INCENSIERE (gr. ϑυμιατήριον; lat. turibulum, da tus, turis "incenso")
Goffredo BENDINELLI
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Bruciaprofumi. La conoscenza di oggetti di terracotta o di metallo, da servire come bruciaprofumi, appare [...] trafori, ma allora s'incominciò anche a disegnarli in forme complicate di elementi architettonici, che poi nell'artegotica si svilupparono in tabernacoli e guglie, come già è indicato nella Schedula diversarum artium. E codesta forma architettonica ...
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MORTAIO
Filippo Rossi
. Utensile da cucina e da farmacia, quasi sempre di bronzo, più raramente di pietra dura (per es., porfido). I più antichi mortai conosciuti hanno forme grevi e tozze a sezione [...] essere d'uso frequente nel Medioevo, come appare dalle numerose menzioni in inventarî e in testamenti. Essi appaiono nell'artegotica specialmente settentrionale dei secoli XIV e XV, che adoperò per i mortai anche l'ottone (fonditori olandesi e ...
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SERRAGLIA (fr. clef-de-voûte; sp. clave; ted. Gewölbestein; ingl. keystone)
Giorgio Rosi
Fra gli elementi che formano un arco o una vòlta, specialmente se in pietra da taglio, si chiama serraglia o chiave [...] poi assicurate mediante grappe metalliche. L'adozione di questo sistema permise, specie nel periodo flamboyant dell'artegotica le più strane, fantastiche e talora illogiche forme.
Il Rinascimento preferì anche in questo campo maggiore chiarezza ...
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RELIQUIARIO
Maria Accascina
. Oggetto che serve a custodire le reliquie e che perciò ha grande importanza nella oreficeria sacra. Reliquiarî furono in uso fino dai primi tempi del Medioevo, come testimonia [...] i reliquiarî quando si preferì porre le reliquie in una teca di cristallo in modo che fossero visibili e l'artegotica prodigò forme elegantissime in questo tipo (reliquiarî di S. Savino ad Orvieto, di S. Galgano a Siena, ecc.). Nel Rinascimento ...
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McKIM, Charles Follen
Anne Fitz Gerald
Architetto, nato il 24 agosto 1847 a Isabella Furnace (Pennsylvania), morto il 14 settembre 1909 a Smithtown (Long Island). Completati gli studî nella Lawrence [...] Sturgis e nel 1867 andò a Parigi, per frequentarvi la Scuola di belle arti. Profondo ammiratore di Ruskin e dell'artegotica, l'indirizzo della scuola parigina non lo soddisfece completamente e le sue simpatie si volsero sempre più verso Roma, che ...
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GRÜNEWALD, Matthias
Fritz Baumgart
Pittore. Nato fra il 1470 e il 1483, operò negli anni 1500-1530 sul Medio Reno. Assai scarse le notizie sulla sua vita, nonostante le molte recenti congetture. Restano [...] Nella sua pittura, pervasa da vero e intenso senso religioso, non inferiore di certo al classicismo del Dürer, l'ultima artegotica tarda tedesca raggiunse il vertice.
Capolavoro del G. è l'altare di Isenheim nel museo di Colmar terminato poco prima ...
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REUTLINGEN (A. T., 53-54-55)
Elio Migliorini
Città del Württemberg, 35 km. a S. di Stoccarda e 14 a oriente di Tubinga, 575 m. s. m., ai piedi dell'Achalm (m. 705), in una fertile zona circondata dal [...] a SO. del Mercato), trasformate in viali alberati, e soprattutto la chiesa di Maria, uno dei più nobili monumenti dell'artegotica primitiva, siano tracce del suo passato benessere. Questo dura tuttora ed è in parte dovuto all'intraprendenza dei suoi ...
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SEROUX d'AGINCOURT, Jean-Baptiste-Louis-Georges
Jean Alazard
Archeologo e storico dell'arte, nato a Beauvais il 5 aprile 1730, morto a Roma il 24 settembre 1814. Cominciò a volgersi a studî d'arte piuttosto [...] , in Olanda e in Germania, interessandosi vivamente all'artegotica, e finalmente nel 1778 partì per l'Italia. 1834-35, voll. 7) e ne fa uno dei precursori della odierna storia dell'arte medievale.
Bibl.: Notice sur la vie et les oeuvres de J.-B.-L.G ...
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GUILLAUME, Eugène
Jacques Combe
Scultore, nato a Montbard (Costa d'Oro) il 4 luglio 1822, morto a Roma il 1° marzo 1905. Allievo del Pradier alla scuola di belle arti, ottenne nel 1845 il premio di [...] suo tempo: i soggetti da lui trattati con freddezza s'ispirano generalmente alla scultura classica, talvolta anche all'artegotica (rilievi di S. Clotilde); rivela nei ritratti una sensibilità più delicata. Scrisse Notices et discours (su P. Baudry ...
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VERE (anche Veere; A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Cittadina olandese, situata nell'isola di Walcheren (provincia della Zelanda). Con solo 980 abitanti (1935) Vere è il prototipo di una "città morta". [...] sono le testimonianze architettoniche del passato. Il palazzo comunale è un gioiello di artegotica che data dal principio del sec. XVI. La Grande Chiesa, di tardo gotico olandese, data dal sec. XV; è assai vasta e, a causa della diminuzione ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...