Scultore, nato a Milano il 29 maggio 1859 e ivi domiciliato. Studiò nell'Accademia di Brera e seguì quel movimento impressionista che, movendo dal Grandi, segnò nella scultura italiana una data importante. [...] statua Madre suscitò vivaci polemiche per la novità della concezione e della tecnica. Con la Vedova (Galleria nazionale d'arte moderna di Roma) vinse il premio Principe Umberto nel 1892. Eseguì parecchi monumenti pubblici tra cui quello di Giuseppe ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] la tradizione del naturalismo francese, proponendo il cinema come arte nuova e dinamica, capace di rielaborare il passato in un la vita borghese il primo (girato in un plein air impressionista) e ripresa della coralità e del discorso politico di Le ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] uso fino al 1100 ca. - e la maschera, che dominò l'arte vichinga tra 800 e Mille. La maggior parte degli altri motivi, di sbozzati nello stile di Oseberg, opera del Maestro Impressionista; se questi artefici rappresentino stadi diversi all'interno ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] non esibisce più l'opera d'arte ma ‛si' esibisce, inventa qualcosa che è arte e vita al tempo stesso. Preannuncia l'happening e l'arte ‛di comportamento'.
Anche Francis Picabia proviene da una pittura impressionista e poi cubista: decisivi, poi, gli ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] l'immaginario di un secolo complesso come il 20° e una forma d'arte il cui sviluppo si è incollato allo stesso secolo in modo tenace, al condensarsi dei colori si liquefece sulle tele degli impressionisti; e la ricerca di nuove grammatiche, di nuove ...
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Alto Adige
S. Spada
(ted. Süd-Tirol)
Regione dell'Italia settentrionale, corrispondente all'attuale prov. di Bolzano/Bozen. Durante il periodo medievale il territorio corrispondente all'attuale A. risentì [...] legato alla tradizione classica, che dipinge in modo impressionista con lumeggiature sovrapposte, e il Maestro dei ritratti All'opera architettonica e scultorea dello Schiche si ricollega l'arte del lapicida locale Corrado da Egna (cori delle chiese ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] avanguardia, da taluni critici definita impressionista (v. impressionismo), per concretizzare in immagine i origini e i pionieri, Torino 1965, e 2° vol., Il cinema diventa un'arte, 1909-1920, Torino 1967).
B. Balázs, Der Film. Weden und Wesen einer ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Integrazione, variabilità, interattività, ipermedialità e simulazione: questi sono i tratti [...] rottura e continuità, si va dall’utopico progetto di opera d’arte totale (Wagner) all’odierno teatro virtuale, passando, fra l del "teatro totale" della Bauhaus; la "simbiosi impressionista dei linguaggi" della multiscena tecnologica di Josef Svoboda; ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] pittore di scenari teatrali: nel suo studio il giovane C. apprese l'arte. Sin dal 1716 aiutava il padre, insieme con lo zio Cristoforo, a di tocco, illuminazione teatrale, e un interesse quasi impressionista per il gioco di luci e ombre, per la ...
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NOMELLINI, Plinio
Mattia Patti
(Michele Omero). – Nacque a Livorno il 6 agosto 1866, figlio di Coriolano, funzionario di dogana, e di Cesira Menocci.
Tra il 1872 e il 1874 visse con la famiglia a Cagliari, [...] brillanti ingegni e al quale era destinato uno splendido avvenire. […] Oggi poi egli è il caposcuola dell’impressionismo artistico: la sua arte sta tutta nello studio indefesso della natura, e non mi accorsi mai che facesse della pittura simbolica ...
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impressionista
s. m. e f. [dal fr. impressionniste] (pl. m. -i). – Rappresentante, seguace dell’impressionismo, in arte figurativa, in letteratura, in musica: gli i. francesi. Anche in funzione appositiva: i pittori, gli scrittori, i poeti...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...