ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, artegotica - perché, sebbene [...] volgare, fu intensamente attiva e creatrice nelle arti: affermò in capolavori il nuovo stile, e vi preparò in ogni aspetto l'artegotica. Molteplice nelle sue scuole, ebbe unità da un continuo scambio d'idee e di forme, per cui le sue opere maggiori ...
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NORMANDIA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Louis GILLET
Regione storica e antica provincia della Francia settentrionale compresa tra la Piccardia a E., la Bretagna a O., la regione [...] eroici. La parte dell'abbazia chiamata "la meraviglia" sovrappone i suoi tre piani d'architetture sospese, uno dei miracoli dell'artegotica (1203-28). All'esterno, il sec. XIV ha lasciato i suoi lavori difensivi, i bastioni con le torri, fatte per ...
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PICCARDIA (A. T., 32-33-34)
Maximilien SORRE
Georges BOURGIN
Antica provincia della Francia settentrionale, compresa tra l'Artois a N. e a E., l'Ile-de-France a S., la Normandia a SO. e la Manica [...] la propria originalità attraverso un linguaggio colorito che ha conservato talune caratteristiche di pronunzia; attraverso l'arte (l'artegotica è originaria delle regioni ai confini della Piccardia, e Amiens ebbe una scuola d'architetti fino ...
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RIPOLL (A. T., 41-42)
José F. RAFOLS
Ramon D'ALOS-MONER
Cittadina della Catalogna, in provìncia di Gerona, con 7263 ab. (1931), situata a 676 m. s. m. nella valle del Ter, dove in questo confluisce [...] alla basilica appartiene al periodo romanico e gli altri tre lati furono eseguiti di mano in mano che si avanzava l'artegotica. Il terremoto del 1428 fece crollare la vòlta della navata centrale e la cupola della chiesa; ma pochi anni appresso la ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] metà del Quattrocento; e mostrò allora, con tutto l'aspro vigore delle forze nascenti, la sua natura in opposizione all'artegotica. Si costituì a Firenze, come nell'architettura: vi fu attuato non per lento lavorio collettivo ma quasi d'un tratto ...
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POLICROMIA
Ranuccio BIANCHI BANDINELLI
Pietro TOESCA
Luigi CREMA
. Il problema della policromia nell'arte antica e nell'arte medievale e moderna si presenta in modo diverso: giacché, mentre per [...] badia di Champmol presso Digione (v. digione, XII, p. 840). Nelle statuette e nei piccoli intagli in avorio, l'artegotica applicò con raffinatezza oro e colori (Parigi, Louvre: gruppo dell'Incoronazione; ecc.).
In Italia i rilievi nel tramezzo della ...
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IDROTECNICA (da ὕδωρ "acqua", e τέχνη "arte")
Federico PFISTER
Francesco MARZOLO
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Ramo dell'ingegneria comprendeute le applicazioni dell'idraulica nei varî campi tecnici e costruttivi: acquedotti, [...] in questo e in quello di Salerno (sec. XIV) si trovano già, nell'ogiva delle arcate, i riflessi dell'artegotica. In questi acquedotti, che seguono in generale nelle loro strutture le grandi linee delle tipiche costruzioni romane, le quali offrivano ...
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SCORCIO
Pirro MARCONI
Giulio Carlo ARGAN
. Un oggetto si pone di scorcio davanti al nostro occhio, quando i suoi elementi, anziché su un piano parallelo o normale a quello del nostro sguardo, siano [...] di piani in profondità. Il problema dello scorcio non interessa neppure l'artegotica, il cui linearismo si risolve in arabesco senza realizzare valori di spazio.
Nell'arte del Rinascimento, invece, lo scorcio è un elemento essenziale del linguaggio ...
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MESE (lat. mensis; fr. mois; sp. mes; ted. Monat; ingl. month)
Francesco PORRO de SOMENZI
Giuseppe CARDINALI
Paolo D'ANCONA
Le necessità pratiehe del vivere civile hanno condotto i popoli primitivi [...] di tutti i giorni, e presentano varianti a seconda del clima e degli usi delle diverse regioni. Nell'artegotica persistettero le loro immagini nella scultura monumentale (Parigi, Notre-Dame), ma più rare; si moltiplicarono invece nelle miniature ...
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LAMPADARIO
Maria Accascina
La necessità di moltiplicare le luci per meglio illuminare gli ambienti, portò all'uso dei lampadarî, supporti mobili, formati da un fusto con varî bracci ai quali si appendevano [...] il lampadario di piombo, per lampadine di vetro a olio, del duomo di Barletta, attribuito dal Toesca al sec. XII. L'artegotica rinnovò oltralpe il modello dei lampadarî costituito da un fusto rigido e liscio dal quale si dipartono molti bracci a due ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...