lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] uscite d'uso per mutamento interno, come il latino o il greco classico, si parla spesso di lingue morte): tutte le lingue infatti mutano conservazione degli altri beni culturali (monumenti, opere d'arte ecc.), sia perché le lingue ricadrebbero in una ...
Leggi Tutto
Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia [...] la fondamentale edizione di Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento (1926); Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a Giovanni Boccaccio (1934; 2a ed. 1943; rist. 1969), nella quale S. studia l'evolversi ...
Leggi Tutto
Filologo classico (Ballingslöv, Svezia, 1874 - Lund 1967); prof. di archeologia classica e storia dell'arte antica nell'univ. di Lund; socio straniero dei Lincei (1947). Prese parte attiva all'organizzazione [...] delle scienze umanistiche in Svezia; iniziatore degli scavi svedesi in Grecia, creatore dell'Istituto svedese in Roma (1921). Cultore di storia antica, si dedicò soprattutto allo studio della religione ...
Leggi Tutto
Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] fastidio per l'abuso di n. si trovano già in età classica, quando i retori e i grammatici latini definirono il concetto di arcaizzante. Basti pensare all'influenza a lungo esercitata dall'arte della retorica sull'italiano, che per secoli ha vissuto ...
Leggi Tutto
MICENEO
Anna Sacconi
(App. IV, II, p. 471)
Linguistica. - Ricordiamo preliminarmente che è invalso l'uso d'indicare convenzionalmente con il nome di m. la lingua dei testi greci scritti nel 2° millennio [...] 'influenza artistica dei Minoici e imparato da loro l'arte della scrittura; hanno anche organizzato i loro regni secondo : L. Godart, I. Tzedakis, in Rivista di Filologia e di Istruzione Classica, 1989, pp. 385-409, e 1991, pp. 129-49. Iscrizioni ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] p. 117). D’altro canto egli stesso, già iscritto all’arte dei medici e degli speziali, riferisce nel Convivio dei suoi studi fanciulla si coniuga, nel rifarsi alle elegie della classicità, con digressioni mitologiche, come la favola della Febbre ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] parlata.
Il fulcro della produzione libraria (letteratura classica, scoli, opere religiose) sembra spostarsi dall'area di Pier della Vigna. Diversi sono i francesismi nel trattato De arte venandi cum avibus di Federico.
Un'eredità dell'età normanna ...
Leggi Tutto
PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] , ma che non seppe apprezzare Pasquali.
Questi scritti sono un contributo alla storia della filologia classica, ma valgono anche per l’arte del ritratto, che Pasquali dimostra pure nel rievocare personaggi meno importanti. Egli trattò più volte ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] , da Oriente a Occidente, in una prospettiva non solamente classica, e al contempo documenta il grande apporto innovativo da lui e per essa delle forze che la governano (Apparenza e realtà. Arte figurativa nell’antico Oriente, 1976, p. 10).
La ‘vena’ ...
Leggi Tutto
FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] ristampa commentata del trattato Dell'elocuzione e dei Sermoni dell'arte poetica di P. Costa e un'edizione ugualmente commentata diverse edizioni (1888 e 1914, per la "Biblioteca di classici italiani" diretta da G. Carducci presso l'editore Sansoni), ...
Leggi Tutto
classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...