Vedi FIBULA dell'anno: 1960 - 1994
FIBULA
M. Pallottino
Il nome latino, inalterato o con qualche adattamento a seconda delle lingue moderne (francese fibule, tedesco Fibel), è impiegato come termine [...] attribuito l'invenzione della f. all'ambiente della civiltà tardo-micenea, sostenendo la priorità della f. ad della produzione delle fibule antiche tocca per molti aspetti i problemi della storia dell'arte. Esso rientra pienamente nella storia delle ...
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GRIFO (Γρύψ, griphus, probabilmente "connesso con la radice indoeuropea "grabh", "afferrare")
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
M. G. Marunti
G. Manganaro
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
G. Manganaro
Mostro [...] corpo leonino è caratteristico degli esemplari più antichi; nel medio e tardo protocorinzio è rimpiazzato dal g. a corpo Arimaspi in particolare nelle oreficerie della Russia meridionale.
(M. G. Marunti)
3. Artedelle steppe. - Presa in prestito ...
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Vedi FESTO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FESTO (Φαιστός, Phaestus)
L. Banti
Importante città nella parte meridionale dell'isola di Creta, su un gruppo di basse, ma ripide colline, che dominano la pianura [...] con Mileto, è ancora una delle città che dominano in Creta, ma fase più antica del "primo palazzo" fino al Tardo Minoico III: specialmente p. 515 ss. - Vasi con figure umane: D. Levi, in Boll. d'Arte, 1952, p. 336, fig. 27; 1955, p. 144, fig. 7; 1956 ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] tardi perché ci possano illuminare sull'origine delle le corna. Si tratta, non dimentichiamolo, della più antica rappresentazione dei m. (II sec. a. the Nat. Gall. of Victoria, Melbourne 1961. Sull'arte musulmana: D. S. Rice, The Seasons and the ...
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] antichità; dio giovane e agile, divenne quindi protettore della gioventù e delle palestre. Al suo carattere di divinità delle figura non completamente antropomorfa si sia conservata nell'arte anche di epoche tarde, cioè sotto forma di erma (v.). ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Dacia
Sergio Rinaldi Tufi
Luca Bianchi
Dacia
di Sergio Rinaldi Tufi
La Dacia è l’ultima provincia romana che costituisca una [...] decennio più tardi, scrisse antichità. Atti del Congresso dell’Associazione Internazionale di Studi del Sud-Est europeo (Lecce - Matera, 21-27 ottobre 1973), Taranto 1983, pp. 205-20.
L. Bianchi, Le stele funerarie della Dacia. Un’espressione di arte ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] che era stato il problema centrale dell'arte del V sec. e che aveva Plinio, una delle statue più ammirate nell'antichità a giudicare dal numero delle copie conservate a tre punte in uso soltanto in epoca tarda; la levigatura; il puntello sul fianco, ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Siria, Palestina e Levante mediterraneo
Lorenzo Nigro
Le esplorazioni francesi in Siria, in Palestina e nel Levante iniziarono con i sondaggi effettuati nel 1860 [...] . Allo stesso tempo, gli scavi francesi a Meskene, l'antica Emar (J.-C. Margueron, 1974-79), forniscono nuovi dati sulla tarda età del Bronzo. Più a est, sempre nella valle dell'Eufrate, fondamentali per i periodi preistorici sono i siti di ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] 66, i), ma anche, in epoca tarda, l'incisore di epifrafi in capitale quadrata delle materie prime (marmi importati, marmi delle cave imperiali).
La letteratura ci dice qualche cosa di più per i valori delle opere d'arteantica, ma il fattore antichità ...
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MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] degli antichi re attici. Indossa abiti barbari ed ha la cassetta magica, appare cioè col tipo della maga, creato per lei dall'arte attica 'epoca tarda ci sono restate molte raffigurazioni dell'infanticida a causa della grande efficacia della tragedia ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...