MASTROLEO, Giuseppe
Mario Epifani
– Nacque a Napoli il 16 marzo 1676 da Stefano e da Domenica Di Donato, in una famiglia forse originaria di Maiori (Camera; Prota Giurleo).
La fonte principale per ricostruire [...] di N. Spinosa, Napoli 1979, p. 234; M. Pasculli Ferrara, Arte napoletana in Puglia dal XVI al XVIII secolo, Fasano 1983, pp. 207- 1990, p. 610; N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento, I, Dal Barocco al rococò, Napoli 1993, pp. 35, 96, 138; L ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] (cm 273 × 258), in cui la cultura rococò va trascolorando in un precoce neoclassicismo, non coincide con p. 399; A. Griseri, Mostra del barocco piemontese (catal.), II, Torino 1963, pp. 115 s.; Schede Vesme. L'arte in Piemonte…, II, Torino 1966, pp ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] Brescia (Massa, 1988). Suggestioni rococò, peraltro giustificate dal tipo di (Brescia. Massa, 1988). La presenza del suo marchio letterale documenta un suo intervento chiesa di S. Alessandro in Brescia: storia ed arte, Brescia 1986, pp. 47, 50; V. ...
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DE BLASIO, Andrea
Angela Catello
A la figura di maggiore spicco di una famiglia di orefici argentieri proveniente da Guardia Sanframondi (Benevento) la cui feconda attività si protrasse per molti anni, [...] un parato di cartegloria. pienamente rococò; mancano inoltre le lampade, rifatte all'inizio del XX secolo (Catello, 1981, p XXI (1982), pp. 190, 194 s.; M.Pasculli Ferrara-E. Nappi, Arte napol. in Puglia dal XVI al XVIII secolo, Fasano 1983, pp. 71, ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος, Philiscus)
L. Laurenzi
1°. - Scultore rodio di età ellenistica.
Plinio (Nat. hist., XXXVI, 34) cita alcune statue di Ph. da Rodi esistenti a Roma, due statue di Apollo, di cui una [...] ellenistico che fu detto "rococò" ma che è preferibile chiamare del "virtuosismo veristico", ch' L. Laurenzi, in Clara Rhodos, V, 2, p. 115 ss.; id., in Riv. Ist. St. Arte, VIII, 1940-1941, p. 31 ss.; id., in Arti figurative, I, 1945, p. 23 ss.; id ...
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FELICI (De Felice), Agostino
Vincenzo Rizzo
Attivo a Napoli come scultore e maestro marmoraro, è documentato dal 1681 al 1715.
Apparteneva a una famiglia di marmorari di Carrara; con molta probabilità [...] successivamente decorate, 1738-1742, in stile rococò, su disegno dell'architetto N. figg. nn. 12-16;Id., Scultori napoletani della seconda metà del Seicento, in Seicento napoletano. Arte, costume ed ambiente, a cura di R. Pane, Milano 1984 ...
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D'ADAMO, Carlo
Vincenzo Rizzo
Nipote del maestro stuccatore G. Battista (attivo 1668-1700) e figlio di Costantino (attivo 1700-1736), anch'egli stuccatore di raffinata qualità esecutiva ed inventiva, [...] rococò e arricchito di una elegante urna al posto del paliotto. Altro suo intervento notevole furono le squisite balaustratine rococò p. 167, doc. n. 86; D. Pasculli Ferrara-E. Nappi, Arte napoletana in Puglia dal XVI al XVIII secolo, 1983, pp. 66, 75 ...
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FERRETTI
Luciana Arbace
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Lodi dal 1725 al 1810. La prima notizia che si ha di Simpliciano è del 1718, quando risulta "Anziano in Datio grande a Lodi" [...] serie di ambrogette, entro cornici modanate di gusto rococò, decorate con allegorie delle arti liberali; una di e porcellane del Piemonte,Torino 1878, pp. 14-24 passim; A.Genolini, Maioliche italiane, Milano 1881, pp. 160 s.; Arte ceramica e vetraria ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] di 15 ducati "per le fatture dell'arme" nella sala del palazzo vescovile di Bitonto. Due anni dopo, nel 1596, il (1962), p. 478; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardoantico al Rococò, Roma 1964, p. 141; V. Pellegrini, Guida alle chiese ...
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LEVERA (Levra), Guglielmo
Ilaria Sgarbozza
Nacque ad Andorno (oggi Andorno Micca, nel Biellese) il 5 maggio 1729 dal medico Fabrizio Maria e da Ludovica Bagnasaca (Martinengo, p. 291). Fu concittadino [...] ascendenza rococò.
La sua attività sembra interrompersi nel 1796, con l'allestimento dell'apparato funebre del Torino 1973, p. 290; F. Dalmasso, Per una revisione del castello di Rivoli…, in Bollettino d'arte, LVIII (1973), 1, p. 49; D. Rebaudengo - ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...