DOLFIN, Daniele Andrea
Paolo Preto
Nato a Venezia il 22 apr. 1748 da Daniele (I) e Bianca Contarini, percorse la tipica carriera dei rampolli delle più influenti famiglie aristocratiche. Dal 26 luglio [...] di Verona e mostrò particolare interesse alla protezione dell'arte della seta; nel 1779 venne designato ambasciatore a Parigi Uniti" erano le cause della rivoluzione, ormai degenerata agli eccessi peggiori: delitti e stragi imperversavano, ...
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MANFREDI, Alberigo
Armando Antonelli
Nacque a Faenza tra il secondo e il terzo decennio del XIII secolo da Ugolino Bozzola dei Manfredi, potente famiglia di Faenza.
Il lignaggio deteneva il primato [...] già ai primi di agosto esplosero gravi tumulti, organizzati ad arte da Ugolino, figlio del M., che impossessatosi di porta determinato una frattura insanabile all'interno del lignaggio, degenerata, secondo le fonti storiche, in un diverbio conclusosi ...
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SOLDATI, Atanasio
Elena Di Raddo
– Nacque a Parma il 24 agosto 1896 da Filippo Basetti e Fiora Soldati, ed ebbe un fratello, maggiore di due anni, di nome Filippo. Atanasio crebbe solo con la madre [...] dell’ostracismo nei confronti dell’arte moderna, definita 'degenerata e bolscevizzante'. A causa E. Crispolti, Appunti per la poetica di S.: dalle lettere e da altri scritti, in Arte illustrata, III (1970), 25-26, 1970, pp. 90-96; S. Opere dal 1932 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto tra musica e politica ha avuto i suoi prodromi con il wagnerismo alla fine [...] Mussolini – sono piuttosto i musicisti che offrono la loro arte alla “rivoluzione fascista”. Il pubblico italiano degli anni Casella e Malipiero, verranno accusati di proporre una musica “degenerata”, lontana dall’anima “latina” e “italica” le cui ...
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ricco e povero
Gennaro Maria Barbuto
Nel binomio r. e p. si riconosce uno degli aspetti qualificanti del pensiero machiavelliano. Il Segretario dichiarava la sua incompetenza nelle questioni economiche, [...] canto, il popolo può divenire il protagonista di una degenerazione licenziosa o faziosa della res publica, quando si lasci , non avevano altrove dove rifuggire che al magistrato di quella Arte che gli governava; da il quale non pareva loro fusse ...
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INDO-GRECI E INDO-PARTHI, Sovrani
A. M. Simonetta
Numismatica artistica.
1) Indo-Greci. − La storia della dominazione greca nell'Irān orientale e nell'India nord-occidentale, quale essa ci appare attualmente, [...] Afghanistan e del Pakistan e, pertanto, è giocoforza limitarci all'arte numismatica. Questa fin dai tempi di Euthydemos I (c. 231 orientale dei suoi dominî, che continuano in forma estremamente degenerata i tipi indo-greci della zona.
Gli scavi hanno ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] una cultura che avrebbe rotto con le idee e l’arte del periodo liberale, inadeguate ad affrontare i problemi gravi e e in cui la funzione critica degli individui sarebbe degenerata in un delirio razionalistico (Polemiche psicoanalitiche con museo di ...
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GHERARDINI, Andrea
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze nella seconda metà del XIII secolo da Filippo di messer Pegolotto.
Il nonno, cavaliere, appartenente a una delle più antiche famiglie di Firenze, [...] 1300, in cui l'occasione festiva di ritrovo era degenerata in uno scontro fra "brigate" delle due fazioni, 277, 319, 327; L. Ginori Lisci, I palazzi di Firenze nella storia e nell'arte, II, Firenze 1972, p. 595; S. Raveggi - M. Tarassi - D. Medici ...
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BONI, Onofrio
Mara Bonfioli
Nato a Cortona il 7 nov. 1739 da Girolamo, erudito e letterato che nel 1741 fu segretario dell'Accademia Etrusca, fu avviato agli studi di legge nella città natale e all'università [...] periodo etrusco. Ancor più accesa, e quasi subito degenerata in attacchi personali, è quella col Fea, dopo Winckelmann, di cui disapprova tra l'altro la svalutazione dell'arte michelangiolesca, e sul lavoro del Fea. Nel giugno quest'ultimo ...
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EMBLEMA (ἔμβλημα o ἐμβεβλημένα)
O. Elia*
Originariamente viene così definito qualsiasi oggetto lavorato, inserito in uno più grande e di diversa maniera (da ἐμβάλλω = lat. conicio, insero).
Il termine, [...] cosiddetti disci).
Contro questa predilezione per gli emblemata, degenerata in mania, Tiberio emanò editti che ne limitavano l inizio dell'età ellenistica (v. toreutica; alessandrina, arte). Progressivamente la parola emblema fu sostituita da altri ...
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degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri originarî mutandosi in peggio; tralignare,...
degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, ecc., che ha subìto un processo di...