Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] negli ultimi anni della sua vita o postumi furono pubblicati i suoi scritti di critica letteraria (versione e commento della Poetica di Orazio; Estratto dell'Arte poetica d'Aristotile e considerazioni su la medesima; Osservazioni sul teatro greco ...
Leggi Tutto
Scrittore e critico letterario italiano (n. Roma 1972). Figlio del critico letterario Walter Pedullà, dal 2009 docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Roma Tre”, è stato alla guida [...] di letteratura, critica letteraria, illustrazione e arte visiva fondato nel 2001 e diretto da W. Pedullà) e ha collaborato con FilmCritica (rivista di saggio su B. Fenoglio (La strada più lunga. Sulle tracce di Beppe Fenoglio), in cui suggerisce nuovi ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (n. Boulogne-Billancourt 1945). Si è imposto giovanissimo con il romanzo La place de l'étoile (1968) ambientato, come i successivi La ronde de nuit (1969) e Les boulevards de ceinture [...] nazista che M. evocherà ancora nella sceneggiatura del film di L. Malle Lacombe Lucien (1974), nel volume autobiografico it. La strada per Chevreuse, 2023). Nel 2014 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura "per l'arte della memoria con ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Vologda 1907 - Mosca 1982). Condannato nel 1929 a tre anni di prigione per motivi politici, fu nuovamente arrestato nel 1937 e deportato nei lager staliniani. Liberato nel 1954, si mise [...] "La strada e il destino"), ma la sua vera statura di scrittore si privo di enfasi l'atroce realtà dei campi di prigionia e il processo di degradazione , 1994), in cui l'amaro pessimismo di Š. si stempera di fronte all'appassionato rapporto con i libri ...
Leggi Tutto
Poeta e saggista italiano (Taranto 1905 - Camaiore 1984); dopo le peregrinazioni di una giovinezza disordinata e avventurosa (fu marinaio e partecipò all'impresa fiumana di D'Annunzio), trovò la propria [...] stradadi poeta a contatto con gli ambienti culturali di Parigi. Stabilitosi a Milano, venne successivamente alternando a una rilevante attività di critico d'arte su giornali e riviste un'abbondante produzione poetica: Lamento del gabelliere, 1945; ...
Leggi Tutto
SARAMAGO, José
Ettore Finazzi Agrò
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, nato ad Azinhaga (Ribatejo) il 16 novembre 1922. Trasferitosi con la famiglia a Lisbona, fu costretto a interrompere gli [...] di là dei testi già menzionati, il romanzo velatamente autobiografico e denso di riflessioni sulla funzione e sul destino dell'arte profondità della passione civile di S. restano, infine, le sue cronache, a metà strada fra giornalismo e letteratura: ...
Leggi Tutto
MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] senza risonanza, se si esclude un giudizio favorevole di Th. Mann; un secondo, pubblicato nel 1933 dalla psicologia alla scienza all'arte (Freud, Proust, Joyce), fa del Mann ohne Eiegenschaften qualcosa a mezza strada fra la commedia e il saggio, fra ...
Leggi Tutto
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] attenzione a questioni estetiche e di sociologia dell'arte; il suo contributo di maggior rilievo in questo di B. a cura di G. Agamben presso Einaudi; tra quelle apparse ricordiamo: Metafisica della gioventù. Scritti 1910-1918 (Torino 1982); Strada ...
Leggi Tutto
WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] di prosa filosofeggiante e di poesia che nasce da realtà "impoetiche" e si esprime nel linguaggio e nei ritmi "comuni", indicano la strada che nel Cinquecento aprì nuove possibilità di sviluppo all'arte, immergendola nella corporea volgarità del reale ...
Leggi Tutto
NIN, Anaïs
Marina Camboni
Scrittrice statunitense, nata a Neuilly (Francia) il 21 febbraio 1903, morta a Los Angeles il 14 gennaio 1977. Dopo aver viaggiato in Europa col padre pianista, alla separazione [...] i suoi testi, fino a che una favorevole recensione di E. Wilson ai racconti di Under a glass bell (risalente al 1944, e tradotto in italiano nel 1978), le aprì la strada al riconoscimento delle grandi case editrici e della critica: riconoscimento ...
Leggi Tutto
cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...