Popolazione (p. 393). - L'aumento demografico, anche se non notevole, è stato tuttavia costante. Dal censimento 1930 sono risultati 347.392 ab. Più avanti ci sono state delle stime, che hanno dato 361.000 [...] darà opere qualitativamente notevoli. La corrente ionica arcaica prosegue piatta e debole anche quando in Grecia fiorirà l'arteclassica; gli schemi non si rinnovano e solo al principio del cipro-ellenistico si hanno opere qualitativamente notevoli e ...
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Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con [...] detto (1765) "della Regina" (Queen's ware). Assecondato dal socio T. Bentley di Liverpool (1730-1780), conoscitore dell'arteclassica e del Rinascimento, il W. aprì poi nel 1766 fra Hanleye New Castle una manifattura che chiamò "Etruria", ispirandone ...
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VITICCIO
Goffredo BENDINELLI
. I viticci o cirri, organi caratteristici delle piante rampicanti, che dalla pianta di vite prendono il nome di viticci, trovano già nel campo dell'arte antica figurata [...] si chiudono in un bocciuolo. Rare volte, anche nell'arte romana, s'incontra il viticcio al suo posto naturale, a essere usato come elemento decorativo nell'aspetto datogli dall'arteclassica.
Bibl.: A. Riegl, Stilfragen, Berlino 1893, passim; ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] ’accezione fondamentalmente negativa e in contrapposizione con l’architettura dell’antichità classica e della sua riscoperta moderna, nella storiografia artistica il termine g. comprende l’arte e l’architettura europea del periodo che va circa dalla ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] di una serie di tòpoi, significativamente di matrice classica, che contribuiscono alla formazione della leggenda dell'artista, Noli me tangere; Fuga in Egitto). Alla medesima fase dell'arte di G. appartengono il Crocifisso su tavola (sempre agli ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] Brunelleschi, e se ne valse in modi originali che precorsero l'arte del Bramante.
Vita e opere
Studiò a Venezia e Padova (ove questione di una letteratura volgare che gareggiasse con la classica.
Alla formazione ed esperienza letteraria dell'A. è ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] data l’assenza di una consolidata tradizione classica cui opporsi. In Romania il Romanticismo fu l’Italia e gli USA lo scultore E. Ciucă. Nell’ambito dell’arte astratta contemporanea un filone di matrice neocostruttivistica è costituito da I. Pavel, ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] France: codici A (1490-92; argomento vario); B (1487-90; arte militare); C (datato 1490; è detto anche Codice di luce et sui baricentri, che segnano i primi reali progressi dopo la classica teoria di Archimede, e sulla resistenza dei materiali. Pure ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] Calderoni Masetti, Sulla facciata del duomo di Pisa, Ricerche di storia dell'arte 47, 1992, pp. 65-80; Niveo de Marmore. L'uso 169-190; G. Tedeschi Grisanti, Il reimpiego di materiali di età classica, ivi, pp. 153-164; A. Milone, Il duomo e la ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] primari degli artisti erano evidentemente diretti altrove, nonostante all'epoca si fosse ben coscienti del valore formale dell'arteclassica, come attesta per es. un passo dell'autobiografia dell'abate francese Gilberto di Nogent (1053-1124) in cui ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...