Pittore e scultore belga, nato a Haine-Saint-Pierre il 26 aprile 1922. All'Académie des Beaux-Arts di Mons nel 1938-39 studia pittura, disegno e decorazione sotto la guida di L. Buisseret e di L. Navez. [...] che lo introducono alla manifestazione Le Mouvement presso la galleria Denise Réné a Parigi (1955), esordio dell'artecinetica. All'inizio sono i Plans mobiles, composizioni pittorico-spaziali con spostamento alterno di piani sovrapposti, bilanciati ...
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Pseudonimo di artista francese (n. Parigi 1978). Ex writer, oggi artista di riconosciuta fama internazionale nell’universo dell’arte urbana, negli ultimi anni lavora prevalentemente in studio. L. inizia [...] suo stesso nome è vincolato al rigore geometrico della linea e ogni lettera si fa forma, e viceversa. L’artecinetica e ottica sono ulteriori fonti di approvvigionamento creativo per l’artista, la cui influenza nelle sue composizioni è evidenziabile ...
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Nella storia e nella critica d’arte, manifestazioni artistiche, sorte in particolare nel 20° sec., che si discostano deliberatamente da ogni forma di rappresentazione che abbia diretto riferimento con [...] trovare un «altro» linguaggio (art-autre), che non sia un mezzo ma una entità rappresentativa di se stessa (J. Fautrier, A. Burri). Nell’ambito n. rientrano anche una serie di esperienze ottico-cinetiche (artecinetica, op-art) e alcuni aspetti dell ...
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Artista ungherese naturalizzato francese (Kalocsa 1912 - Parigi 1992), fra i più significativi esponenti dell'artecinetica. Formatosi all'accademia di belle arti di Budapest, nel 1936 si stabilì a Parigi. [...] Perseguendo un'integrazione costruttiva e dinamica dello spazio nell'opera d'arte (spaziodinamismo), dal 1949 realizzò le sue prime opere cinetiche giungendo nel 1951, con le monumentali torri spazio-dinamiche, all'identificazione tra scultura, ...
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Visual designer italiano (n. Milano 1939). Formatosi presso l'Università di Milano sotto la guida di E. Paci e C. Musatti (1957-59), ha iniziato la carriera artistica collaborando alla rivista Il gesto [...] ed è stato membro fondatore del Gruppo T di artecinetica e programmata, nonché firmatario del manifesto Miriorama 1, pubblicato nel 1960. Ultimati gli studi presso il Dipartimento di Comunicazione della Scuola di Ulm (1966), si è dedicato all' ...
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Pittore e scultore belga (Haine-Saint-Pierre, Hainaut, 1922 - Parigi 2005), dal 1961 residente a Parigi. Le sue prime esperienze si svolgono nell'ambito del surrealismo, sotto l'influenza di R. Magritte. [...] prime costruzioni spaziali, piani mobili manipolabili, inizio di una ricerca che continuerà a svolgersi nell'ambito dell'artecinetica, caratterizzata da un costante effetto di moto rallentato (serie Ponctuations, Mélangeurs, Sculptures à cordes, ecc ...
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Pittore e scultore statunitense (New York 1911 - Roma 1989). Studiò alla National academy of design di New York, al Black Mountain College con J. Albers e a Parigi con A. Masson. In Italia, dal 1950, continuò [...] la sua ricerca, interessata sempre alla sperimentazione, dedicandosi anche all'artecinetica. Tra le sue sculture, espresse spesso in figurazioni biomorfiche: porte e cancello del nartece, Chicago, cattedrale, 1969; Fluidità della comunicazione, Roma ...
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Scultrice greca (Atene 1933 - ivi 2013). Ha studiato ad Atene, a Parigi e, trasferitasi negli Stati Uniti, a San Francisco. Esponente dell'artecinetica, ha assunto dal linguaggio massificato delle insegne [...] i suoi strumenti operativi, utilizzando tubi al neon di vario colore, combinati in serie, spesso su variazioni di lettere alfabetiche, e animati secondo programmi luminosi di diversa durata ...
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Scultrice argentina (Buenos Aires 1925 - Parigi 2004). Nel 1956 è stata tra i fondatori del Gruppo di artisti non figurativi argentini. Dal 1959 ha vissuto a Parigi, svolgendo la sua ricerca nell'ambito [...] dell'artecinetica (opere in plexiglas trasparenti che contengono liquidi colorati mobili, proiezioni lumino-cinetiche su supporti trasparenti, ecc.). ...
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– Il cinema nell’epoca della convergenza dei media. Riconfigurazione di spazio, tempo, narrazione, montaggio. Nuove tendenze. Un nuovo spettatore per un nuovo tipo di cinema. Bibliografia. Tecnologia digitale. [...] dei linguaggi che dello statuto estetico-filosofico del c. come arte, sia sul piano delle tecniche e dei supporti, sia su sistemi di hardware e software finalizzati a rilevare l’energia cinetica di soggetti umani (spesso veri e propri divi) tramite ...
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cinetico
cinètico agg. [dal gr. κινητικός, der. di κινέω «muovere»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il movimento. In biologia, nucleo c., lo stesso che cinetonucleo e sinon. di blefaroplasto. In meccanica, di grandezze o di proprietà inerenti...
totale
agg. e s. m. [dal lat. tardo totalis, der. di totus «tutto, intero»; l’uso sostantivato segue l’esempio del fr. total]. – 1. agg. a. Intero, pieno, completo, complessivo; che riguarda qualche cosa nella sua interezza e non solo in parte...