Saura, Carlos
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografico spagnolo, nato a Huesca (Aragona) il 4 gennaio 1932. Nell'ambito della sua ricca produzione si è rivelato autore capace di coniugare un senso [...] ), fondato nel 1947, culla della migliore dissidenza cinematografica spagnola degli anni Cinquanta. Sotto la guida di vendados (1978), un'opera esplicitamente imperniata sul rapporto fra l'arte, in questo caso il teatro, e la Storia, rappresentata ...
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Cecchi d'Amico, Suso
Marco Pistoia
Nome d'arte di Giovanna Cecchi (sposata con il musicologo Fedele d'Amico), sceneggiatrice cinematografica, nata a Roma il 21 luglio 1914. Tra i maggiori sceneggiatori [...] scrittura, già dallo splendido esito di Rocco e i suoi fratelli (1960) di Visconti, concepito come un grande romanzo cinematografico e, nello stesso tempo, legato a modelli di letteratura popolare e al melodramma, nonché ispirato ai racconti di Il ...
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Connery, Sean (propr. Sir Thomas Connery)
Gabriella Nisticò
Attore cinematografico e teatrale scozzese, nato a Edimburgo il 25 agosto 1930. Uomo di grande fascino, dal carattere solitario e dalla complessa [...] importanza che ha rivestito sul piano internazionale nel campo cinematografico e socioculturale, nel 2000 gli è stato conferito come modello sia in servizi pubblicitari sia nelle scuole d'arte e, dopo esser giunto tra i finalisti nel concorso per ...
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Keaton, Buster (propr. Joseph Francis)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico e regista cinematografico statunitense, nato a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895 e morto a Woodland Hills (California) [...] ' Arbuckle, che gli insegnò le tecniche della recitazione cinematografica, della regia e del montaggio, di cui K. Cinema nuovo", 1966, 180.
E.G. Laura, Buster Keaton, un protagonista dell'arte del film, in "Bianco e nero", 1966, 3.
S. du Pasquieur, ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] in seguito una sorta di 'inno ufficioso' degli Stati Uniti. È del 1942 il suo ultimo contributo diretto all'attività cinematografica, quando rinnovò il sodalizio con Fred Astaire e Sandrich in Holiday inn (La taverna dell'allegria), per il quale ...
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PILOTTO, Camillo
Irene Scaturro
– Primogenito di quattro figli, nacque a Roma il 6 febbraio 1888 da Libero, affermato attore e drammaturgo, e Antonietta Moro, eccellente 'seconda donna'. Dal padre ereditò [...] Palermi), per poi proseguire la sua carriera cinematografica con i De Filippo in Tre uomini in Enc. dello spettacolo, VIII, Roma 1961, coll. 135 s.; L. Ridenti, C. P. figlio d’arte esemplare, in Il Dramma, n.s., XXIX (1963), n. 321, pp. 44 s.; R. ...
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BORELLI, Alda
Sisto Sallusti
Nacque a Cava de' Tirreni (Salerno) il 4 nov. 1879 da Napoleone e Cesira Banti, attori.
Il padre, di famiglia reggiana, era stato volontario garibaldino; avvocato, aveva [...] si separò dal marito. L'anno seguente, scritturata dalla casa cinematografica Tiber di Roma, apparve in quattro film, gli unici della per ritornare con E. Olivieri, già suo compagno d'arte nella Compagnia Nazionale. La crisi teatrale di quegli anni, ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] cui il cinema è visto nella sua specificità e autonomia d'arte. Laureatosi a Bologna, tenne la cattedra di Storia della filosofia stessi anni D. V. affrontò i problemi dell'estetica cinematografica con scritti su "Rivista del cinema italiano" (diretta ...
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Pastrone, Giovanni
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico, nato ad Asti il 13 settembre 1883 e morto a Torino il 27 giugno 1959. Tra i maggiori pionieri e sperimentatori del cinema muto, [...] mondiale, il lungometraggio Cabiria (1914) diretto con il nome d'arte di Piero Fosco che utilizzò poi per altri film come Il anche il suo interesse per la regia: dopo una versione cinematografica dell'opera teatrale di H. Ibsen Hedda Gabler e molti ...
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Gallone, Carmine (propr. Carmelo)
Emanuela Del Monaco
Regista cinematografico, nato a Taggia (Imperia) il 10 settembre 1885 e morto a Frascati (Roma) l'11 marzo 1973. Regista instancabile, con una carriera [...] ricercando una forma basata unicamente sulle possibilità del mezzo cinematografico. A Londra realizzò le versioni inglesi di alcuni camelie (1947), Addio, Mimì (1949), Puccini ‒ Vissi d'arte, vissi d'amore (1953) e Cavalleria rusticana (1953), oltre ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.