Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] Caravaggio (1948). Ma fu alla teoria e all'estetica cinematografica che dedicò grande parte della sua attività: venne chiamato sia la "base estetica non solo del film ma di ogni arte"; e come il montaggio non valga come astratta forma ma sia ...
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Luciani, Sebastiano Arturo
Marco Pistoia
Musicologo e teorico del cinema, nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 9 giugno 1884 e morto ivi il 7 dicembre 1950. Con Ricciotto Canudo fu uno dei più avveduti [...] (ristampato a cura e con introduzione di F. Bolzoni, 2000), del 1928 L'antiteatro. Il cinematografo come arte, del 1931 la voce Cinematografo: Tecnica ed estetica nell'Enciclopedia Italiana e del 1942 Il cinema e le arti (ristampato con prefazione ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] sorniona e 'di riflesso' interamente costruita su una sapiente arte dell'improvvisazione, su equivoci, giochi linguistici ‒ celebre, in commedie da loro scritte e interpretate. L'esordio cinematografico avvenne nel 1933 in Tre uomini in frack di ...
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Caserini, Mario
Marco Pistoia
Regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 26 febbraio 1874 e morto ivi il 17 novembre 1920. Fu uno dei principali registi del cinema muto italiano degli anni Dieci [...] ambienti, ma anche per un intrigante connubio di arte e vita, culminante nella rappresentazione di La signora
A.P. Berton, Ma l'amore mio non muore, in "Il maggese cinematografico", 1913, 13.
M.A. Prolo, Storia del cinema muto italiano, Milano 1951 ...
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Gualino, Riccardo
Tullio Kezich
Industriale e produttore cinematografico, nato a Biella il 25 marzo 1879 e morto a Firenze il 6 giugno 1964. Fondatore della Lux film, per il suo importante ruolo nell'ambito [...] dell'industria cinematografica può essere considerato uno dei padri del moderno cinema italiano.
Di famiglia agiata, animò come imprenditore in Italia e all'estero varie società, tra cui la SNIA, l'Unica, la Rumianca. Collezionista d'arte, fu ...
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Gandusio, Antonio
Simonetta Paoluzzi
Attore teatrale e cinematografico, nato a Rovigno d'Istria il 25 luglio 1875 e morto a Milano il 23 maggio 1951. Fu uno dei più interessanti attori comici italiani, [...] quasi una maschera da commedia dell'arte, un patetico burattino con una grande mobilità nel volto, una voce (1943) diretto da Gherardo Gherardi. La sua migliore interpretazione cinematografica rimane quella di Bortolo Ciocci in Se non son matti non ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] ; "Il Ventuno", 6, 1937, nr. 5, p. 15; Gigi Scarpa, L'arte dal principio del secolo XX, ibid., nr. 6, pp. 19-20. Un altro corso del 1922. Tra i precursori nell'uso del cinematografo 'alternativo' a Venezia erano stati i padri giuseppini di ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] , pp. 265-286.
5. Nel 1925 sono aperti ben quindici cinematografi.
6. E le sale si chiamano l'Italia, il Modernissimo ( , nel '31 è consigliere S.I.A.E. nella commissione per l'arte drammatica, e dal '32 collabora con "Scenario" di D'Amico, e con ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] virtù marinaresche di ieri, che si vorrebbero veder rivivere in personaggi 'costruiti' non meno ad arte di quelli cinematografici come il comandante Adriano Foscari ribattezzato "glorioso affondatore veneziano"(48), il mondo degli studi locali ...
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Dalla ricostruzione al 'problema' di Venezia
Leopoldo Pietragnoli
Maurizio Reberschak
Prologo. La "regina malata"
"Venezia, la nostra città - prezioso patrimonio artistico non solo dell'Italia ma [...] di Kurosawa, rivelava al mondo un regista e una cinematografia 'lontana'; intanto ritrovava la mondanità e l'eleganza di
32. Enzo Di Martino, La Biennale di Venezia 1895-1995. Cento anni di arte e di cultura, Milano 1995, p. 41.
33. Ibid., pp. 41- ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.