Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] a partire dal tardo Trecento, per divenire poi nel corso del Quattrocento fenomeno distintivo soprattutto dell’artefiamminga. In Italia la rappresentazione di oggetti inanimati aveva costituito uno dei temi figurativi specifici della tarsia ...
Leggi Tutto
INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] Ghersi, Udine 2001, pp. 52-54; F. Rossi, "Mill'altre maraviglie ristrette in angustissimo spacio". Un repertorio dell'artefiamminga e olandese a Verona tra Cinque e Seicento, Venezia 2001, ad indicem; S. Marinelli, Di Cinquecento veronese, in ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento, la penetrazione della pittura fiamminga in Italia appare di fondamentale [...] regno di Renato d’Angiò e quello successivo di Alfonso V d’Aragona si sviluppa a Napoli un interesse per l’artefiamminga: il primo chiama presso di sé artisti di origine provenzale, il cui linguaggio di matrice flémalliana può spiegare la formazione ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sotto il governo di Federico da Montefeltro, e in particolare negli anni Sessanta e Settanta [...] , la solida impostazione prospettica e lo studio delle proporzioni, nonché la capacità descrittiva che deriva dall’artefiamminga, molto amata da Federico, sono caratteri distintivi del mondo urbinate. In questo contesto si formeranno protagonisti ...
Leggi Tutto
CAROTO, Giovanni Francesco
EE. Safarik
Figlio di Pietro da Caravaggio, nacque probabilmente a Verona attorno al 1480, cioè ad una data media fra quelle riferite dai registri di S. Maria Antica: 1478, [...] entrò probabilmente attorno a questa data in contatto con il Bramantino, con il Luini, con Cesare da Sesto e con l'artefiamminga. Mentre era a Milano, il C. fu "chiamato da Guglielino marchese di Monferrato" (Vasari, p. 283). Ricordi della pittura ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La figura di Piero della Francesca, apice della speculazione prospettica quattrocentesca, [...] portato in auge da Hans Memling, anche la scrittura analitica e i caratteri tecnici confermano il rapporto con l’artefiamminga, che suggerisce l’idea della finestra attraversata da un fascio di luce pulviscolare.
Negli ultimi anni di vita, Piero ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola del successo ottenuto dalla polifonia fiamminga in tutta Europa nasce agli [...] da questa scuola; Gilles Binchois, noto per le sue chansons; Johannes Ockeghem, Jacob Obrecht.
Le forme musicali
L’artefiamminga si esprime soprattutto in ambito sacro, nel genere definito “a cappella” (e cioè nell’esecuzione vocale senza ...
Leggi Tutto
MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] antica. Alcune indagini storiche d'una certa ampiezza erano state compiute dal Kiesewetter nel 1826 sull'artefiamminga; lo stesso autore pubblicava nel 1834 (2ª ed., 1846) una Geschichte der europäisch-abendländischen oder unserer heutigen Musik ...
Leggi Tutto
ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
*
. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] nella critica l'ideale romantico è stato rinnovatore: basti pensare alla critica del Baudelaire per l'arte contemporanea, di E. Fromentin per l'artefiamminga e olandese; alla rivalutazione dei primitivi compiuta in Francia da A. L. Rio, in Italia da ...
Leggi Tutto
MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] complicato lavorio contrappuntistico, con tratti omofoni d' imponente semplicità e si riassumono così le principali tendenze dell'artefiamminga.
In Heinrich Isaak (1450-1517) noto sotto il soprannome italiano (fu organista alla corte di Lorenzo il ...
Leggi Tutto
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...