Vago, Valentino. – Pittore italiano (Barlassina 1931 - Milano 2018). Ottenuto nel 1955 il diploma all’Accademia di Brera, nello stesso anno ha esordito nel mondo dell’arte alla Quadriennale di Roma, realizzando [...] negli anni successivi opere che risentono apertamente delle suggestioni dell’astrattismo informale, reinterpretato con nette tendenze monocrome e con un uso personalissimo dello spazio che ne costituisce la cifra stilistica. Dagli inizi degli anni ...
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Tendenza affermatasi negli anni 1950, secondo la quale la materia di cui è costituita l’opera d’arte riveste un ruolo fondamentale e non distinguibile dall’immagine, in quanto essa stessa immagine, ovvero [...] di comunicazione e significato, di efficacia rappresentativa ed espressiva. Rientrano nel gusto m., o nell’arte m., artisti dell’informale o del neodadaismo, sebbene sia possibile individuare precedenti già nell’ambito del surrealismo, del dadaismo ...
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Pittore italiano (Zogno 1921 - Genova 2010). Ha intrapreso, durante i suoi lunghi soggiorni all'estero (Parigi, New York), studî di semantica grafica. Dopo un inizio informale-spaziale ha recuperato l'elemento [...] conoscenza (Dall'alto del patibolo Lavoisier dimostra e proclama l'indistruttibilità della materia, 1963-64, Bologna, Gall. Comunale d'Arte Moderna) e all'eros. È inoltre autore di libri di disegni (Petit journal de chemin de croix, 1952-53; Cats ...
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Pittore (Jettenburg, Tubinga, 1886 - Monaco 1969). Studiò all'accademia di Stoccarda (1908-09). Soggiornò a varie riprese a Parigi dove, all'inizio degli anni Trenta, fu in contatto con Abstraction-Création. [...] ebbe luogo a Berlino nel 1947. Membro del gruppo Zen 49, fu uno dei maggiori rappresentanti dell'arte astratto-informale in Germania. Legato all'esperienza postimpressionista e soprattutto a Cézanne, nelle opere giovanili, dopo un breve periodo ...
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Pseudonimo del pittore e scultore olandese Constant Nieuwenhuys (Amsterdam 1920 - Utrecht 2005). Esponente del gruppo COBRA (1948); le sue opere, segnate da forti istanze espressionistiche, rivelano un'irrequietezza [...] . Fedele per istinto a un'improvvisazione di tipo informale, è passato attraverso varie fasi decantando la forma, interessato all'urbanistica teorizzando un "urbanisme unitaire" come funzione coordinata di arte e scienze (progetti per New Babylon). ...
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Storico e critico d'arte (Bologna 1915 - ivi 1974), direttore (1958) della Galleria d'arte moderna di Bologna, dal 1967 prof. nell'univ. di Bologna. I suoi studî sono rivolti all'arte bolognese ed emiliana [...] , 1963; Morandi, 1964; Natura ed espressione nell'arte bolognese ed emiliana, 1970) e all'arte moderna e contemporanea (Gli impressionisti a Venezia, 1948; Graham Sutherland, 1973; Dal romanticismo all'informale, post., 1977). Nel 2016 è stato edito ...
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Pittore italiano (Luzzara 1912 - Bologna 2006). Allievo di G. Morandi e di V. Guidi all'Accademia di belle arti di Bologna, nel 1947 fu a Parigi dove guardò con interesse alle soluzioni postimpressioniste [...] Arts, 1947) per poi orientarsi, al suo rientro in Italia, nell'ambito dell'astrattismo informale (Paesaggio in grigio, 1954, Bologna, Galleria comunale d'arte moderna). Insegnò pittura (1963-78) all'Accademia di Bologna.Tra le mostre antologiche, si ...
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Associazione artistica d’avanguardia giapponese fondata nel 1954 da Jiro Yoshihara (1902-1972), alla quale aderirono giovani artisti quali Kazuo Shiraga, Akira Kanayama, Masatoshi Masanobu. Il termine [...] concreta, attraverso la materia, la spiritualità» e si riallaccia alle tematiche fondamentali dell’arte astratta occidentale del secondo dopoguerra, dall’action painting all’informale. I membri di G., che si sciolse nel 1972, realizzarono anche una ...
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Pittore giapponese (Kobe 1919 - Parigi 1996). Studiò a Osaka (1927-32) e lavorò a Kobe fino al 1952, quando si trasferì a Parigi. Dopo un esordio d'ispirazione surrealista e una successiva fase informale [...] una forte carica simbolica di tradizione orientale, a soluzioni essenzialmente geometriche e impersonali, spesso di grande formato, definite da brillanti gamme cromatiche. Sue opere nei musei d'arte moderna di Tokyo, Parigi, Berlino, Stoccolma, ecc. ...
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Pittore tedesco (Aquisgrana 1914 - Niederbreitbach 2017). Formatosi alla scuola d'arte di Aquisgrana e all'Accademia di Dresda, ha completato la sua formazione in Italia e in Svizzera. Membro del gruppo [...] rivista d'avanguardia Meta. Vissuto a Francoforte e a Parigi, dal 1961 al 1979 ha insegnato all'Accademia di Düsseldorf. Dopo una fase surrealista G. ha trovato, nell'ambito della ricerca informale, un proprio linguaggio di ritmi cromatici modulati. ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....