Baranovskaja, Vera Fëdorovna
Vivia Benini
Attrice teatrale e cinematografica russa, nata a Mosca nel 1885 e morta a Parigi il 7 dicembre 1935. La sua fama è quasi interamente dovuta all'interpretazione [...] (Moskovskij Chudožestvennyj Teatr, Teatro d'arte di Mosca), da lui fondato nel 1898, vi recitò quindi in ruoli di primo piano dal 1903 al 1915, per poi alternare l'attività sul palcoscenico a quella cinematografica. Il suo debutto sugli schermi viene ...
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Di Giammatteo, Fernaldo
Daniele Dottorini
Storico e critico del cinema, nato a Torino il 18 novembre 1922. Figura di fondamentale importanza nell'ambito degli studi sul cinema in Italia, con la sua [...] alimentare nel pubblico una consapevolezza del cinema come arte dotata di un linguaggio peculiare e autonomo, lavorato sul versante dell'analisi tecnica e teorica dei linguaggi cinematografici, sia dal punto di vista editoriale (si vedano l ...
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Rotterdam, Festival di
Ettore Zocaro
È il festival più noto e di rilievo internazionale dei Paesi Bassi. La manifestazione ebbe origine nel 1972, quando la Rotterdamse Kunst Stichting, la fondazione [...] cittadina per l'arte, organizzò una settimana cinematografica internazionale ‒ denominata Film International ‒ che incontrò un grande e inaspettato successo di critica e di pubblico; nell'inverno del 1974 l'iniziativa fu replicata e godette della ...
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Cecchi, Alberto
Arnaldo Colasanti
Scrittore, commediografo e critico teatrale e cinematografico, nato a Roma l'11 ottobre 1895 e morto ivi il 18 novembre 1933. Fu una delle figure più rilevanti del [...] muto) la possibilità di un'arte già classica, individuando per es. nelle opere di Chaplin una completezza e una organicità che le facevano entrare di diritto nella lirica e nell'epopea. Le sue critiche cinematografiche sono state raccolte nel 1989 ...
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Melnati, Umberto (propr. Raimondo)
Monica Cardarilli
Attore cinematografico e teatrale, nato a Livorno il 17 giugno 1897 e morto a Roma il 30 marzo 1979. Tra gli interpreti più caratteristici della commedia [...] , screziata da sonorità stridule e nasali. Figlio d'arte, cominciò a lavorare in teatro ancora giovanissimo e nel impegnativi, delle commedie agili e briose del tempo. Il debutto cinematografico vero e proprio avvenne nel 1932 con Due cuori felici di ...
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Sidney, Sylvia
Francesco Costa
Nome d'arte di Sophia Kosow, attrice cinematografica e teatrale statunitense, di padre ebreo e madre romena, nata a New York l'8 agosto 1910 e morta ivi il 1° luglio 1999. [...] Con il suo sguardo triste e l'aspetto vulnerabile, fu l'interprete ideale di eroine indifese, perseguitate da un fato avverso, e spesso destinate a tragica fine. Su questa linea, fu esemplare la prova ...
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Grahame, Gloria
Francesco Pitassio
Nome d'arte di Gloria Hallward, attrice cinematografica statunitense, nata a Pasadena (California) il 28 novembre 1925 e morta a New York il 5 ottobre 1981. La G. [...] fu la migliore interprete dei ruoli di donne facili, durante gli anni Quaranta, secondo un nuovo modello di femminilità presente soprattutto nel genere noir. Il personaggio più noto della sua carriera ...
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Barbara, Paola
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Paola Proto, attrice cinematografica, nata a Roma il 22 luglio 1912 e morta ad Anguillara Sabazia (Roma) il 2 ottobre 1989. Dotata di un fisico esuberante, [...] goffo film d'azione Lotte nell'ombra (1938) di Domenico M. Gambino, celebre acrobata dei tempi del muto con il nome d'arte di Saetta. Il suo ruolo più complesso resta però quello della ragazza madre di La peccatrice (1940), sadica parabola scritta da ...
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Leander, Zarah
Francesco Costa
Nome d'arte di Zarah Stina Hedberg, attrice cinematografica e teatrale svedese, nata a Karlstad il 15 marzo 1907 e morta a Stoccolma il 23 giugno 1981. Bruna e imponente, [...] dotata di una voce splendida, fu una delle attrici più famose del Terzo Reich, diede il meglio di sé in due fastosi melodrammi diretti da Detlef Sierck (poi divenuto noto a Hollywood come Douglas Sirk): ...
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Mitchell, Cameron
Roberto Pisoni
Nome d'arte di Cameron McDowell Mizell, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Dallastown (Pennsylvania) il 4 novembre 1918 e morto a Pacific Palisades [...] di A. Miller, ottenne buoni riconoscimenti di pubblico e critica; il successo venne rafforzato dall'omonima trasposizione cinematografica (Morte di un commesso viaggiatore) diretta nel 1952 da Laslo Benedek, che gli consentì di firmare un contratto ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.