LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] Roma 1929, pp. 834 s., 921 s.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, Milano 1931, pp. 767-776; C. Pietrangeli, La sala Armandi, Quanto resta delle grotte in Emilia: la sala musiva del cardinale F. Guastavillani, in Artifici d'acque e giardini ...
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HOSIOS LUKAS
A. Guiglia Guidobaldi
(gr. ῞ΟσιοϚ ΛουϰᾶϚ)
Complesso monastico tra i più celebri della Grecia, situato tra i monti della Focide, nei pressi dell'antica città di Stiride, a km. 35 ca. da [...] già elaborato e compiuto. Un analogo incisivo influsso dell'arte islamica è individuabile nel tamburo ottagonale della cupola, nel quale H. è tuttavia legata principalmente alla sua decorazione musiva e pittorica, alla quale il recente restauro ha ...
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NICEA
A.B. Yalçin
(gr. Νίϰαια; lat. Nicaea; turco İznik)
Città della Turchia, di fondazione ellenistica, nell'antica regione della Bitinia (Anatolia nordoccidentale), posta sulla riva occidentale dell'omonimo [...] . Keşoğlu, Iznik müzesinde bazı bizans başlıkları [Alcuni capitelli bizantini nell'Iznik Mus.], Sanat Tarihi Yıllığı 5, 1972-1973, pp. 282-290; F. de' Maffei, Icona, pittore e arte al Concilio Niceno II, Roma 1974; H. Ahrweiler, L'expérience nicéenne ...
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PARENZO
G. Cuscito
(lat. Parentium; serbo-croato Poreč)
Città dell'Istria (Croazia), posta su di una piccola penisola lungo la costa occidentale. Il sito, forse già abitato in epoca preistorica, divenne [...] (364-378) e di Graziano (367-383) sotto il pavimento musivo e in un muro delle tre aule attigue offre un sicuro termine ; G. Boni, Il Duomo di Parenzo e i suoi mosaici, Archivio storico dell'arte 7, 1894, pp. 107-131, 359-361; P. Deperis, Il duomo di ...
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PIETRO di Oderisio
A.M. D'Achille
Scultore romano appartenente alla famiglia di tradizione 'cosmatesca' degli Oderisi (Claussen, 1987), attivo alla fine del 13° secolo.
La messa a fuoco di questo artista [...] Gradi, da assegnare dunque a P. (Viterbo, Mus. Civ.).La datazione del monumento è problematica per la , in Roma anno 1300, "Atti della IV Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di A ...
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BIGORDI, Ridolfo, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Domenico e di Costanza di Bartolomeo Nucci, nacque a Firenze il 4 febbr. 1483. Alla morte del padre passò a vivere con lo zio David, [...] condurre un'attività indipendente, anche perché David si era soprattutto dedicato alla tecnica musiva. Data la scarsezza di opere certe di David e l'assenza di veri legami con l'arte del padre, si può affermare che gli inizi pittorici del B. furono ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (Spelunca)
G. Jacopi
Red.
Grotta presso il paese omonimo situato sulla costa del Lazio (a 14 km da Terracina) su un promontorio roccioso, propaggine [...] rivestimento musivo delle soprastrutture della prora di nave rostrata (chiamata da apposita iscrizione musiva sul pp. 481 ss.; M. Cagiano de Azevedo, Sperlonga o della critica d'arte in architettura, in Arch. Class., VIII, 1957, p. 218 ss.; G ...
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CRISTOFARI (Cristofani), Pietro Paolo
Maria Grazia Branchetti Buonocore
Nacque a Roma il 28 agosto del 1685 da Fabio, pittore e mosaicista, e Prudenza Cellini. Alla morte del padre il C. aveva solamente [...] nucleo stabile di artisti specializzati nella tecnica musiva e di operai, attivo alle dipendenze della N. A. Mallory, Notizie sulla scult. a Roma nel XVIII sec., in Boll. d'arte, s. 5, IIX (1974), 3-4, p. 168; G. Sacchi Lodispoto, Monumenti femminili ...
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romanica, arte
Manuela Gianandrea
Il rinnovamento dell’arte medievale
Il periodo che va dall’11° secolo fino alla metà del 12° è considerato un’epoca di importanti e radicali cambiamenti per tutta l’Europa: [...] vita sociale, politica e religiosa dell’epoca. Lo sviluppo dell’arte romanica non fu un fenomeno locale, ma europeo: a partire islamico; il Duomo di Cefalù unisce invece la decorazione musiva bizantina, con l’arco acuto arabo e con due slanciate ...
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BEDOLI, Girolamo, detto il Mazzola
Evelina Borea
Nacque a Parma verso il 1500, da famiglia originaria di Viadana (Mantova) e assunse il, cognome di Mazzola per la parentela acquisita, sposandone nel [...] un enorme Cristo rigido come un'antica immagine musiva, fra i tralci e i festoni correggeschi. 103, pp. 24-38; G. Copertini, Monocromi inediti di G. Mazzola B., in Parma per l'arte, IX(1959), pp. 3-9, figg. 1-4; Id., G. Mazzola B. non è nato a ...
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musivo
muṡivo agg. [dal lat. tardo musivus, gr. μουσεῖος, der. di Μοῦσα «musa2»; v. mosaico2]. – 1. Proprio del mosaico; che si riferisce al mosaico: tessera m.; struttura m.; arte m.; lavoro m.; eseguito con la tecnica del mosaico: opera...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...