EDOARDO III, Re d'Inghilterra
M.A. Michael
Primogenito di Edoardo II d'Inghilterra e di Isabella di Francia, E., nato a Windsor nel 1312, fu incoronato re nel 1327, in seguito all'abdicazione del padre. [...] lo stile delle figure, è da mettere in relazione con opere fiamminghe; in questo sigillo il giglio di Francia è inquartato nello scudo (ca. 1334).Questo fu uno dei più importanti periodi dell'arte inglese anche per la scultura e per la pittura, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le Très Riches Heures di Jean di Berry, ovvero il libro della devozione privata, [...] de France, ms. N.A. Lat. 3093 e Torino, Museo Civico di Arte Antica, inv. 47) e Belles Heures (New York, The Cloisters, The Metropolitan l’intervento di Barthélemy d’Eyck, pittore di origine fiamminga al servizio di René d’Anjou, che dipinge i ...
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BABOCCIO, Antonio
Oreste Ferrari
Nacque a Piperno (Priverno) nel Lazio, nel 1351circa. Non si hanno notizie riguardanti la sua attività di scultore prima del 1407,anno in cui egli portò a compimento [...] in Abruzzo ed a Montecassino di scultori tedeschi, fiamminghi e francesi) il B. dovette aver conoscenza essa vale a denotare i caratteri di uno dei momenti più vivi dell'arte napoletana del primo Rinascimento.
Bibl.: T. Valle, La città nova di ...
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BROEDERLAM, Melchior
A. Châtelet
Pittore fiammingo documentato tra il 1381 e il 1409. Al servizio di Filippo l'Ardito come pointre de Monseigneur nel 1381, B. divenne valet de chambre quando questi, [...] Louvre). Più recentemente si è voluta ravvisare una reminiscenza della sua arte (van Buren, 1979) in una serie di disegni che rappresentanti di rilievo del Gotico internazionale in area fiamminga e Comblen-Sonkes (1986) ha giustamente sottolineato ...
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ANTONIO di Agostino di ser Giovanni, detto Antonio da Fabriano
Federico Zeri
Pittore, noto per tre dipinti firmati (un San Gerolamo nella Galleria Walters di Baltimora, del 1451; un Crocefisso del 1452 [...] da giovane l'ambiente napoletano, permeato di cultura fiamminga, che fa capo a Colantonio. L'ipotesi entro certi limiti, in Nicolò di Liberatore da Foligno.
Bibl.: L. Serra, L'Arte nelle Marche, Roma 1934, pp. 235-246 e passim; G. Gombosi, Una Madonna ...
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Stradano, Giovanni
Maria Donati Barcellona
, Con questo nome o con quello ugualmente italianizzato di Giovanni della Strada, è noto il pittore fiammingo Jan van der Straet, nato a Bruges nel 1523 e [...] senza tuttavia dimostrare di aver dimenticata l'origine fiamminga. Queste due componenti della sua cultura sono F. Orbaan, Stradanus te Florence, Rotterdam 1903; G. Fogolari, Scritti d'arte - Gli illustratori della D.C., Milano 1946, 117; G. Thiem, ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] è un testamento che assurge a valore di simbolo. Se Firenze, fra l’arte di F. Brunelleschi e di Masaccio, la matematica di P. Toscanelli e le Leonardo. Consistente è l’apporto della pittura fiamminga, da Firenze all’Italia meridionale. La centralità ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] ., poesia e danza, deriva dal vocabolo greco mousikè, cioè «arte delle Muse», le mitiche protettrici delle arti. La fusione tra secolo; egli definì le forme e gli stili della scuola fiamminga – i cui più significativi musicisti furono J. Obrecht, J ...
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Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, [...] J. Desprès. Questo procedimento sarà poi assimilato dalla scuola fiamminga e raggiungerà il suo più alto vertice espressivo in Italia nel Gabrieli; è soprattutto con questi compositori che l’arte della p. riuscì a sottrarsi alla macchinosa ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] solo due copie antiche, una di mano forse fiamminga conservata al Fogg Art Museum di Cambridge, in Massachusetts circa l’historie, per Antonio Gioioso, Camerino 1564, in Trattati d’arte del Cinquecento, fra Manierismo e Controriforma, a cura di P. ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...