RICCI, Sebastiano
Gino Fogolari
Pittore, nato a Belluno nel 1659, morto a Venezia il 15 maggio 1734. Inizia il rinascimento settecentesco della pittura veneziana con larghissimo successo in Italia e [...] . Si afferma pittore di largo potere, ma del tutto barocco, su esempî romani, a Milano nel stucchi su fondi oro, raffigurano, con arte tratta da Piero da Cortona sino al incoronarsi di gloria a Parigi (anche il rococò francese poté non poco su di lui ...
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Capitale della repubblica germanica e dello stato prussiano, forma con i suoi sobborghi e con le città vicine un centro che per numero d'abitanti è superato soltanto da New York e da Londra.
Posta tra [...] , la Società per la storia dell'arte. Di fronte al lato ovest del castello è il monumento a Guglielmo I del neoclassicismo, pur ancora con qualche rapporto con lo stile rococò. La serie delle statue delle principessine nel castello, la tomba del ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] e che rivela l'influsso dell'arte di fra Filippo Lippi), a Bologna (pace del Francia), a Venezia (oggetti di toletta '40 e il '60 si tornò ad imitare il barocco, il rococò e anche la Rinascenza; il gusto naturalistico si afferma pure negli oggetti ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] di Andrea Spinelli, si nota un riflesso dell'arte di Iacopo Sansovino; neppure Alessandro Vittoria riesce a J. J. G. Stierle. Tipico rappresentante dello stile aulico del periodo rococò è Franz Andreas Schega (1711-1787). Joseph Schaufel (1733-90 ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] un'azione personale. Allora l'influsso italiano cedette allo stile rococò di Dresda: architetti sassoni, o italiani che lavorarono a Dresda diventa il centro principale anche dell'arte drammatica. Al successo del teatro contribuisce in quest'epoca, ...
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LENINGRADO (A. T., 69-70)
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Giorgio PULLE'
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Già capitale dell'impero russo, fu in origine detta dal suo fondatore, Pietro il Grande, Sanktpiterburch, poi, fino [...] allievo del Gabriel, Cameron e Quarenghi; i quali inaugurarono, dopo il rococòdel Rastrelli, la prima fase del facciata di stile pseudogreco. Il pianterreno ne fu destinato all'arte antica e medievale, il primo piano al Rinascimento e ai ...
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Città della Toscana, capoluogo di una delle 9 provincie nelle quali la regione è ripartita, posta nella valle superiore dell'Arno, a km. 4 ½ a SE. del punto d'imbocco del canale della Chiana, alla posizione [...] nel secolo successivo Arezzo appena venne sfiorata dal barocco e dal rococò, rispettivamente con S. Ignazio dei gesuiti, costruito dal p monumenti.
Nel movimento culturale del secolo XIX Arezzo si arricchiva di due istituti d'arte: il Museo e la ...
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Capitale federale e città tra le più belle della Svizzera. Per molto tempo la località conservò carattere militare e fu solo dopo la pace di Vestfalia che cominciò ad espandersi ad ovest dei suoi vecchi [...] Settecento; sono d'un tipo uniforme, ispirato al rococò francese, tutte a portici nel pianterreno. Pure settecentesche di Taddeo Gaddi, del Daddi, di Giovanni del Biondo, un ritratto del Boltraffio. L'arte svizzera del Novecento è largamente ...
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Importante città della Germania, settima per numero d'abitanti (tra Essen e Breslavia), capoluogo della Sassonia.
La città, posta a 110-120 m. s. m., è sorta nel luogo dove l'Elba, attraversando una fossa [...] , per caratteri profondamente originali, da quelle del barocco e rococò italiano e francese. Nello Zwinger ad esempio durevole delle gioie della vita. Il Pöppelmann, dopo ampî studî sull'arte italiana, lo eresse (1711-22) per le corse e per le ...
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LIPSIA (anticamente urbs Libzi, dallo slavo lipa "tiglio"; ted. Leipzig; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Gino LUZZATTO
Alberto BALDINI
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È la quinta città della Germania per numero d'abitanti [...] musei (Museo Grassi, Museo di arte figurativa) ed è sede della Deutsche Bücherei.
La superficie del comune, che era di 17,8 Hohmann (Katherinenstrasse), l'edificio più notevole del barocco in Lipsia. Di stile rococò va citato il Castello Hohlis (circa ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...