PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] dell'edificio e cioè la gorgone sul frontone, forse in opera musiva, la serie di porte, 12 quante le ore, le figure 7 consiste nella possibilità che essa offre di raffronti con opere d'arte dell'epoca imperiale e del basso Impero, cioè, per la scena ...
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PAOLINO (Meropius Pontius Paulinus)
G. Chierici
Fu considerato il primo vescovo in Italia dopo quello di Roma. Nato a Bordeaux fra il 353 ed il 355 (la data è ancora incerta) e convertitosi al cristianesimo [...] vero che per comprendere meglio i rapporti di P. con l'arte cristiana del tempo, le testimonianze dei mosaici e delle pitture da lui specialmente l'ultima, posta a confronto con la composizione musiva dell'abside di S. Apollinare in Classe, mostrò la ...
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musivo
muṡivo agg. [dal lat. tardo musivus, gr. μουσεῖος, der. di Μοῦσα «musa2»; v. mosaico2]. – 1. Proprio del mosaico; che si riferisce al mosaico: tessera m.; struttura m.; arte m.; lavoro m.; eseguito con la tecnica del mosaico: opera...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...