Pittore e scrittore italiano (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936). Artista dalla pittura influenzata dall'espressionismo tedesco, come scrittore di racconti, prose di viaggio e ricordi V. si colloca tra [...] fece da sé, girovagando e disegnando. Rivelatosi alla mostra dell'arte toscana (Firenze 1905), l'anno dopo si recò a guerra, dal 1918 espose ripetutamente, soprattutto in mostre individuali, a Venezia e altrove. Nel 1920 vinse il premio della ...
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(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] greca, anche divinità guerriera e tutrice della libertà cittadina, cominciò durante la guerra annibalica e da allora progredì continuamente burocratici.
Da un punto di vista iconografico, nell’arte etrusco-italica la figura di M. appare come una ...
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Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] dove nel 1918, costituitosi il nuovo stato della Lettonia indipendente, fu ministro dell'Interno; fu poi ambasciatore a Roma (1920-24), Parigi, Varsavia, Bruxelles (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] per le quali è preferibile la definizione di storia sociale dell’arte. Al primo caso sono riconducibili le posizioni di G. della Western Electric Company di Chicago, 1924-32). Dopo la Seconda guerra mondiale, il panorama degli sviluppi della ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] Roma: il risultato è la creazione di un nuovo valore dell'epos. Davanti alle imprese di guerra e di conquista V. non si esalta, quanto si potesse costituire per Dante la più luminosa guida nel regno dell'arte e del sapere. V. fu per Dante il maestro ...
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Trattato (1° sec. a.C.) del trattatista latino Vitruvio, in dieci libri.
Approfondimento di Francesco Pellati, s.v. Vitruvio (Enciclopedia Italiana)
§ Il "De Architectura". - Raccogliendo e riassumendo [...] di Ottavia, V. tratta dell'architettura in generale, segnando il cammino dell'arte, delineando le qualità necessarie all X egli si occupa così delle macchine di pace come, soprattutto, di quelle di guerra.
Del trattato disgraziatamente mancano ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] delle Ruines de Grèce di J.-D. Le Roy (1758), delle Antiquities of Athens di J. Smart e N. Revett (1762), della Storia dell’arte antica guerra mondiale e consistente in un ritorno con sensibilità moderna ai moduli stilistici e formali della musica ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] servì a indicare piuttosto una forma d’arte composita, nascente dal concorso simultaneo di origine in onore di Apollo, poi canto di guerra, di vittoria, di salvezza), il prosodio breve estensione, dell’individualità, della passionalità dell’autore, ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] oltre trent'anni il maître influente. Durante la guerra ci fu in G. un acuirsi della sua crisi religiosa: fu molto vicino alla conversione mentre il suo individualismo, la sua ricerca di un'arte pura (la lezione di Mallarmé), sembrarono cedere all' ...
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Scrittrice francese (Parigi 1766 - ivi 1817), figlia del ministro J. Necker. Formatasi sui principî di Rousseau, cui consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), [...] , in cui adunò le sue esperienze nel campo del pensiero e dell'arte, De l'Allemagne (3 voll., 1810), tolta dalla circolazione per , e giunta in Russia mentre già aveva inizio la campagna di guerra, risalì fino a Mosca, poi a Pietroburgo; di là in ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...