VIṢṆU
H. Härtel
Insieme a Brahmā e Śiva (v.), V. è una delle divinità della trimurti induista. A un dio che porta questo nome è assegnato un ruolo di rilievo già negli inni vedici; pur non essendo identico [...] anche, come consorte del dio, la dea Lakṣmī, conosciuta e rappresentata come dea della Fortuna sin dalle prime fasi dell'arteindiana. Dal primo Medioevo, V. e Lakṣmī sono spesso raffigurati come coppia divina in atteggiamento di intimità.
Secondo la ...
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CONVENTO
Red.
J. Auboyer
Il più antico esempio di c. occidentale finora noto è quello recentemente scoperto in Palestina, nel deserto presso il Mar Morto. Gli scavi condotti, a partire dal 1951, nel [...] 'èra cristiana alla fine del VI o l'inizio del VII sec. Alcune di quelle grotte sono capolavori dell'arteindiana (v. Ajanta).
Gli splendidi conventi buddisti dell'India suscitarono l'ammirazione dei monaci pellegrini cinesi che ne fecero descrizioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Klimt nasce come un maestro dell’arte accademica. Divenuto leader della rivolta della [...] dal 1905 progetta il palazzo di Bruxelles per la famiglia Stoclet. Raffinati collezionisti di primitivi italiani, arteindiana e buddista, gli Stoclet sono magnati intenzionati a vivere in un bagno di estetismo, e la dimora di Bruxelles è un tempio ...
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LIṄGA
H. Hartel
Il l., rappresentazione artistica del fallo, è simbolo del dio hindu Śiva (v.). La venerazione del l. costituisce, da tempi remoti, la più importante manifestazione del culto scivaita. [...] . e il 300 d.C. circa. A partire dall'epoca gupta tale genere di decorazione a rilievo diviene inusuale nell'arteindiana (sopravviverà soltanto in Nepal), il che lascia trasparire la volontà di rendere meno evidente la sua naturale forma fallica. In ...
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MALESIA, Culture della
A. Tamburello
Per la sua particolare posizione geografica, la penisola malese costituì sin dall'antichità una regione di smistamento e di irradiazione delle genti e delle culture [...] tempietti della regione di Kedah. Sia in scultura che in architettura si riconoscerebbero comunque diretti legami stilistici con l'arteindiana Gupta e Pallava.
Bibl.: R. D. Collings, Notes on the Pottery Excavated from Gol Ba'it, Sungai Siput, Perak ...
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KANIṢKA
G. Fussman
K. è il più famoso sovrano kuṣāṇa. La tradizione indiana non ne ha tuttavia serbato alcun ricordo, e solo le sue monete, alcune iscrizioni scoperte da meno di un secolo e testi buddhistici [...] , entrambe danno un'impressione di solidità e di immobilità completamente estranee all'arte greca e all'arteindiana dello stesso periodo: si tratta di un'arte ufficiale, spesso qualificata come dinastica, che mutuò molti dei suoi elementi tecnici ...
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SᾹRNᾹTH
G. Verardi
Località situata pochi km a Ν di Benares (V. VᾹRᾹṆASῙ), in India, dove il Buddha fece la sua prima predicazione, mettendo così in moto la Ruota della Legge. S. divenne pertanto uno [...] da un elemento lotiforme a cui si sovrappone un abaco circolare dove compaiono, rappresentati in uno stile «naturalistico», che nell'arteindiana è proprio solo della produzione più antica, un elefante, un toro, un cavallo e un leone: intervallati da ...
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Vedi BERLINO dell'anno: 1959 - 1994
BERLINO
W. D. Heilmeyer
Musei (v. vol. II:, p. 57 e s 1970:, p. 148). - Bisogna osservare che i famosi edifici dei musei di B. non corrispondono esattamente ad altrettante [...] nell'edificio del magazzino (già approntato nel 1921) del Museo Etnologico a Dahlem, ossia il Museo di Arte Islamica e quello di ArteIndiana, fondato nel 1963 con i ritrovamenti della spedizione a Turfan. Sempre lì, un locale di esposizione facente ...
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BEGRAM
M. M. Deneck
Il B. di Kāpishī in Afghanistan (v.), che si trova alla confluenza del Panshir e del Gorband, ai margini di una fertile vallata, fu capitale di sovrani indo-greci e, in seguito, [...] sono espressione di una cultura assai raffinata, e occupano un posto importante nell'evoluzione dell'arteindiana (v. anche Battriana, arte della). Essi testimoniano una grande abilità tecnica e un senso artistico sviluppatissimo. Erano destinati a ...
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GANIMEDE (Γανυμήδης, Ganymēdes)
H. Sichtermann
Figlio di Tros secondo l'Iliade, figlio di Laomedonte secondo la Piccola Iliade (Ellanico indicherà poi Callirhoe come sua madre), ad ogni modo proveniente [...] ed influenza, al di là di questa, l'arteindiana e quella europea. Particolarmente noto un gruppo dello cc. 737-749; H. Sichtermann, Ganymed, Berlino 1953; O. Elia, in Boll. d'Arte, XXXVI, 1951, p. 40 ss.; A. Alföldi, in Cahiers Archéol., VI, 1952; ...
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indiano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Indianus]. – 1. Dell’India, regione peninsulare dell’Asia merid., attualmente stato federativo col nome di Unione Indiana (nome ufficiale Bhārat): la civiltà i.; arte, letteratura i.; le pagode...
manuelino
agg. e s. m. [dal nome di Manuel I, re del Portogallo dal 1485 al 1521]. – Che si riferisce all’arte e all’architettura portoghesi tipiche della fine del 15° sec.; in partic., anche come s. m., denominazione di uno stile architettonico...