Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] 24 gennaio 1929 il Luce fu dichiarato unico organo tecnico cinematografico al servizio dello Stato e in seguito alla creazione del gli stereotipi discorsivi e visivi sia sulle grandi città d'arte sia su luoghi meno noti, il Luce ebbe il merito ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] (1947) e Lotte Eisner (1952, 1965²), la 'vicenda cinematografica' dell'E. inizia con l'uscita sugli schermi, nel e le più ampie masse (e l'utopia di un'opera d'arte totale può essere collocata in questo stesso quadro), al cinema espressionista ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] condizionata in modo essenziale dalla tecnologia. Il cinema è arte della tecnologia, perché quest'ultima non investe solo i nell'evoluzione della messa in scena e del linguaggio cinematografico, che perfezionò la scala dei piani, le dinamiche dei ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] realizzazione del film, sia perché le opere d'arte trascendono la coscienza del singolo autore ed esprimono narrativo, ma è inerente alla struttura e alla forma del linguaggio cinematografico stesso. Infatti c'è sempre un punto in cui si trova la ...
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Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] che non traggono origine da essa. L'interattività può sostanzialmente operare una mutazione dell'arte narrativa cinematografica, prima ancora di radicalizzare le modalità fisiologiche di partecipazione dello spettatore allo spettacolo. Le ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] f. realizzato; e inoltre se essa possa avere dignità d'arte se la si prende in considerazione senza il riferimento al f. , è costituita dal percorso di 'lettura' di un'opera cinematografica, rigido ed eterodiretto (ci si riferisce al consumo in sala ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] libro per bambini. Méliès è il re della favola cinematografica (che si svilupperà in un genere non floridissimo, et ses mythologies: 1895-1970, Paris 1985.
S. Freud, Saggi sull'arte, la letteratura e il linguaggio, Torino 1991.
J.-L. Leutrat, Vie des ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] sul rapporto tra cinema e letteratura, o come lo storico dell'arte P. Francastel, cui si devono Spazio e illusione (nr. 5 1968, 65-66.
G. De Vincenti, Alle origini della semiotica cinematografica: Cohen-Séat, in "Biblioteca teatrale", 1974, 10-11, ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] 1999), con Sandro Lombardi nel ruolo del famoso critico d'arte intento a tenere le sue lezioni al Liceo Visconti di Roma )), ma trovò il metodo per portare a termine la coraggiosa t. cinematografica di Jules et Jim (1962; Jules e Jim) basata su una ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] ritenuta) e la nuova 'arte' (che tale non era considerata).
Le modalità principali in cui il cinema ha intrecciato il suo percorso con la p. possono essere circoscritte a tre ambiti: 1) la produzione cinematografica ispirata a temi psicoanalitici; 2 ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.