FIPRESCI
Marco Scollo Lavizzari
Acronimo di Fédération Internationale de la Presse Cinématographique, associazione internazionale di critica cinematografica, fondata a Bruxelles il 6 giugno 1930, per [...] , al tempo stesso centro di informazione e baluardo dei sostenitori della settima arte.
L'intento principe era quello di trasformare la critica cinematografica da trattazione apologetica in senso commerciale e pubblicitario dei film recensiti a ...
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Savio, Francesco
Lorenzo Pavolini
Nome d'arte di Francesco Pavolini, critico cinematografico e regista teatrale nato a Roma il 15 dicembre 1925 e morto ivi il 26 ottobre 1976. È stato uno dei maggiori [...] Guido Salvini (1945). Si diplomò poi all'Accademia d'arte drammatica diretta da Silvio D'Amico e prese lo pseudonimo ", Renato Ghiotto, offrì a S. la rubrica di critica cinematografica. Accettando una collaborazione che durò fino al maggio del 1976, ...
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Gibbons, Cedric (propr. Austin Cedric)
Marco Pistoia
Scenografo cinematografico statunitense, di origine irlandese, nato a New York il 23 marzo 1893 e morto a Hollywood il 26 luglio 1960. Attivo fin [...] nel 1950.Dopo essersi laureato in arte e architettura presso la New York's Art Students League, G. iniziò a lavorare con il padre architetto, ma ben presto (1915) si avviò verso l'attività cinematografica come assistente di Hugo Ballin presso ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] da una famiglia della borghesia ebraica, studiò storia dell'arte all'università di Varsavia. Nel 1928 girò due d'Europa).
Nel 1945, alla fine della guerra, l'industria cinematografica venne nazionalizzata, e tutte le case di produzione si fusero ...
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Muni, Paul
Renato Venturelli
Nome d'arte di Muni Weisenfreund, attore teatrale e cinematografico di famiglia ebrea, nato a Lemberg nella Galizia austro-ungarica (od. L′viv, Ucraina) il 22 settembre [...] , 1952, di Joseph Losey), tra una pièce teatrale e un'apparizione televisiva: ma anche l'ultima sua interpretazione cinematografica, The last angry man (1959; Addio dottor Abelman!) diretto da Daniel Mann, per la quale ebbe la quinta nomination ...
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Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] il primo grande mito nella storia degli operatori e della fotografia cinematografica. In suo onore è stato creato nel 1975 il Billy il controluce, e, conoscitore dei classici dell'arte figurativa, fu il primo a cercare nell'immaginario ...
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Dahl, Gustavo
Enzo Sallustro
Regista cinematografico brasiliano, nato a Buenos Aires l'8 ottobre 1938. Rappresentante del Cinema Nôvo, ha affrontato nei suoi film temi caratteristici del movimento, [...] dell'adolescenza a San Paolo, dove si trasferì con la famiglia nel 1947. La sua formazione cinematografica iniziò frequentando la cineteca del MAM (Museu de Arte Moderna) e seguendo i corsi di cinema di Rudá de Andrade e Carlos Vieira al Centro Dom ...
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Eggeling, Viking
Alessandro Cappabianca
Pittore e regista cinematografico svedese, di origine tedesca, nato a Lund il 21 ottobre 1880 e morto a Berlino il 19 maggio 1925. Il suo Diagonal Symphonie [...] di realizzazione (i due non avevano molta dimestichezza con la tecnica cinematografica), Richter riuscì a girare i quattro minuti di Rhythmus 21 ( riportato in Mitry 1971, pp. 87-95) il critico d'arte M.N. Bandi scrisse: "Eggeling chiamò la sua opera ...
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Loy, Myrna
Gaia Marotta
Nome d'arte di Myrna Williams, attrice cinematografica statunitense, nata a Raidersburg (Montana) il 2 agosto 1905 e morta a New York il 14 dicembre 1993. Celebre diva del cinema [...] Natasha Rambova, che le suggerì di assumere il nome d'arte con cui divenne famosa, esordì sul grande schermo nel 1925, guerra mondiale, l'attrice andò diradando i suoi impegni cinematografici per dedicarsi prima al volontariato presso la Croce rossa ...
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Afgrunden
Vittorio Martinelli
(Danimarca 1910, L'abisso, colorato, 42m a 16 fps); regia: Urban Gad; produzione: Kosmorama; sceneggiatura: Urban Gad; fotografia: Alfred Lind.
Magda, insegnante di pianoforte, [...] avuta da un compagno d'arte di cui non volle mai fare il nome. Con Afgrunden Asta Nielsen diventa in assoluto la prima, vera attrice del cinema. Il suo astro è il primo ad accendersi nel firmamento cinematografico scandinavo, e la sua luce ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.