RAVA, Maurizio
Enzo Fimiani
RAVA, Maurizio. – Nacque a Milano il 31 gennaio 1878, da Enrico e da Ida Blum, di origine ebraica.
Si formò a Roma in studi giuridici ma fu «complessa figura [di] qualità, [...] sua presenza giornalistica, specie con articoli di politica internazionale in La Nuova antologia e sull’importanza di arte e propaganda cinematografiche per i «popoli africani» su Cinema; pubblicò tra 1935 e 1939 le sue opere maggiori; rimase legato ...
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PUCCINI, Giovanni
Emiliano Morreale
PUCCINI, Giovanni (Gianni). – Nacque a Milano il 9 novembre 1914 da Mario, scrittore, e da Sandra Simoncini. Fu fratello maggiore di Massimo (sceneggiatore, noto [...] tra Puccini e Nino Manfredi, e segnò il lancio cinematografico dell’attore.
Commedia matrimoniale dallo spunto esile, Il nemico del film L’idea fissa, e l’episodio Amore e arte di Amore in quattro dimensioni (parodia di uno sceneggiatore bloccato ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] di riconoscimento è simile a quello delle maschere della commedia dell'arte: nel momento stesso in cui il c. compare sullo schermo, di un film. Non è un caso che l'industria cinematografica ripaghi i c. con compensi che a Hollywood consentono un ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] . O meglio ancora la verità che si dichiara come verità cinematografica, si autodenuncia per quello che è ricordando allo spettatore che ciò sinfonia del Donbass) e la sua prima, deliberata opera d'arte, Tri pesni o Lenine (1934; Tre canti su Lenin), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinema è stato forse il luogo principale dell’elaborazione simbolica dello statuto [...] corpo umano rappresentato dal cinema. Quello che il "corpo cinematografico" subisce è ben riassunto da Un chien andalou (1929) casi, fa sua la tendenza all’eccesso comico della commedia dell’arte – Gassman, Sordi, Tognazzi – e in altri, invece, ...
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MENZIO, Anna (Wanda Osiris)
Giorgio Pangaro
– Nacque a Roma il 3 giugno 1905, quarta figlia di Giuseppe, palafreniere di casa Savoia, e di Adele Pandolfi.
Terminate le elementari superiori, la M., che [...] questa occasione, per la prima volta, il nome d’arte della M. apparve con rilievo in locandina.
Stando a quanto per la regia di A. Trionfo. Di scarsa importanza anche l’attività cinematografica: si ricordano, tra pochi altri, l’esordio nel 1940, in ...
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SAPELLI, Luigi (in arte Caramba)
Francesca Romana Rietti
– Nacque il 25 febbraio 1865 a Pinerolo da Filippo, capitano istruttore della scuola militare di cavalleria, e da Bianchina Ricchini.
Ribelle [...] del Ballo Excelsior alla Scala nel 1908 inserì una proiezione cinematografica –, mentre tra il 1913 e il 1924 diresse film in notturna. Nel 1909 fondò a Milano una sua Casa d’Arte che ebbe commissioni italiane ed estere e aprì succursali a Parigi ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] cortometraggi che formavano il programma di una proiezione cinematografica si ricorreva spesso alle parole di un commentatore per essere capita denuncia un fallimento estetico della nuova arte. Il passo ulteriore verso l'emancipazione del cinema dovrà ...
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Bacall, Lauren
Monica Trecca
Nome d'arte di Betty Joan Perske, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 16 settembre 1924 da padre di origine polacca e madre proveniente da una famiglia [...] di immigrati ebrei rumeno-tedeschi. Quando aveva solo otto anni i genitori divorziarono e la madre, Nathalie, riassunse per sé e la figlia il cognome originario 'Bacal', cui più tardi l'attrice aggiunse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Perché si arrivi a delle "teorie" del cinema occorrono due passaggi essenziali: la diffusione [...] elité intellettuali dell’idea che il cinema possa essere considerato un’arte e il graduale passaggio da una fase in cui – essendo al servizio di un’analisi complessiva del fenomeno cinematografico in un quadro che ha ampiamente rivalutato gli ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.