Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] sono fuor di dubbio sia la remota origine classica, e in particolare greca, degli elementi formativi, ), I verbi sintagmatici in italiano e nelle varietà dialettali. Stato dell’arte e prospettive di ricerca. Atti delle giornate di studio (Torino, 19 ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] aste e una più diretta imitazione delle tipologie di età classica. Comunque in età carolingia i livelli più alti e perspective, REI 67, 1980, pp. 207-224.
A. M. Piemontese, Arte persiana del libro e scrittura araba, Scrittura e Civiltà 4, 1980, pp. ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] spiegazione dei termini latini proponendo esempi tratti dagli autori classici, però nelle voci furono introdotti via via gli lingua. Fin dal 1813 ➔ Vincenzo Monti, maestro nell’arte del sarcasmo, dimostrò di non sopportare il «grammuffastronzolo di ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] lo sviluppo del teatro nelle sue varie forme. Dalla tragedia classica derivano il dramma gesuitico, che traeva eroi dalla Bibbia, circuito colto, fu il teatro, grazie alla commedia dell’arte. Un diffuso interesse per la nostra lingua è documentato in ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] il XVIII secolo è un multiplo di quelli scritti nell’antichità classica (Olschki 1922; Marazzini 1993: 19-42; Giovanardi 1994; a essere la lingua internazionale della musica e dell’arte (➔ immagine dell’italiano). I teorici italiani della lingua ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] grandiosi, o i più delicati, d'un'arte così potente e squisita; contemplar da vicino e la filologia neo-latina, ibid., pp. 119; G. Vitelli, F. D. e la filologia classica, ibid., p. 126; L. Russo, F. De Sanctis e la cultura napoletana, Venezia 1928, pp ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] consuetudini mediolatine e riallacciandosi direttamente alla tradizione classica, in particolare al modello ciceroniano.
La di rame incise, alla stregua delle riproduzioni di opere d’arte. L’educazione grafica e l’addestramento alla mise en page del ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] lettere di Jacopo Ortis (1802, 1816 e 1817), a traduzioni di classici in poesia (Esperimento di traduzione del primo canto della Iliade di Omero precedenti lascia il posto alla celebrazione dell’arte come valore universale, tanto più enfatizzata dalla ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] ) e nei Trionfi, poema allegorico di ascendenza classica in terzine dantesche. La restrizione al dominio poetico a prova fiso / con gli altri ch’ebber fama di quell’arte» (Canz. LXXVII, 1-2), amplifica l’effetto allitterativo-paronomastico dell ...
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Scrittura
Francesco Spagna
Il termine scrittura (derivato del latino scribere, "scrivere") è la rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche. L'insieme [...] aperta una biforcazione, un formidabile spartiacque tra chi possedeva l'arte dello scrivere e chi no, tra le culture ancorate scritture come quelle egiziana e cinese. Anche la forma classica della scrittura cuneiforme (neoassira) è derivata da un ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...