Pagnol, Marcel
Marco Pistoia
Scrittore e drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Aubagne (Marsiglia) il 28 febbraio 1895 e morto a Parigi il 18 aprile 1974. [...] rivolse ‒ da drammaturgo ‒ al cinema come a una nuova arte pertinente all'autore teatrale, che egli considerava il cineasta del e il teatro che avrebbe segnato anche la sua attività cinematografica. Tra il 1928 e il 1929 furono allestite a Parigi ...
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Jakubowska, Wanda
Alessandro Loppi
Riccardo Martelli
Regista cinematografica polacca, di origine ebraica, nata a Varsavia il 10 novembre 1907 e morta ivi il 25 febbraio 1998. Prima donna regista del [...] film incentrato sul tema dei lager.
Laureatasi in storia dell'arte all'università di Varsavia, nel 1929 fu tra i fondatori .
Nel 1949 la J. divenne insegnante alla scuola di cinematografia di Łódź. Se sul piano didattico e organizzativo nella prima ...
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Woodward, Joanne (propr. Joanne Gignilliat)
Monica Trecca
Attrice cinematografica statunitense, nata a Thomasville (Georgia) il 27 febbraio 1930. Impostasi come una delle interpreti più interessanti [...] teatrali, dimostrando un istintivo talento. Successivamente frequentò per due anni la Louisiana State University, seguendo i corsi di arte drammatica, e quindi si trasferì a New York per studiare alla Neighborhood Playhouse School of the Theatre con ...
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Metropolis
Paolo Bertetto
(Germania 1925-26, 1927, colorato, 166m a 22 fps, 128m a 22 fps nell'edizione restaurata); regia: Fritz Lang; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Thea von Harbou; [...] suggestione con l'architettura e l'arte europea, da Bruegel al Jugendstil, dall'arte meccanomorfa al Bauhaus. Lo spazio di potenzialità comunicative e formali della messa in scena cinematografica, lavorando sulla composizione visiva e sui ritmi.
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Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] che contenesse in sé gli elementi del proprio sviluppo cinematografico, dettando, in un certo senso, il proprio , Film: soggetto e sceneggiatura, Roma 1939.
V.I. Pudovkin, La settima arte, a cura di U. Barbaro, Roma 1961.
S.M. Ejzenštejn, Forma ...
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Price, Vincent (propr. Vincent Leonard Jr)
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a St. Louis il 27 maggio 1911 e morto a Los Angeles il 25 ottobre 1993. L'aspetto distinto [...] horror diretti da Roger Corman, che ne fecero una delle principali icone di tale filone cinematografico.
Figlio di un industriale, studiò storia dell'arte alla Yale University (1929-1933) e al Courtauld Institute di Londra (1933-1935). Iniziò quindi ...
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Arzner, Dorothy
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica statunitense, nata a San Francisco (California) il 3 gennaio 1900 e morta a Palm Desert (California) il 1° ottobre 1979. Fu una [...] frequentò successivamente i corsi di architettura e storia dell'arte, a lei più congeniali. Dopo la Prima guerra in corso. In seguito passò all'insegnamento della tecnica cinematografica alla Pasadena Playhouse e alla University of California di Los ...
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Der amerikanische Freund
Fabrizio Colamartino
(RFT/Francia 1976, 1977, L'amico americano, colore, 123m); regia: Wim Wenders; produzione: Road Movies/ Les Films du Losange/Wim Wenders/Westdeutscher Rundfunk; [...] la moglie e il figlioletto. Tom Ripley, un mercante d'arte americano che vende in Europa i quadri di un pittore che ' e, al tempo stesso, determinante per la propria formazione cinematografica. Quello di Wenders è uno sguardo al contempo di omaggio ...
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Ma l'amor mio non muore!
Vittorio Martinelli
(Italia 1913, bianco e nero, 78m a 16 fps); regia: Mario Caserini; produzione: Film Artistica Gloria; sceneggiatura: Emiliano Bonetti, G. Monleone; fotografia: [...] la quasi impeccabilità di interpretazione, faccia dimenticare il cinema e dia l'impressione di vera opera d'arte drammatica" ("Il Maggese Cinematografico"); "Tutto è armonioso e, oseremo dire, soffice, in questo lavoro. Dalle più piccole scene di più ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] della sua analisi del cinema nel riconoscimento della natura segnica degli elementi cinematografici. Da questo punto di vista, il cinema si pone anzitutto come arte comunicativa, in grado di trasmettere pensieri e idee. I segni che compongono ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.