Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] cinema trash è stato proprio il travestito Divine, nome d'arte di Harris Glenn Milstead, musa ispiratrice di Waters, il trasformato quasi in un genere a sé stante. Tra i critici cinematografici che per primi se ne sono occupati, è lo statunitense Joe ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] uno stile raffinato e crudo allo stesso tempo, un’arte intrisa di poesia e priva di ipocrisia. Scriveva nella reticente, Torino 2010, pp. 40-55; F. Rosi, Io lo chiamo cinematografo. Conversazione con Giuseppe Tornatore, Milano 2012, pp. 32-64; P. ...
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KERBAKER, Michele
Giuliano Boccali
Nacque a Torino il 10 sett. 1835. Con la morte precoce della madre e le seconde nozze del padre il ragazzo fu affidato a uno zio sacerdote; grazie a una borsa di studio [...] dove gli furono successivamente intitolate una via e una sala cinematografica.
Dopo una contesa con Napoli per ospitarne le spoglie, l'interesse dedicato dal K. alla letteratura classica d'arte, dove si segnala però la traduzione delle Avventure di ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] è estesa sempre più ad altri campi, compresa la storia dell'arte, la teoria letteraria e la storia del teatro, che, mutuando concetti e pratica di indagine dalla teoria cinematografica al femminile, in un clima di scambi in parallelo, hanno prodotto ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] D. non solo ha occupato un posto di rilievo nella cinematografia mondiale ma ha anche creato una nuova prospettiva, iniziando un che, su "Izvestija", stroncò l'opera come esempio di arte mistica. Nel film ancora una volta è protagonista la campagna ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] in modo parallelo in quei Paesi le cui strutture cinematografiche si sono organizzate su scala industriale, per es. negli drammi storici e sentimentali.
In Europa la connotazione 'd'arte' e di qualità fu sovente abbinata a una concezione ...
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TONINO, Rodolfo (Rodolfo De Angelis, familiarmente Rodò). – Nacque a Napoli, quartiere di San Ferdinando, il 27 febbraio 1893, da Pietro, ex ufficiale di fanteria, e da Adele (Adelina)
Roberto Cuppone
Prisco; [...] per il resto della vita.
Dopo una sporadica apparizione cinematografica (Napoli che canta, 1926, di Roberto Roberti), si citò come «una delle più versatili e animose figure dell’arte varia nell’ultimo quarantennio»); anche se non riuscì a realizzare ...
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CALÒ, Romano
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 6 maggio 1884 da Nicola e da Eugenia Atti. Dopo aver frequentato l'università e l'Accademia filodrammatica di Roma, entrò nel 1902 nella compagnia di D. [...] : Politeama milanese, 7 giugno 1927); approdò al teatro d'arte, imponendosi, ancora una volta accanto al Ruggeri, ne Il , Il diario di una stella di M. Pinoli (l'attività cinematografica, alla quale fu avviato da L. D'Ambra, abbastanza intensa ...
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Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] era più il gelido esteta, fautore dello Stato come opera d’arte, e «supremo maestro di falsità e perversità», ma il della cultura italiana: mentre la sua sceneggiatura teatrale e cinematografica del Decameron (1932) non ebbe risonanza ed è andata ...
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LOMBARDO, Gustavo
Aldo Bernardini
Nacque a Napoli, il 13 ott. 1885, da Pietro e Rosa D'Andrea. Cresciuto con altri tre fratelli, tutti destinati a diventare seri professionisti, frequentò il liceo a [...] ufficio per il commercio di film e di apparecchi cinematografici che acquistava sia presso le case produttrici attive all'estero e una giovane e bella prima attrice, Giselda Lombardi, in arte Leda Gys, che, dal 1919, la Lombardo Film presentò in ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.