Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] provati e ritengono che la qualità somma dell’artista drammatico sia la sensibilità. Al contrario per i secondi ( intitolata (1924) a E. Duse; trasformata in Accademia nazionale d’artedrammatica, è stata poi intitolata a S. d’Amico che la diresse ...
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Attore, autore e regista italiano (n. Belluno 1956). Le storie, i contenuti, le memorie della sua terra, diventano temi centrali degli spettacoli di P. Partendo dai ricordi di bambino, ritrova la sua origine [...] 1984-86), dove ha lavorato a diversi spettacoli sulla Commedia dell'arte e dal 1987 con il Teatro Settimo di Gabriele Vacis, ha tenuto corsi e laboratori alla Civica scuola d'artedrammatica Paolo Grassi di Milano.
Opere
Ispirandosi alla lezione di ...
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Drammaturgo russo (Mosca 1823 - Ščelykovo, governatorato di Kostroma, 1886). Tra i fondatori di un teatro nazionale, senza alcuna intenzione caricaturale, ma con un profondo impegno realistico, O. ha ritratto [...] scrittori di fronte agli impresari teatrali, ma anche l'elevazione morale e spirituale degli autori e lo sviluppo dell'artedrammatica. Poco prima della morte fu nominato membro della commissione di riforma dei teatri. O. si preoccupò di creare un ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] De Leeuwendalers ("Gli abitanti di Leeuwendaal", 1647), dramma pastorale ispirato all'Aminta di Tasso. In Lucifer (1654), l'artedrammatica di V. si esplicò con una grandiosa potenza, irradiata anche da Jephta oft Offerbelofte ("Jefta ovvero il voto ...
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Drammaturgo ungherese (Nagyvárad 1918 - Budapest 2011). Esordì con drammi d'ispirazione antinazista (Európa elrablása "Ratto d'Europa", 1939; Hősök nélkül "Senza eroi", 1942), che incorsero nella censura. [...] Nouvelle revue de Hongrie, intorno alla quale si raggrupparono gli intellettuali della Resistenza. Ha insegnato all'Accademia di artedrammatica di Budapest (1948-54), all'univ. di Firenze (1974-88), ed è stato presidente dell'Associazione scrittori ...
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Attore teatrale e cinematografico italiano (San Giovanni Lupatoto 1929 - Terni 2017). Dotato di una voce dai toni aspri e ricca di sfumature che gli ha consentito di caratterizzare i suoi personaggi teatrali, [...] televisivi e cinematografici, ha affrontato sul grande schermo prevalentemente ruoli minori, drammatici e brillanti, sempre disegnati con sensibilità. Dopo essersi diplomato all'Accademia d'artedrammatica di Roma, nel 1955 debuttò in Ivanov di A.P. ...
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Scrittore e regista teatrale russo (Tbilisi 1858 - Mosca 1943); giornalista, poi narratore e drammaturgo (Poslednjaja volja "L'ultima volontà", 1888; Novoe delo "Un nuovo affare", 1890; Zoloto "Oro", 1895; [...] Cena žizni "Il valore della vita", 1896); nel 1891 insegnante d'artedrammatica all'Istituto filarmonico di Mosca. Nel 1897 con la collaborazione di Stanislavskij fondò il Teatro d'arte di Mosca, nel quale si affermarono, per suo merito, i maggiori ...
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Attore drammatico (Clivio, Viggiù, 1914 - Milano 1989); proveniente dall'Accademia nazionale d'artedrammatica, ha fatto parte delle compagnie Stival, Donadio, Ferrati, Ruggeri, Cimara, fino all'esperienza [...] nella cattedrale di Eliot (1948); La morte di Danton di G. Büchner (1950). Attivo anche negli spettacoli di prosa televisivi, è stato attore teso alla ricerca di un'arte priva di artifici e attento all'approfondimento della verità psicologica. ...
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Scrittore e giornalista italiano (Milano 1902 - Roma 1988). Critico drammatico di varî giornali e riviste, tra i quali il Corriere della sera (1963-73); già docente nell'Accademia nazionale d'artedrammatica, [...] dopo la morte di S. D'Amico ne fu (1955-63) commissario e poi presidente. Il gusto per l'intreccio e un'acuta osservazione dei caratteri e del costume impronta la sua opera narrativa (L'educazione sentimentale, ...
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Autore drammatico (n. Parigi fra 1570 e 1575 - m. 1632 circa). Fu al seguito di compagnie d'attori e compose un enorme numero di tragedie, tragicommedie e pastorali, molte perdute; il suo teatro, privo [...] di valore artistico, valse a diffondere tra il pubblico l'interesse per l'artedrammatica, preparando le condizioni propizie al sorgere del teatro classico francese. ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca numerosi cultori. Anche, ma poco...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...