SEGHERS, Anna
P. Ch.
Pseudonimo della scrittrice tedesca Netty Radványi (nata Reiling), nata a Magonza il 19 novembre 1900. Ha studiato in varie università storia, storia dell'arte e sinologia, addottorandosi [...] gli altri, nel 1951 il premio nazionale di 1ª classe per l'arte e la letteratura della DDR, e il premio Stalin per la pace).
Ha in America (dove se n'è curata anche la riduzione cinematografica), sia in Europa ha poi incontrato il romanzo Das siebte ...
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Kusturica,, Emir
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo bosniaco, nato a Sarajevo il 24 novembre 1955, da famiglia musulmana. Si è diplomato alla scuola di cinema di Praga con il cortometraggio [...] Guernica; ha insegnato al conservatorio d'arte drammatica della sua città natale e alla Columbia University di New York. Ha vinto il Leone novella di I. Andrić. La sua prima opera cinematografica, premiata nelle rassegne internazionali, Sjećaš li se ...
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PINKHASSOV, Gueorgui
Laura Cusano
Fotografo russo, naturalizzato francese, nato a Mosca nel 1952. Poetico e visionario, trasforma la quotidianità in un mondo di straordinaria bellezza, attraverso uno [...] adolescenza, dal 1969 al 1971 ha studiato cinema all’Istituto di cinematografia di Mosca e tra il 1971 e il 1980 ha lavorato per di Parigi, Just light like (2008) al Centro di arte contemporanea di Mosca. Dopo il suo libro Sightwalk (1998), che ...
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MNOUCHKINE, Ariadne
Roberta Ascarelli
Regista teatrale e cinematografica francese, nata a Boulogne-Billancourt nel 1939. Dopo alcuni tentativi condotti con l'associazione teatrale degli studenti della [...] . Attraverso il recupero della commedia dell'arte, del teatro cinese e del mestiere nel 1977 con una riduzione filmata del suo spettacolo teatrale 1789 e con un complesso Molière, presentato nel 1978 al 31° Festival cinematografico di Cannes. ...
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STOPPA, Paolo
Attore, nato a Roma il 16 giugno 1906; fino dagli esordî della sua attività teatrale (1927) il suo particolare gusto ironico nella caratterizzazione dei personaggi affidatigli lo ha segnalato [...] ottenere, con lo stesso ruolo, una larga popolarità cinematografica. Passò in seguito al più esplicito ruolo comico , dove ha forse conseguito la più compiuta espressione della sua arte. Da ricordare tra le sue interpretazioni: Zoo di vetro di ...
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MALLET-STEVENS, Robert
Architetto, nato a Parigi nel 1886. Si rivelò al pubblico nell'esposizione di Parigì del 1925 per la quale costruì il padiglione del turismo; "cubismo mondano" lo definì con spirito [...] trascinato forse dalla tecnica propria alla scenografia cinematografica (film, Vertigine, Sublunare) distrugge contemporaneamente e l'unità di proporzioni che si attenderebbe da un'arte così progredita. Non si deve dire altrettanto del Casino di ...
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LOREN, Sophia
Nome d'arte dell'attrice cinematografica Sofia Scicolone, nata a Roma il 20 settembre 1934. Ha esordito nel fotoromanzo e poi nel cinema, cominciando a farsi notare in ruoli di contorno, [...] soprattutto per la sua avvenenza e la fresca esuberanza. Nei suoi ultimi film mutò il suo tipo fisico trasformandosi in una donna raffinata e sofisticata e dando prova, come attrice, di un temperamento ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] dello spettacolo, realizzando così una suprema sintesi tra realtà e arte in forma musicale. Il film, che racconta le avventure teatrale su musica di A.L. Webber, ma l'esito cinematografico è apparso meno riuscito. Nello stesso anno Woody Allen si è ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] aver recitato in molti film del marito con il nome d'arte di Bice Walerian, si era ritirata dalle scene poco prima che L. per la singolare commistione di eventi reali e miti cinematografici. Quando finalmente quest'opera vide la luce nel 1984 risultò ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] e i suoi seguaci cercavano di proporre come nuova materia per la letteratura e l'arte, passasse anche e forse soprattutto attraverso la loro esperienza cinematografica. Sicché ha ragione R. Allard quando, nel 1911, definì i futuristi come coloro "che ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.