SALTARINI MODOTTI, Assunta (Tina Modotti)
Giuliana Muscio
– Nacque a Udine il 17 agosto 1896 da Giuseppe, meccanico, e da Assunta Mondini, sarta, seconda di quattro sorelle e due fratelli.
Costretta [...] » (Hooks, 1993, p. 51). L’esperienza cinematografica produsse quindi in Modotti la consapevolezza del pregiudizio antitaliano 26). E nel 1929 notò: «Sempre, quando le parole “arte” o “artistico” vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi ...
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SERAO, Matilde Caterina
Emanuela Bufacchi
– Nacque a Patrasso il 28 febbraio del 1856 dal giornalista ˗ all’epoca segretario al Consolato inglese ˗ Francesco Saverio, espatriato nel 1848 per sfuggire [...] dalla fine degli anni Settanta, e con ambizioni d’arte almeno dall’autunno del 1884 col progetto di trasposizione drammatica novembre 1912. Dalla novella verrà tratta anche una versione cinematografica nel 1920, e nuovamente nel 1942, con il titolo ...
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MENOTTI, Gian Carlo
Gianluigi Mattietti
– Nacque a Cadegliano, vicino Varese, il 7 luglio 1911 da Alfonso, ricco imprenditore, e Ines Pellini, pianista dilettante. Sesto di dieci fratelli, crebbe in [...] coltivavano quotidianamente la musica, il teatro e altre forme d’arte. Cominciò a studiare il pianoforte sotto la guida della madre contribuiscono a dare a quest’opera una netta impronta cinematografica (le prime tracce si possono trovare in alcuni ...
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ROTA, Giovanni
Raffaele Pozzi
ROTA, Giovanni (detto Nino). – Nacque a Milano il 3 dicembre 1911.
Il padre, Ercole (1872-1922), socio in affari con il fratello Giovanni, fu contabile finanziario e insegnò [...] 1977, compose Napoli milionaria su libretto di De Filippo. In ambito cinematografico creò le musiche per Il Padrino - Parte II (1974), di che va dai generi e dalle forme tradizionali della musica d’arte alla musica d’uso per il cinema, il teatro, la ...
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Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] loro capacità di bruciare le convenzioni narrative della commedia cinematografica italiana. In Lo sceicco bianco, complice quel suo dello Sceicco, la sognante fissità della sposina.
All'arte del comico appare da sempre associata la vocazione di ...
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MARAINI, Antonio
Monica Grasso
Nacque a Roma il 5 apr. 1886 da Enrico, imprenditore originario di Lugano, e da Luisa Arnaldi, ligure. Manifestò precocemente il suo talento artistico e durante il liceo [...] con esposizioni all'estero. Per la Biennale istituì l'Archivio storico dell'arte contemporanea e volle aprire la sezione della Mostra cinematografica. Collaborò anche in qualità di critico d'arte, oltre che con La Tribuna, con numerose riviste tra le ...
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GIGLI, Beniamino
Alessandra Cruciani
Nato a Recanati il 20 marzo 1890, ultimo di sei figli, da Domenico, calzolaio e campanaro del duomo di Recanati e da Ester Magnatessa, a soli sette anni entrò a [...] film omonimo di G. Brignone (1941).
Della sua attività cinematografica si ricordano i seguenti film: Vergiss mein nicht, di A Corriere della sera, 29 maggio 1989; Id., Perfino "Mamma" diventava arte se a cantarla era G., ibid., 20 marzo 1990; G. ...
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Impresa cinematografica
Giorgia Pagliarani
L'ordinamento giuridico italiano
Il fenomeno cinematografico è giuridicamente rilevante da più punti di vista. Sono interessanti, innanzitutto, il profilo [...] 1970). A fronte della libertà dell'arte, però, nell'ultimo comma dell'art. 21 si trova una disposizione la quale tende a limitare che siano presentati pubblicamente spettacoli "contrari al buon costume" cinematografici, teatrali o di altro tipo ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] alternanza, verso la metà degli anni Dieci, di cinematografo, nonché delle varianti popolari cinema e cine, con denominazioni modellate ora sul lessico artistico (sesta arte, settima arte, arte muta, arte del silenzio, decima Musa) ora su quello ...
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MARUSSIG, Guido
Rossella Canuti
– Nacque il 14 dic. 1885 a Trieste da Emilio, professore d’orchestra, che riconobbe il figlio solo nel 1927, e da Maria Gentille di Rovigno.
Dal 1897 studiò pittura alla [...] con il figlio Gabriellino D’Annunzio, della trasposizione cinematografica della Nave e lo condusse con sé a Fiume Cantù e di commissario esterno agli esami della scuola superiore d’arte applicata alle industrie e della scuola del libro di Milano.
Alla ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.