Impresa cinematografica
Giorgia Pagliarani
L'ordinamento giuridico italiano
Il fenomeno cinematografico è giuridicamente rilevante da più punti di vista. Sono interessanti, innanzitutto, il profilo [...] 1970). A fronte della libertà dell'arte, però, nell'ultimo comma dell'art. 21 si trova una disposizione la quale tende a limitare che siano presentati pubblicamente spettacoli "contrari al buon costume" cinematografici, teatrali o di altro tipo ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] alternanza, verso la metà degli anni Dieci, di cinematografo, nonché delle varianti popolari cinema e cine, con denominazioni modellate ora sul lessico artistico (sesta arte, settima arte, arte muta, arte del silenzio, decima Musa) ora su quello ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] Roma il 18 giugno 1952), poi diventata attrice cinematografica.R. veniva elaborando un modo di fare cinema creano un universo di atti significanti, di gesti e di corpi, dove l'arte di R. raggiunge, come ha scritto André Bazin, "la forma più acuta, ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] l'uso innovativo del primo piano. Ritenuto, quale critico, un purista della settima arte, egli si era avvicinato alla pratica attiva del mezzo cinematografico spinto da ben definiti interessi culturali e da intenzioni di avanguardia. Formatosi in un ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] inquadratura né la sequenza (che appartengono già alla drammaturgia cinematografica). Il fatto che in quasi mezzo secolo Kubelka abbia impongono un'ulteriore riflessione sul cinema inteso come arte della fotogrammatura (v. anche fotografia).
La ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] 1915; Nascita di una nazione) di David W. Griffith. Il 'cinematografo' mostrava vedute di paesi e città, gag, trucchi come quelli di e giochi visivi. Il cinema torna a essere un'arte della meraviglia come alle origini.
Bibliografia
H. Münsterberg, ...
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cartoni animati
Gianni Rondolino
Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, [...] personaggi della vita quotidiana o della commedia dell'arte, come Pierrot, Arlecchino, Colombina.
Il Giappone.
Oggi, dopo più di mezzo secolo, non c'è stagione cinematografica che non proponga, per un pubblico infantile, ma anche adulto, almeno ...
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Testimonianze - I fratelli Marx
Gianni Celati
I fratelli Marx
Le maschere che li hanno resi celebri, quelle di Groucho, Harpo, Chico e Zeppo, sono state spesso paragonate alle maschere della Commedia [...] dell'arte (Arlecchino, Brighella, Pantalone ecc.). Si tratta di figure con caratterizzazioni elementari e reazioni fisse, ognuna scanzonato. E così egli appare anche nell'ultima sua impresa cinematografica, in Love happy (Una notte sui tetti) del 1949 ...
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Testimonianze - Francois Truffaut
Giorgio van Straten
François Truffaut
Un bambino corre. La cinepresa allarga il campo e si vede che sta correndo lungo l'argine di un canale. Il cielo è grigio, incombente [...] nei film di Truffaut, la capacità di usare insieme i canoni della realtà, della naturalezza, e quelli dell'arte, della finzione cinematografica. Come se fosse possibile, ed è stato possibile per lui, tenere insieme, in una stessa idea di cinema ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] un ambiente di segni e significati così codificato che la narrazione cinematografica lo ha adottato più che reinventato, è altrettanto vero che discorso, della dialettica serrata. Il cinema, arte della visione, ha saputo spesso rendere incandescenti ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.