CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] colloqui e d'ore felici"), D. Comparetti per la filologia classica, l'orientalista Fausto Lasinio e, per l'italianistica, Alessandro Ovidio, che ristampò tali critiche nella Versificazione italiana e arte poetica medievale, Milano 1910, pp. 595-653) ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] linguista e semiologo R. Jakobson è autore di un’ormai classica tripartizione: la t. fra due lingue verbali umane (interlingual rozzezza e denota in chi la persegue una debolezza d’arte e d’ingegno. Gli idealisti e i romantici tedeschi del ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] Andronico e la traduzione artistica (1952), Il Bellum Poenicum e l'arte di Nevio (1955) e la raccolta di Scritti medievali e con L. Castiglioni. È stato direttore della Rivista di filologia e di istruzione classica e degli Studia Oliveriana. ...
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Filologo classico italiano (Cesena 1909 - Roma 1992); prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura greca nell'univ. di Roma. Si è occupato soprattutto di Luciano (1932), e poi dei poeti greci, con edizioni [...] Misantropo di Menandro, 1959; il Sicionio di Menandro, 1965; l'Arte poetica di Aristotele, 1974; i frammenti di Empedocle col titolo di Ha diretto dal 1963 al 1966 la Rivista di filologia classica; è stato tra gli iniziatori, in Italia, degli studî ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ’Eneide, in uno sviluppo unitario di temi poetici e di stile, Virgilio ha creato un monumento d’arte, definendo l’ideale della purezza classica mai fredda, sempre umanamente composta. Virgilio è poeta difficile e, ciò nonostante, subito popolare; la ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] foro e nell’eloquenza giudiziaria. L’epoca nella quale l’arte o. si sviluppa e raggiunge il suo massimo valore e perduto ogni carattere di scuola, per cui oggi di o. nel senso classico della parola non è più possibile parlare.
O. sacra. - Nei ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] lirica occitanica dalla poesia erotica latina dell’età classica, e particolarmente da Ovidio, più consistenti analogie sono non priva di sapore; ma l’innata tendenza verso un tipo d’arte preziosa favorì lo sviluppo del trobar clus e del trobar ric, ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] uscite d'uso per mutamento interno, come il latino o il greco classico, si parla spesso di lingue morte): tutte le lingue infatti mutano conservazione degli altri beni culturali (monumenti, opere d'arte ecc.), sia perché le lingue ricadrebbero in una ...
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Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia [...] la fondamentale edizione di Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento (1926); Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a Giovanni Boccaccio (1934; 2a ed. 1943; rist. 1969), nella quale S. studia l'evolversi ...
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Filologo classico (Ballingslöv, Svezia, 1874 - Lund 1967); prof. di archeologia classica e storia dell'arte antica nell'univ. di Lund; socio straniero dei Lincei (1947). Prese parte attiva all'organizzazione [...] delle scienze umanistiche in Svezia; iniziatore degli scavi svedesi in Grecia, creatore dell'Istituto svedese in Roma (1921). Cultore di storia antica, si dedicò soprattutto allo studio della religione ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...