Scultore (Milano 1839 - Precotto, Milano, 1892). Influenzato da V. Vela, eseguì con virtuosa abilità soggetti di genere (Mosca cieca, Vanerella, ecc.) e monumenti (Napoleone III, Manzoni, G. Verdi a Milano; [...] N. Tommaseo a Venezia, ecc.), d'ispirazione moderatamente realistica. Scultore fu anche il figlio Prassitele (Milano 1880 - ivi 1921), allievo di E. Butti (La madre, Gall. d'artemoderna di Milano; Fanciulla pregante, Cimitero monumentale di Milano). ...
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Scultore italiano (Morolo, Frosinone, 1854 - Roma 1917). Preferì temi letterari, storici e sociali, operò anche all'estero, per es. in Francia, e aderì alle idee socialiste, tentando di diffonderle nelle [...] classi più indigenti della Ciociaria. Noti soprattutto i suoi Saturnali (1890-99, Roma, Gall. naz. d'artemoderna), di ispirazione verista e il gruppo scultoreo Nicola Ricciotti e i martiri ciociari, eretto nel 1910 a Frosinone. ...
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Pittore (Venezia 1849 - ivi 1887). Allievo di M. Grigoletti e di P. M. Molmenti, studiò anche i maestri veneziani del sec. 18º. Con una tavolozza pastosa trattò temi di vita veneziana e popolare che ebbero [...] largo successo: Il sorcio (1878; Milano, pinacoteca di Brera); Vandalismo (1880, ivi); Al Liston (1887; Roma, Galleria nazionale d'artemoderna), ecc. Di notevole livello sono i ritratti. ...
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Scultore italiano (Modena 1877 - Roma 1937). A Roma dal 1901, completò gli studî con E. Ferrari, fondendo nella sua opera istanze naturalistiche e classiciste (Anime sole, 1913 circa, Piacenza, Galleria [...] Ricci Oddi). Produsse anche opere monumentali (fregio della Galleria nazionale d'artemoderna a Roma, 1911; Pietà per la tomba Pomilio a Francavilla a mare, 1921; monumento ai caduti di Modena, 1926; ecc.). ...
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Pittore italiano (Firenze 1846 - ivi 1906). Allievo di E. Pollastrini e di A. Ciseri, noto dapprima per quadri di genere, dipinti minuziosamente, subì poi l'influsso dei macchiaioli, e si volse ad un fare [...] più rapido e sintetico, prediligendo soggetti campestri e idilliaci. Sue opere nelle gallerie d'artemoderna di Roma e di Firenze. ...
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Scultore e pittore (Ceneda, od. Vittorio Veneto, 1826 - Venezia 1886). Ora eclettico e accademico, ora incline a un generico romanticismo, ora vivacemente realistico, fu tra i più discussi scultori italiani [...] dell'Ottocento. È suo il monumento a Daniele Manin a Venezia (1874); assai espressivi i ritratti (N. Schiavoni, 1856, Venezia, Gall. d'artemoderna). ...
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Scultore (Carrara 1785 - Roma 1853). Di formazione neoclassica, si volse poi verso un naturalismo di stampo accademico. Tra le sue opere: Napoleone assistito da Minerva distribuisce corone alla scienza [...] e alle arti (1812, Milano, Galleria d'artemoderna), busti di poeti e artisti (Roma, Protomoteca Capitolina), S. Michele atterra Lucifero (basilica di Superga). ...
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Ingegnere e architetto italiano (Roma 1873 - ivi 1939). Esponente di una cultura eclettica e monumentalistica, ebbe numerosi incarichi ufficiali: Biblioteca naz. di Firenze (1906); Galleria naz. d'arte [...] moderna (1908-11); Ministero della pubbl. istruzione (1913-28); Ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina (1930-35), a Roma; stazione marittima a Napoli (1934-36), ecc. ...
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Scultore (Castelrotto 1805 - Milano 1882). A Roma studiò con P. Tenerani e B. Thorvaldsen. Lavorò soprattutto a Milano, eseguendo statue mitologiche, allegoriche e religiose (Achille ferito, Eva dopo il [...] peccato, Milano, Galleria d'artemoderna). Fu anche autore di monumenti funebri (Carlo Emanuele II di Savoia, nella Cappella Reale di Torino). ...
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Pittore italiano (Signa 1835 - Firenze 1912). Esordì come scultore; si volse poi alla pittura, seguendo l'indirizzo dei macchiaioli, con predilezione per lo spunto aneddotico, in scene paesane, familiari [...] e idilliache (esempî caratteristici sono: Torna il babbo, Roma, Galleria nazionale d'artemoderna; Alla fontana, Firenze, Galleria d'artemoderna). ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...