PIATTO (fr. assiette, plat; sp. plato; ted. Teller; ingl. plate, dish)
Gaetano BALLARDINI
Comunemente è il vaso dove si mangiano le pietanze (nella forma plurale la voce comprende anche la scodella, [...] (quando ovale si dice vassoio e in certi luoghi anche fiamminga), formata da un disco piatto di fondo (negli esemplari si venivano adornando i nuovi "gabinetti", di curiosità e di arte: ce ne fanno fede le grandi cornici intagliate dove furono ...
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MEISS, Millard
Ales Rojec
Storico dell'arte statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 25 marzo 1904, morto a Princeton (New Jersey) il 12 giugno 1975. Dopo aver studiato architettura all'università [...] e Ch. S. Singleton) e in particolare per quella franco-fiamminga hanno trovato la più compiuta formulazione nell'opera monumentale French painting fiamminga, M. mette in risalto l'importanza della miniatura franco-fiamminga in quel percorso dell'arte ...
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VERHAEREN, Émile
Diego Valeri
Poeta belga di lingua francese, nato a Saint-Amand, presso Anversa, il 21 maggio 1855, morto, travolto da un treno, a Rouen, il 27 novembre 1916. Finiti gli studî di giurisprudenza, [...] esprimere il cupo misticismo che vive al fondo dell'anima fiamminga, soverchiato ma non abolito dall'esuberante sensualità. A questi a simiglianza del maestro, riscatta i suoi molti difetti d'arte con la potenza del souffle, con la forza ingenua della ...
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SPAGNA
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
. Giovanni di Pietro, detto lo Spagna, pittore di patria spagnolo, sembra che già nel 1470 col titolo di maestro dimorasse a Perugia. Poteva pertanto [...] pensare, a un ricordo di elementi della pittura fiamminga dominante in Spagna nel Quattrocento. Tuttora a pittura in Italia, X, Firenze 1908, pp. 74-119; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, ii, Milano 1913, pp. 722-36; L. Fausti, L'ultima ...
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IMITAZIONE DI CRISTO (De Imitatione Christi)
Giuseppe DE LUCA
Libro di pietà del cattolicesimo, celeberrimo per la diffusione enorme e per le polemiche destatesi intorno al suo autore. L'opera non sempre [...] ecc. Per l'assenza di mistica, di peusiero e d'arte personale, inoltre per una certa grazia e immediatezza d'espressione, : in realtà documenti nuovi e inoppugnabili contro l'origine fiamminga del libro non ne sono ancora venuti, e manoscritti ...
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TENIERS
Arthur Laes
. Casata di pittori fiamminghi, originarî di Taisnières (Hainaut). David I il Vecchio, nato ad Anversa nel 1582, ivi morto il 29 luglio 1649, fu allievo circa il 1594 del fratellastro [...] di Dresda, di Leningrado, di Londra, di Madrid, ecc.
Educò all'arte i due figli Abramo (nato in Anversa nel 1629, morto circa il 1690 al paesaggio. Esercitò una notevole influenza sulla pittura fiamminga, ed ebbe numerosi imitatori sino alla fine del ...
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SCHONGAUER, Martin
Martin Weinberger
Pittore e incisore, nato fra il 1435 e il 1440 ad Augusta, dove suo padre era orafo, o meno probabilmente fra il 1440 e 1445 a Colmar in Alsazia, dove in quegli [...] le cui incisioni furono di un'importanza fondamentale per la formazione dell'arte del Dürer, è prima di lui il più grande maestro del ma lentamente, dall'influsso dell'iconografia e composizione fiamminga. Le sue 115 incisioni si sparsero per tutta ...
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STREUVELS, Stijn (pseudonimo di Frank Lateur)
Auguste Vermeylen
Scrittore fiammingo, nato il 4 ottobre 1871 a Heule (Courtrai). Non ricevette altra istruzione che alla scuola primaria del villaggio, [...] di letteratura e fu nominato membro della Reale Accademia Fiamminga. In questi ultimi vent'anni sono ancora apparsi una a un ritmo di frasi, che hanno la larga facilità della vita: arte e natura non fanno più che una cosa sola. La sua lingua ...
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SOLARIO (o Solari), Andrea
Antonio Morassi
Pittore milanese, nato circa il 1460, morto circa il 1520 o poco dopo. Forse dal fratello Cristoforo (v.) ebbe i primi rudimenti nell'arte; e insieme con [...] , e massime di Alvise Vivarini, del Giambellino e di Antonello. Ebbe poi contatti con la pittura fiamminga; e a sua volta esercitò qualche influsso sull'arte nordica. Il grande esempio di Leonardo fu però determinante per il suo sviluppo, sin dagli ...
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SEMINO, Antonio
Orlando Grosso
Pittore, nato a Genova forse nel 1485, morto nel 1554. Fu allievo di Ludovico Brea durante il soggiorno del maestro nizzardo a Genova, e collaboratore e compagno di Teramo [...] loro somiglianza. Ottavio (morto a Milano nel 1604) si formò sulle leggiadrie decorative del Vaga e dei pittori fiamminghi, influenzati dall'arte italiana e assertori del compromesso tra l'idealismo italiano e il realismo nordico. Se gli mancarono l ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...