decorativo della basilica di S. Marco dal 1595 al 1631.
Formatosi [...] Borghese. I dipinti, I, Roma 1955, p. 111 n. 200; C. Robotti, Il cartone di Maffeo Verona per un'opera musiva, in Bollettino d'arte, LVIII (1973), pp. 214-218; P. Della Pergola, Opere in mosaico, intarsi e pietra paesina (catal.), Roma 1971, pp. 14 ...
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Vedi VOLUBILIS dell'anno: 1966 - 1997
VOLUBILIS
P. Romanelli
È il centro archeologico più importante del Marocco; gli scavi, iniziati metodicamente nel 1915, ne hanno rimesso in luce una larga parte, [...] pubblici e numerose case private, facendo recuperare altresì opere d'arte) mosaici e bronzi, di notevole interesse. Fu certamente centro sola parte del piano terreno. Ricca era la decorazione musiva di queste case che, dal soggetto dei principali di ...
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PISTOIA, Jacopo
Mattia Biffis
PISTOIA (Pisbolica, Pistogia), Jacopo. – Non si conoscono luogo e data di nascita di questo pittore, figlio di un certo Francesco (Ludwig, 1903, p. 86), attivo a Venezia [...] con un certo «Antonio Zappello, detto Pistoia» iscritto all’Arte dei pittori tra il 1584 e il 1591 (Favaro, 1975 e competenza diversi aspetti di tecnica e composizione musiva, concludendosi con un giudizio complessivamente favorevole sull’operato ...
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PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] dell'edificio e cioè la gorgone sul frontone, forse in opera musiva, la serie di porte, 12 quante le ore, le figure 7 consiste nella possibilità che essa offre di raffronti con opere d'arte dell'epoca imperiale e del basso Impero, cioè, per la scena ...
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MANENTI (Manetti), Orazio
Emilia Capparelli
Non sono noti data e luogo di nascita di questo mosaicista restauratore, attivo a Roma tra il 1653 e il 1675; alcune fonti indicano un'origine sabina (Baldinucci; [...] 'istituzione ufficiale risalga al 1727 - e lavorò alla decorazione musiva della nuova basilica di S. Pietro.
Tra il 1653 e XX (1916), pp. 135-137; L. Venturi, La Navicella di Giotto, in L'Arte, XXV (1922), p. 57; F.R. Di Federico, The mosaics of St. ...
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GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] L'Orcagna ed il suo preteso mosaico nel Museo di Kensington, in Rivista d'arte, III (1905), pp. 211-227; L. Cust, The mosaic attributed to I, Milano 1989, p. 96; C. Harding, La produzione musiva del duomo di Orvieto, in Il duomo di Orvieto e le grandi ...
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CISTERNA, Eugenio
Daniela Moretti
Nacque il 30 ott. 1862 a Genzano (Roma) da Giacomo e Bettina Pigliucci. Poco più che dodicenne si trasferì a Roma dove frequentò la bottega di Andrea Monti e divenne [...] a Roma.
Riprodusse pittoricamente l'originaria decorazione musiva dell'arco maggiore, raffigurante una serie di Roma 1903, pp. 12 ss.; A. Muñoz, Il pittore E. C., in Arte cristiana, XXII (1924), pp. 339-346; O. Piccolomini-L. Trani, Piccola guida ...
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DEPOLETTI (de Poletti), Francesco
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Nacque a Roma il 25 apr. 1779.
Rivelò ben presto una felice disposizione per le belle arti e, di ingegno versatile, si dedicò con [...] del '700 si accostò allo studio della tecnica musiva, interessandosi in particolare al mosaico minuto, un campo a Canino, Corneto, Ceri ed in altri centri dell'Etruria marittima. L'arte appresa a Napoli fece del D. l'artista più richiesto per il ...
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PAOLINO (Meropius Pontius Paulinus)
G. Chierici
Fu considerato il primo vescovo in Italia dopo quello di Roma. Nato a Bordeaux fra il 353 ed il 355 (la data è ancora incerta) e convertitosi al cristianesimo [...] vero che per comprendere meglio i rapporti di P. con l'arte cristiana del tempo, le testimonianze dei mosaici e delle pitture da lui specialmente l'ultima, posta a confronto con la composizione musiva dell'abside di S. Apollinare in Classe, mostrò la ...
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BELLONI, Francesco
Sylvie Béguin
Nacque a Roma nel 1772 da famiglia agiata; contro la volontà del padre, che voleva si desse alla carriera ecclesiastica, si dedicò all'arte. Allievo della scuola del [...] studio vaticano. Sempre al Louvre, nella rotonda precedente la Galleria d'Apollo, era esposta nel secolo scorso una composizione musiva in grisaille, che, divisa in otto scomparti, rappresentava corse di carri (attualmente nei depositi del Louvre; è ...
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musivo
muṡivo agg. [dal lat. tardo musivus, gr. μουσεῖος, der. di Μοῦσα «musa2»; v. mosaico2]. – 1. Proprio del mosaico; che si riferisce al mosaico: tessera m.; struttura m.; arte m.; lavoro m.; eseguito con la tecnica del mosaico: opera...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...