Pittore, nato a Bologna il 21 ottobre 1581, morto a Napoli il 6 aprile 1641. Prima scolaro di Dionigi Calvaert, poi dei Carracci, a Bologna. Con Annibale Carracci, del quale fu aiuto negli affreschi della [...] tumultuoso della pittura seientesca, ha un'armonia e una delicatezza di spirito e di forma che sembrano ricongiungerla all'arte "classica" del '500.
(V. tavv. XXV e XXVI).
Bibl.: G. Baglione, Le vite de' pittori, scultori, architetti, ecc., Roma 1642 ...
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ICTINO ('Ικτῖνος, Ictinus)
Giulio Quirino Giglioli
Architetto greco, il cui nome è collegato con uno dei più grandi capolavori dell'architettura di tutti i tempi, il Partenone, e con altri insigni edifizî. [...] E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., IX, col. 995 segg.; Pausania, Descrizione della Grecia, ed. da Hitzig e H. Blümner, Lipsia 1896-99, I, p. 271 segg.; III, p. 265 segg.; e P. Ducati, Arteclassica, 2ª ed., Torino 1927, pp. 287, 306 e 345. ...
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Scultore di Paro, allievo di Fidia, anzi l'allievo prediletto. Non risulta che sia stato molto fecondo: le opere, che di lui si ricordano nominativamente, sono soltanto quattro; non solo, ma, stante la [...] Parigi 1897, II, p. 112 segg.; W. Klein, Geschichtge d. griechischen Kunst, II, Lipsia 1905, p. 221 segg.; P. Ducati, L'arteclassica, 2ª ed., Torino 1926. Per il rilievo di Atene con la Madre degli dei: A. Conze, in Archäolog. Zeitung, 1880, p. i e ...
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Fu così denominata dai Greci, che identificarono Baal con Elios, il Sole, la città siriana nota ancora oggi come Bá′albek (v.). La sua origine e la sua storia più antica, sono oscure. Fu dichiarata colonia [...] come espressioni di un "barocco romano". Di questa tendenza artistica, in vivace contrasto con i canoni tradizionali dell'arteclassica, è caratteristico prodotto il cosiddetto tempietto di Venere, sorgente a circa m. 200 dall'acropoli, con la cella ...
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. Architettura. - L'idea di adoperare la figura umana come sostegno architettonico è stata largamente utilizzata dagli antichi artisti; a codeste figure, se maschili, essi diedero il nome di Atlanti (v. [...] il nome Atlas.
Il più antico e cospicuo monumento dell'arteclassica in cui sussistono avanzi degli Atlanti, è il famoso tempio lo sforzo del sostegno, in relazione al generale indirizzo dell'arte greca, si perviene a un terzo e più tardo tipo ...
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Ornamento formato di rami riuniti e legati con nastri, in cui s'inserivano anche fiori e frutti, che si appendeva alle are e, in occasione di feste o cerimonie, alle colonne e alle pareti di edifici pubblici [...] periodo neoclassico, e perdura ancor oggi dovunque la decorazione si riaccosta alle forme dell'arteclassica.
Il festone è di uso comune nell'arte dei giardini, ove si realizza naturalmente mediante piante rampicanti, congiungenti fra loro pilastri ...
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Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con [...] detto (1765) "della Regina" (Queen's ware). Assecondato dal socio T. Bentley di Liverpool (1730-1780), conoscitore dell'arteclassica e del Rinascimento, il W. aprì poi nel 1766 fra Hanleye New Castle una manifattura che chiamò "Etruria", ispirandone ...
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VITICCIO
Goffredo BENDINELLI
. I viticci o cirri, organi caratteristici delle piante rampicanti, che dalla pianta di vite prendono il nome di viticci, trovano già nel campo dell'arte antica figurata [...] si chiudono in un bocciuolo. Rare volte, anche nell'arte romana, s'incontra il viticcio al suo posto naturale, a essere usato come elemento decorativo nell'aspetto datogli dall'arteclassica.
Bibl.: A. Riegl, Stilfragen, Berlino 1893, passim; ...
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Nome dato alle fanciulle, che, in parecchie cerimonie religiose elleniche, portavano in canestri (κανᾶ) offerte e strumenti del rito. Nelle famose festività ateniesi in onore di Atena, dette le Panatenee [...] v.).
Bibl.: G. Perrot e Ch. Chipiez, Hist. de l'art dans l'antiquité, VIII, Parigi 1890, p. 385 segg.; P. Ducati, L'arteclassica, 2ª ed., Torino 1927, pp. 189 segg., 344 segg.; Clarac, Musée de Sculpture, tav. 441 segg.; S. Reinach, Répertoire de la ...
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Pittore, nato nel 1834 a Pisa, morto a Firenze nel 1905. Giovanissimo studiò con Gaetano Bianchi e poi col Bezzuoli e col Pollastrini. Legatosi presto d'amicizia col Signorini, la sua attività migliore [...] del Ghirlandaio, prese presto contatto con l'arteclassica toscana. Ma nei quadri storici del primo e ricordi di A. Cecioni, Firenze 1905. Vedi anche: A. Franchi, Arte e artisti toscani, Firenze 1902; T. Signorini, Caricaturati, Firenze 1893; E ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...