Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] a quella della mitologia greca, su cui la poesia classica era interamente incentrata, e la presenza ormai insopprimibile dell' ma soprattutto di arte e vita, di arte e filosofia; in questo senso il romanzo è la tipica forma di arte romantica per il ...
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Poeta latino (n. intorno al 47 a. C. - m. intorno al 14 a. C.), uno dei maggiori elegiaci dell'età augustea. Protetto di Mecenate, fu uno dei maggiori poeti elegiaci dell'età augustea, ammiratore di Virgilio [...] si recò a Roma dove non poté per la povertà imparare l'arte retorica; del resto, già portato alla poesia, non volle seguire la voleva nei suoi giambi e nella lirica rievocare la lirica monodica classica greca, Archiloco, Saffo, Alceo, P. si propose a ...
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Poeta italiano (Firenze 1869 - ivi 1967). Giornalista, critico letterario, librettista, attivissimo promotore di cultura, instancabile nelle sue iniziative culturali, incise con continuità, se pure non [...] artistica della Firenze giolittiana. Si laureò in filosofia classica presso l'Istituto di studi superiori di Firenze, la Vita Nuova (1889-91), periodico volto al recupero dell’arte in chiave soggettiva e intimistica; fra i molti collaboratori vi ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] l'influenza di G. du Bartas, per trovare poi ispirazione nei classici (Seneca, Sofocle, Euripide, di cui tradusse le opere). Tra i ispirato all'Aminta di Tasso. In Lucifer (1654), l'arte drammatica di V. si esplicò con una grandiosa potenza, irradiata ...
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Müller, Friedrich (detto Maler Müller). - Poeta, pittore e drammaturgo tedesco (Kreuznach 1749 - Roma 1825). Conosciuto soprattutto per i suoi Idyllen, M. espresse, nella sua duplice vocazione per la [...] pittura finirono a poco a poco con l'estraniarlo nuovamente dall'arte. Rimase a Roma in un lungo, triste isolamento, vivendo Milon, Der Satyr Mopsus, Der Faun, 1775, di ispirazione classica; Die Schafschur, 1775 e Das Nusskernen, 1811, di richiamo ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Londra 1572 - ivi 1637). Creatore di un nuovo tipo di commedia, la "commedia di umori" (alla base della sua rappresentazione umana sta la teoria fisiologica degli "umori", [...] I; né rimase senza effetto la sua assimilazione dello spirito classico. Eccezione fra i drammaturghi dell'epoca, curò egli stesso la parecchi masks per i trattenimenti reali, produzioni d'arte decorativa intercalate da leggiadre effusioni liriche. La ...
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satiri mitologia Nella mitologia della Grecia antica e del mondo letterario greco-romano, una collettività di esseri (molto raramente si parla di un s. singolo) che vivono per lo più nel bosco, circondati [...] convenzionalmente come ‘demoni del bosco’. In epoca classica i s. fanno ormai regolarmente parte del corteo nelle orecchie appuntite e nelle folte e ispide chiome. L’arte ellenistica moltiplica i tipi (s. dormiente della Gliptoteca di Monaco ...
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Nome di religione del teologo e letterato ucraino Elisij o Elizar P. (Kiev 1681 - San Pietroburgo 1736). Fu un celebre predicatore e scrittore ecclesiastico del regno di Pietro il Grande. Seguace del principio [...] ) e a J. F. Budde. Uomo di profonda cultura, formatosi sulla tradizione classica e umanistica, lasciò importanti scritti di poetica e retorica (De arte poetica libri III, post., 1786; De arte rhetorica libri X, corso tenuto nel 1706, pubbl. in trad ...
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Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia [...] la fondamentale edizione di Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento (1926); Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a Giovanni Boccaccio (1934; 2a ed. 1943; rist. 1969), nella quale S. studia l'evolversi ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] Andronico e la traduzione artistica (1952), Il Bellum Poenicum e l'arte di Nevio (1955) e la raccolta di Scritti medievali e con L. Castiglioni. È stato direttore della Rivista di filologia e di istruzione classica e degli Studia Oliveriana. ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...